04/10/2020
2 recensioni“Alec, il Clave ha disposto regole ben precise riguardo la promiscuità di razze. Fai ragionare tua sorella prima che l’inquisitrice prenda provvedimenti seri.”
Mia madre è sempre stata una donna audace, forte e rigida. Non a caso due anni fa è stata eletta all’unanimità dai Fratelli Silenti come dirigente dell’Istituto di New York, per il quale lavoriamo tutti noi Shadowhunters contro le ombre minacciose e assetate di umani. Ha giurato fedeltà eterna all’Angelo e al Clave, farà di tutto per evitare che la sua erede commetta un peccato del genere.
“Madre, Raphael è un bravo ragazzo, sento che è l’uomo giusto per me.” Isabelle è su tutte le furie e cerca di fare la dura davanti ai colleghi, ma percepisco quel tono di amarezza e delusione che solo un fratello può cogliere.
“Sai benissimo che non potrà mai esserci un lieto fine tra un Nephilim e un Nascosto. Stanotte andrai dal vampiro e chiuderai questa storia una volta per tutte, nel frattempo cerco di prendere tempo con il Clave prima che se ne accorga.”
Jace interrompe questa conversazione di fuoco avvertendo di un’ombra nel centro di New York, un demone mai visto da queste parti. Partiamo immediatamente alla ricerca dell’ombra.
Mentre ci avviciniamo, io e Izzy rimaniamo in disparte così ne aprofitto per convincerla a seguire le regole imposte.
“Tu non sai cosa stai dicendo, non ti sei mai innamorato e mai lo sarai con questa tua logica irrazionale!” rimango di stucco.
Ho ricevuto la mia runa angelica all’età di 8 anni, e da quel momento non ho mai smesso di pensare al lavoro e all’obiettivo di tenere al sicuro questa città da qualsiasi essere malvagio. L’idea di una relazione non mi è mai passata nemmeno dall’anticamera della mente, è fuori discussione.
“Scusa Alec, sono solo nervosa. So di dover fare la cosa giusta, eppure mi si spezza il cuore al solo pensiero di dover dire addio a Raph. E’ davvero così sbagliato?”
“Si, Izzy. Mi spiace, ma gli Shadowhunters devono stare con altri Shadowhunters. Non possiamo mischiarci e rischiare di contaminare ciò che l’Angelo ha c…”
Vengo scaraventato a terra da un colpo di artiglio, così forte da immobilizzarmi completamente. Veleno demoniaco?
Fortunatamente Jace e Izzy riescono a distruggere in mille scintille quel corpo infernale, correndo poi in mio aiuto.
“Alec, tutto ok?” sì Jace, sto bene.
“Mi senti?” si, ti sento, ho detto che sto bene!
“Non risponde, la runa non funziona, dobbiamo portarlo all’Istituto!” e da lì il buio più totale.
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La mia pelle viene riscaldata da un calore piacevole, sento tutto il corpo come sollevato da terra, leggero. Non ho mai provato una sensazione simile, ma più continua, più voglio sentirla. Dieci minuti e mi sento di nuovo in me, anche se stanco e vulnerabile. “Ha funzionato?”_______
“Pasticcino, funziona sempre.” Una voce sconosciuta, arzilla e gioiosa, quasi quella di un ragazzino…o forse no?
Un sedicente uomo dai vestiti sgargianti mi osserva fiducioso, mentre al suo fianco Izzy mi tiene la mano con aria preoccupata.
“Cos’è successo?” mormoro all’aria. Mia sorella mi abbraccia felice mentre Jace ringrazia l’uomo, che si avvicina al mio viso tanto da captare una scintilla nei suoi occhi che improvvisamente si trasformano. Occhi felini, gialli, minacciosi.
Uno stregone!
“Ciao splendore, bentornato nel mondo reale!”
“E tu chi saresti?” mi guardo intorno in cerca di sguardi familiari, ma nessuno sembra preoccupato di avere uno stregone all’interno dell’Istituto.
“E’ merito del Signor Bane se ora sei cosciente, eri entrato in coma da veleno di demone. La mia runa parabatai stava pulsando, sono entrato in panico Alec.” Ansima Jace con gli occhi lucidi. Lo guardo sorridente.
“E’ tutto ok ora biondino, il tuo parabatai starà benissimo” lo interrompe Bane, vantandosi della sua opera compiuta con successo. I suoi occhi sono tornati alla normalità, di un bel color nocciola.
“Immagino di doverti ringraziare, signor Bane.”
“Chiamami Magnus, sarebbe stato un peccato non poter sentire la voce di un ragazzo così carino.” Arrossisco alle sue parole così sfrontate. Immagino che migliaia di anni lo abbiano portato ad essere così di natura.
Gli stregoni non mi sono mai piaciuti, tra tutti i nascosti sono i più infimi, sadici e falsi mezzi demoni che possano esistere.Ti raggirano con parole dolci e confortanti, ti fanno offerte improponibili che non puoi far altro che accettare. Bisogna stare alla larga dagli stregoni, è tra le prime regole che ti insegnano alla scuola di Shadowhunters.
Magnus Bane si dilegua con una scusa, e sparisce nel nulla lasciando solo una scia bluastra, segno della sua magia.
Sono tornata dopo 6 anni con una nuova storia ispirataagli Shadowhunters!
Spero che ci sia ancora qualcuno dispostoa seguire la mia scrittura,
e magari di dare il benvenuto a qualche nuovo "follower"!
Questo è solo il primo capitolo, fatemi sapere se vi farebbe piacere
continuare a leggere questa storia con un piccolo commento.
Grazie e a presto!
-franci