RICORDARE IL PASSATO
Capitolo 1
LA NUOVA BELLA
Tutto quello che ricordo della mia vita passata è il mio nome:
Isabella Marie Swan. Le persone che mi hanno trovato dicono
di non sapere nulla di quello che ero prima che loro mi incontrassero. Da quello che mi hanno raccontato,
una notte di 25 anni fa hanno trovato una
ragazza di appena 18 anni sola in mezzo ad una radura, in uno
stato catatonico, e l’hanno portata con loro. Quella ragazza ero io. Oggi
dovrei avere 43 anni, eppure a guardarmi sembro
ancora quella ragazza di 18 anni che loro hanno trovato. In realtà io ho 18
anni e questo perché quelle persone che mi avevano trovata erano dei vampiri
che hanno trasformato anche me in un essere dannato per l’eternità. Mi hanno
trovato in una radura nella piccola cittadina di Forks, probabilmente la cittadina dove vivevo, ma oggi vivo
in Italia, a Volterra, una città della Toscana, alla corte dei Volturi, la
famiglia reale dei vampiri. Qui tutti mi hanno accolto in modo splendido,
facendomi sentire una di famiglia, e forse, grazie anche alle mie potenzialità
di vampira, mi hanno accontentato in molte cose. Aro, Caius e Marcus sono i
capi dei Volturi, vampiri millenari che hanno il compito di far rispettare le
regole nel nostro mondo e di fare in modo che nessun essere umano possa venire
a conoscenza delle nostra esistenza.
Vengono temuti da tutti i
vampiri esistenti grazie al loro potere, essi, infatti, sono a comando di una
guardia composta da vampiri dai poteri speciali che gli permettono di incutere
terrore a chiunque. Io faccio parte delle guardie, perché, a quanto pare
anch’io possiedo poteri supplementari, sono una vampira per così dire speciale.
Qui tutti chiamano il mio potere “scudo”, questo vuol dire che ho la capacità di proiettare una sorta di
barriera contro gli attacchi psichici e fisici attorno a me stessa e, se
voglio, anche attorno agli altri. Ciò mi rende, praticamente, inattaccabile e impenetrabile, e questo
avviene anche alle persone che decido di coprire con questo mio scudo. Se
voglio posso, anche, spostare questa barriera e, quindi, rendere visibile la
mia mente a chi voglio.
Queste mie potenzialità sono state notate dai Volturi quando, ancora, ero un’umana e per questo
quella notte di 25 anni fa decisero di risparmiarmi la vita, anche se quella
che vivo adesso è una non-vita. Qui è un incubo, bisogna stare chiusi in questo castello tutto il
giorno, perché Volterra è un città dove per la maggior parte del tempo vi è il
sole e noi vampiri non possiamo mostrarci agli umani quando c’è il sole perché
la nostra pelle brilla come diamanti. Ho il permesso di uscire solo la sera per
andare a caccia di qualche animale. Ebbene si, io non sono come tutti gli altri
vampiri, non riesco a cibarmi di sangue umano, preferisco farlo con quello
animale, perché questa è l’unica cosa che mi permette di sentirmi meno mostro
di quello che in realtà sono.
Certo il sangue umano è molto più gustoso e ci da molta più forza, ma io non
voglio essere un mostro, quindi, mi accontento di dissetarmi con il sangue di
qualche animale. In fondo non faccio nulla di male, gli umani mangiano la carne
degli animali e io ne bevo il sangue. Non è un po’ la stessa cosa? All’inizio
Aro, che mi ha sempre considerato la sua pupilla, non voleva concedermi questa
possibilità dicendo che
nessuno lì dentro aveva mai fatto una richiesta tanto sciocca, ma poi, per
fortuna, riuscì a convincerlo. Diciamo
che ho imparato a saperlo prendere e, ormai, qualunque cosa chiedo me la
concede sempre, sia lui che i suoi fratelli, anche, se non so, se lo facciano
perché mi vogliono bene davvero, o, semplicemente, perché hanno paura che io
decida di andarmene. Fare parte delle guardie dei Volturi, infatti, secondo le
regole, deve essere una scelta volontaria, loro non possono obbligare nessuno ne a diventarlo ne a restare. Il
desiderio di andarmene è forte, ma se scappassi
da lì dove potrei andare? Non ho nessuno se non loro, ormai, sono loro la mia famiglia. Del mio passato da umana
non ricordo nulla, ho chiesto a tutti delle informazioni sulla mia precedente
vita, ma tutti dicono di non sapere niente, eppure ho la convinzione che mi
stiano mentendo, che mi stiano nascondendo qualcosa di molto importante per me.
L’unica cosa che ho come ricordo del mio passato è un braccialetto con un
ciondolo a forma di cuore, che da quanto mi hanno detto portavo quando ancora ero umana. Sono
molto affezionata a questo oggetto
e non ho mai voluto separarmene, anche se spesso Aro ha cercato di convincermi
a toglierlo dicendo che qui non mancano i gioielli, gioielli anche più belli e pregiati
di quello. Ma io sento dentro
di me che quel bracciale mi è stato donato da qualcuno di molto importante per
me e, oltre a ritenerlo bellissimo, lo considero come qualcosa di molto
prezioso perché sento che per me ha un valore affettivo enorme. Vorrei tanto
ricordare qualcosa del mio passato, ma non ricordo
davvero nulla. All’inizio pensavo che questa perdita di memoria fosse dovuta alla trasformazione,
ma parlando con Aro ho scoperto che mi sbagliavo. A quanto detto da lui, la
trasformazione non porta una perdita di memoria, al massimo può essere la causa
per cui molti ricordi umani
siano sfocati e non molto chiari, ma non è il mio caso, visto che io non
ricordo assolutamente nulla. Secondo lui, il problema, forse, è dovuto allo stato di catatonia in
cui mi hanno trovato, e probabilmente la trasformazione mi ha permesso di
dimenticare qualcosa di molto doloroso che mi aveva portato a cadere in quello
stato. Ma cosa?
Bella vampira: