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Autore: Beverly Rose    18/08/2009    13 recensioni
Il primo bacio: un'esperienza toccante, mozzafiato, unica. Per tutti, tranne che per Inuyasha e Kagome, che hanno un talento naturale per trovare un motivo valido per litigare anche su come bisogna baciare. Mettendo a confronto scarsa esperienza e arrabbiatura facile, pronti per voi Inuyasha e Kagome alle prese con la tecnica del bacio!(ehm... E se è patetica non fatevi problemi a dirloXD)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa si fa un martedì sera d’estate, se si è rimasti a casa? Ma si scrive una fan fiction, è ovvio!XD
La mia prima one-shot dedicata alla coppia Inuyasha/Kagome è proprio qui sotto.
Non ha alcuna pretesa, piuttosto corta e potreste trovarla un’emerita cavolata, comunque sia, spero che me lo direte!








Kagome si toccò le labbra con la punta delle dita, accigliandosi sempre di più via via che i secondi passavano; trovò saliva sulla sua bocca e la saliva non era sua. La tolse con la mano.
Inuyasha le teneva ancora le dita sulle spalle e la guardava dritto in faccia, le sopracciglia ancora più aggrottate delle sue.

- Oh- riuscì infine a dire lei.
- Cosa c’è?- interloquì il mezzo demone.

Aveva un principio di rosso sulle guance e scostò il viso di lato per impedirle di vederlo.

- Ecco, non credevo sarebbe stato così … Umido.
Dimentico del rossore, Inuyasha torno a fissarla negli occhi, assottigliando le pupille.
Era un bacio. Non era certo il primo aggettivo che veniva utilizzato per descriverne uno, ma certo una prerogativa di un bacio era che fosse -appunto- umido.

- E’ normale, no?- il suo tono di voce fu quasi aggressivo, non che lui stesse facendo qualche sforzo perché non suonasse tale- ci metti la lingua.
- Oh- ripeté Kagome.

Il mezzo demone le tolse infine le mani dalle spalle e mosse un passo all’indietro.

Quella era stata la primissima volta che aveva baciato Kagome.
Non se l’era aspettato né l’aveva programmato, ma si era trovato al suo fianco, lì, nella sua cameretta, nella bizzarra costruzione che lei chiamava casa e gli era semplicemente venuto naturale chinarsi su di lei e coprire la sua bocca con la propria.

Non l’aveva stretta fra le braccia anzi l’aveva toccata a malapena e lei a sua volta gli aveva sfiorato il petto con le dita con un tocco talmente impercettibile che il mezzo demone dubitò addirittura che fosse stato lì; e ora l’unica cosa che la ragazzina sapeva fare era strofinarsi via dalla bocca il sapore dell’altro e dire che era stato umido. Stupida umana.

- Veramente io non sapevo che ci volesse la lingua- confessò Kagome abbassando lo sguardo mortificata. Come uniche testimonianze di un bacio, la ragazza non aveva che i film che aveva guardato alla televisione nel proprio salotto e lì non sembrava che gli attori facessero molto di più di rimanere con le labbra incollate e le bocche ermeticamente chiuse.

Inuyasha arrossì più intensamente e nascose le mani nelle maniche, sbuffando.
Certo che serviva la lingua! Cosa credeva quella? Lui ne sapeva certo più di lei, più o meno. Certamente poteva contare due baci in più rispetto a Kagome.

- Scema- accusò senza pietà- è così che si bacia. Che puoi saperne tu?

Kagome insorse, punta sul vivo, abbandonando l’espressione desolata e adottandone una di rabbia.

- Cosa pensi di saperne tu, invece?- berciò adirata- non parlare come se fossi un esperto in materia, ne sai tanto quanto me!
- Questo non è vero!- si arrabbiò Inuyasha.
- Oh, ma fammi il piacere, uomo navigato, per quanto ne so quella della lingua può benissimo essere una stupidaggine che ti sei inventato al momento per non sfigurare!
- Io non mi sono inventato niente!

