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Autore: Allen Glassred    02/09/2020    0 recensioni
Dalla Diciottesima Luna.
Non è trascorsa nemmeno una settimana dalla morte di Luna Hikari, Regina di Veritas. Il regno è ancora profondamente in lutto, ed un bimbo di circa otto anni non riesce ad accettare la morte della madre.
Genere: Angst, Hurt/Comfort, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Dallo spagnolo: desiderio di restare soli.

Non è trascorsa nemmeno una settimana dalla morte di Luna Hikari, Regina di Veritas. Il regno è ancora profondamente in lutto: la Regina era amata e benvoluta da tutti quanti e la sua morte ha portato con sè un'altra tremenda tragedia: la Principessa Ivy ed il Principe Vincent, seconda e terzogenito di Kevin e Luna, sono scomparsi. Solo il primogenito ed erede al trono è rimasto a Veritas: il Principe Vanitas. Lui che, per una crudele ironia della sorte, ha assistito alla morte della madre senza poter fare nulla. Ha persino tentato di fermare la pallottola con la mano, procurandosi delle profinde ferite che, pur essendo un vampiro, non stanno guarendo essendo state procurate da un'arma antivampiro. Con questi pensieri un uomo dalla chioma rossa arriva di fronte alla porta di una stanza ma, prima che possa entrarvi, una donna gli si avvicina. " Dante... ". Lo chiama la bionda. L'uomo riconosce quella voce e si volta di scatto.

" Donna Rosina? ". Mantiene un tono neutrale ma, in sè, sente il sangue ribollirgli nelle vene. " Perdonate se non mi inchino, ma non sono abituato ad essere ipocrita o bugiardo, quindi... ".Fa per voltarsi ma lei riprende parola, fermandolo.

" Non avevo idea che Kevin progettasse di assassinare Luna, o non glielo avrei mai permesso! Credimi, è la verità! ". Fa la nobildonna, mentre il maggiordomo decide di lasciarla finire per poi risponderle. " Io sono davvero addolorata per quanto accaduto! ". A quella frase Dante non riesce a tenere a freno la lingua, voltandosi verso la donna e quasi incenerendola con lo sguardo.

" Tuttavia, non mi pare vi siate fatta troppi scrupoli nel cercare di rimpiazzare sua maestà la Regina Luna: avete accettato la proposta di Re Kevin senza battere ciglio, per ciò vi prego: non siate ipocrita e non dite cose che non pensate realmente, per decenza ". Detto questo si gira, entrando nella stanza del Principe e lasciando Rosina sola e sconcertata dalla reazione dell'uomo. Stesso uomo che entra nella stanza di un bimbo di circa otto anni e dalla lunga chioma corvina. Il piccolo ha tolto la benda dalla mano a cui ora sanguina nuovamente. " Principe! Ma che cosa fate?! ". Fa l'uomo, precipitandosi ad afferrare la mano del bimbo. Da parte sua invece, Vanitas continua a piangere.

" Non è per il dolore alla mano, Dante. Non è per il dolore alla mano se piango ". Sussurra. Dante fa per avvicinarsi ed abbracciarlo, ma Vanitas si sposta per poi sedersi contro il letto. " Ti prego, vattene: voglio restare da solo ". Sussurra il giovane Principe. Dante lo osserva dispiaciuto: ha visto nascere quel bimbo ed i suoi fratelli e vederlo in quelle condizioni è devastante. " Voglio... restare da solo ". Conclude poi la frase il Principe. Dante sospira pesantemente: meglio se per ora si limita ad esaudire il desiderio di Vanitas. Forse pensa, la solitudine lenirà un pò il dolore di quella ferita emotiva data dalla scomparsa dell'adorata madre. Una volta rimasto da solo il piccolo ricomincia a piangere. " Me la pagheranno, tutti. Li amamzzerò uno ad uno! Laveranno con il sangue l'onta della loro colpa ". Mormora, mentre una mano nera come le Tenebre si posa sulla sua spalla.

" Hai ragione: saremo noi a fargliela pagare. Pagheranno per la morte di Luna, uno ad uno. Edificheremo il nostro regno sui loro immondi cadaveri ". L'ombra nera ghigna sadicamente, avvolgendo poi il bambino con un mantello color blu. " Ora siamo una cosa sola, io e te ". Sussurra, poco prima di scomparire e lasciando solamente il mantello, mentre Vanitas porta lo sguardo su un dipinto: un uomo simile a lui, dalla lunga chioma corvina e dagli occhi di ghiaccio: Vanitas Lunettes, meglio noto come il Re Pazzo.


Non è trascorsa nemmeno una settimana dalla morte di Luna Hikari, Regina di Veritas. Il regno è ancora profondamente in lutto, ed un bimbo di circa otto anni non riesce ad accettare la morte della madre.
   
 
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