-Dove
mi stai portando Marika?-chiese Haruhi incerta.
-In
una saletta appartata. Oggi lezioni di ballo!!!
-Ma
io so più o meno ballare …
-Sì,
come ragazzo, ma non come ragazza! ^o<
-E’
necessario?
-Haru-chan
… Al ballo avrai un abito femminile, scarpe col tacco, un
portamento femminile
e tutti si aspetteranno che ballerai in modo femminile.
-O-ok
…
Entrarono
nella saletta dove Renge le stava aspettando.
-Perché
lei è qui?
-Ci
aiuterà! Non sta più nella pelle sai?
-Oh
benvenute!!-le salutò entusiasta Renge. –Oggi
è giorno di valzer?
-Sì!
Allora, prima ti faremo vedere io e Renge, poi proverai con me. Io
faccio la
parte del cavaliere.
Le
due ragazze si misero in posizione e poi iniziarono a ballare su una
musica
immaginaria contando i passi in coro.
-1-2-3
… 1-2-3 … 1-2-3 … 1-2-3 …
Le
prove durarono parecchie ore, al termine delle quali Haruhi aveva piedi doloranti per le
scarpe, ma almeno
aveva mosso i suoi primi passi di ballo da donna.
Mentre
guardava Renge che accompagnava Haruhi nella sua classe, Marika sorrise.
-Finalmente
ti sei tolta quella maschera … -disse una voce alle sue
spalle.
-Kyoya
…
Si
aggiustò gli occhiali. –Yo!
-E
tu non hai ancora tolto la tua di maschera. Cosa vuoi?
-Sapere
perché una signorina come te lascia il suo collegio in
Francia per venire qui.
-Te
l’ho detto … Una persona mi ha chiesto di venire
qui e far diventare Haruhi una
donna.
-E
nient’altro?
Marika
lo fissò. –Che altro dovrebbe esserci?
-Oh,
non so … magari riaprire quella porta che hai chiuso tanto
tempo fa. Per
l’esattezza 13 anni fa.
-Kyoya.
Eravamo bambini, avevamo un nascondiglio segreto, un codice segreto e
se quel
che ho detto ha contato qualcosa per te … beh, mi dispiace
deluderti, ma non
penso che le parole di una bambina possano contare come buone.
-Ho
capito. Tanto meglio allora …
-Perché?
-Non
voglio una palla al piede al mio fianco … Ci vediamo
–e si incamminò.
-Aspetta!
Di che maschera stavi parlando all’inizio del discorso?
-La
tua maschera da santarellina. Che crede di poter cambiare tutto.
Pensavo fossi
tornata anche per lui, ma a quanto pare mi sbagliavo- e se ne
andò.
-No
… Con lui … il rapporto non si è mai
interrotto …
-Marika-chan!!!-la
salutò Hikaru, poi notò il suo volto triste.
–Tutto bene? Haruhi va male nei
tuoi insegnamenti?
-No
… Ho solo bisogno di parlare con qualcuno …
-Vieni
allora-le prese un braccio e la trascinò dentro la saletta.
–Qui siamo soli e
puoi parlarmi di tutto quello che vuoi!
-Sai
Hikaru … -si sedette a terra. –A volte penso di
fare tutto e di non fare
niente.
-Cioè?-anche
lui si sedette accanto a lei.
-Vedi,
è vero che sono qui per uno scopo e ci sto anche riuscendo,
ma … Poi? Una volta
raggiunto il mio scopo?
-Tornerai
in Francia?
-Temo
di sì … Non c’è posto qui
per me.
-Non
è detto!
-I
miei si sono trasferiti a Parigi 13 anni fa, avevo 3 anni allora; mio
padre
litigò con suo fratello e da allora non si sono
più parlati. Io lasciai qua
tutto. Affetti, compagni di giochi e persone a me care. Una in
particolare che
mi ha sempre voluto bene incondizionatamente.
-E
ora questa persona …
-Sono
riuscita a rintracciarlo 4 anni fa e da allora ci sentiamo per lettere,
ma ora
che sono qua … sembra che il nostro rapporto sia bloccato.
-Allora
sbloccalo. Se lui non fa il primo passo fallo tu! E forse
capirà e ti chiederà
di rimanere qui in Giappone!
-Mi
piacerebbe! Qui ho incontrato tutti voi … E Haruhi
… beh, penso di poterla
ritenere una buona amica e non voglio perderla.
-Visto?
Marika
sorrise. –Grazie, Hikaru …!-e gli diede un leggero
bacio sulla guancia
facendolo arrossire. –Ora devo andare! Devo passare a
ritirare gli abiti.
-Abiti?
-Mio
e di Haruhi! Per il ballo! Grazie davvero! Mi sento molto meglio! A
domani!!!-e
scappò via.
Tamaki
uscì dal suo nascondiglio con le lacrime agli occhi.
***
Eccoci
qua!!!! Dopo tanto tempo la ff è stata
aggiornata!!!!!!!!!!!!!! Mmmmm,
finalmente la nostra Marika apre il suo cuore e si scopre il suo
passato! Forse
ho fatto Kyoya un po’ troppo cattivo, non me ne vogliano le
sue fan!
Beh
… alla prossima!!!!