Oh, dannazione, che gli era saltato in mente di baciare Kagome, poi? Perché l’aveva fatto? La ragazzina indubbiamente non sapeva da che parte cominciare e lui si era dovuto fare spazio a forza fra i suoi denti perché gli desse un minimo di accesso in più a quella sua stupida boccaccia blaterante! Se non le era piaciuto poteva sempre respingerlo, cosa che non aveva fatto, neppure minimamente.

- Forse noi baciamo in maniera differente- concesse Kagome stizzita voltandogli le spalle e affacciandosi alla finestra.

Sì, forse sì. Lui era un mezzo demone, dopotutto. Però Kikyo era umana ed era lei che aveva baciato, senza poi udire nessuna assurda lamentela. Kikyo però era una sacerdotessa. Forse questo influiva sul metodo che veniva usato per baciare qualcuno?

Inuyasha raggiunse il picco estremo di rossore quando cominciò a nutrire qualche dubbio sulle sue stesse affermazioni. Che avesse davvero sbagliato tutto? Dio, e se invece avesse fatto qualcosa di disgustoso, secondo i parametri degli umani comuni?

Eppure, nonostante l’inesperienza di entrambi, non gli era sembrato poi così male: aveva tenuto gli occhi chiusi e aveva respirato a fondo il profumo buono di Kagome da così vicino; aveva avvertito il sapore della ragazza nella sua stessa bocca, fresco e inebriante, come una giornata di primavera. Quanta fatica.
Sbuffò rumorosamente e girò sui tacchi, pronto ad abbandonare ragazza, casa e epoca per attendere Kagome dove questa non avrebbe potuto accusarlo.

Kagome guardò fuori dalla finestra senza realmente vedere nulla del paesaggio che le si presentava davanti agli occhi. La testa le girava quanto una trottola e lo stomaco le svolazzava troppo in alto rispetto alla sua solita postazione, circa dalle parti del cuore.

Così, dal nulla, Inuyasha, che amava segretamente da tempo ormai immemorabile, l’aveva baciata. Un bacio vero, autentico, un bacio da adulti.

Era stato quantomeno bizzarro, il tocco non troppo gentile della sua lingua calda che chiedeva di entrare in contatto con la sua, il suo fiato che le scaldava il viso, il suo gusto di pioggia e vento e pianure sconfinate a insinuarsi prepotentemente nella sua bocca.

Come qualsiasi cane che si rispetti, Inuyasha l’aveva di fatto leccata, suo parere, lasciandole un ricordo della propria saliva sulle labbra.
Con un tuffo al cuore, la ragazza si chiese se lei non gli avesse sbavato addosso a sua volta. Cielo.

Lui diceva che la lingua in un bacio ci voleva, ma poteva fidarsi? Di certo la sua mamma l’avrebbe saputo, ma non aveva tempo di chiederle consiglio adesso.

Ma, ricapitoliamo, Inuyasha l’aveva baciata (baciata!), seppure a modo suo e l’unica cosa che lei era stata in grado di fare era stato commentare su quanto questo fosse stato umido? Quale entità idiota si era impossessata di lei in quel momento, per portarla ad una simile insensata reazione?

Si voltò di scatto, prendendo nota del fatto che il mezzo demone si stava allontanando da lei a velocità spedita, ostentando una giustificata ira.

Kagome lo rincorse e gli afferrò il braccio, spingendolo a girarsi nuovamente verso di lei: guancie vermiglie, sguardo corrucciato e bocca imbronciata le si presentarono davanti.

- Forse abbiamo solo bisogno di un po’ di pratica- concluse.
Gli tirò lievemente i capelli ai lati del viso perché si chinasse verso di lei e quando fu all’altezza giusta lo baciò di nuovo.






Eccola qua, fine! L’ho scritta di getto e ora mi si stanno incrociando gli occhi, help!XD
Li ho dipinti terribilmente inesperti entrambi, vero? Mah …
Spero in recensioni caritatevoli.^^
Baci,
Beverly Rose
  
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