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Autore: Yuphie_96    04/10/2020    3 recensioni
Questa storia partecipare al #Writober 2020 di Fanwriter.it
Semplicemente dei momenti dolci tra le mie coppie preferite principali, preparatevi alla dolcezza ♥.
Giorno 4 'Girasole' - Salvatore Gentile x Shingo Aoi
Giorno 10 'Portafortuna' - Hikaru Matsuyama x Jun Misugi
Giorno 21 'Undici' - Karl Heinz Schneider x Taro Misaki
Giorno 30 'Sogno' - Genzo Wakabayashi x Tsubasa Ozora
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Buonasera! ♥
Credevate di esservela scampata quando non mi avete vista pubblicare niente l'1 vero? Ed invece no! La Robh colpisce a sorpresa! u.u
Scherzi a parte, dopo l'anno scorso ero fermamente convinta di non partecipare più a questa iniziativa, provare di nuovo tutta quell'ansia di riuscire a scrivere ogni giorno per un mese intero? No grazie, ho già dato riuscendoci per puro miracolo... ma, c'è un ma... grazie a questa iniziativa ho ritrovato la passione per la scrittura, e quando sono uscite le liste mi è salita una certa malinconia per quei giorni passati a dannarmi per riuscire a scrivere qualcosa (sì, lo so, prima vi dico che ho avuto la peggiore ansia e adesso vi parlo di malinconia, sono fatta strana, ormai lo sapete u.u''''), quindi ho deciso di non partecipare all'intera iniziativa, ma almeno di proporre qualcosa per le mie coppie principali preferite di questo fandom ^^ ♥.
Fatto alquanto comico, non volendo, la cronologia della coppie parte da quella che ho 'scoperto' per ultima e finisce con quella che ho 'scoperto' per prima... a me fa abbastanza ridere sinceramente xD.
Comunque! Adesso vi dico l'unico avvertimento su questo prompt e poi vi lascio alla lettura, sarà l'unico della lista pumpNIGHT, gli altri saranno tutti della lista pumpINK ^^.
Buona lettura e al prossimo prompt! ♥



Ps: Ma quanto mi sono divertita a scrivere di Gentile, non avete idea! xD




 

“Che vuoi Hernandez?”
Rispose così alla chiamata dell’amico, il libero Salvatore Gentile, mentre si fermava davanti alla porta di casa sua per poter cercare le chiavi dentro le tasche.
Perché ogni volta era convinto di trovarle in una determinata tasca, e quelle puntualmente non c’erano mai?
Già quello era abbastanza irritante, figurarsi poi quando Gino gli svelò il motivo di quella chiamata improvvisa…
“Tra una settimana è il 12 marzo”
“Sì, e quindi? C’è qualche partita che mi devo segnare, per caso?”
“Il 12 marzo è il compleanno di Shingo”
Salvatore si bloccò con la mano che ancora frugava dentro al giubbotto e con il borsone che, pian piano, iniziò a scivolargli giù dalla spalla.
Immaginava già cosa gli avrebbe detto dopo il biondo, quindi, prima che potesse riprendere il discorso, gli disse un delicato, pacato, gentile come lo era il suo cognome…
“Scordatelo”
“Ma non ho ancora detto nulla!”
Rise il portiere, aumentando il nervoso del libero.
“Non ce n’è bisogno, ti conosco e ti dico di già di no”
“Andiamo, che festa a sorpresa per Shingo Aoi sarebbe senza il suo migliore amico Salvatore Gentile?”
“… Hernandez”
“Sì, Salvo?”
“Spero ti possa arrivare una pallonata in faccia”


No.
Non ci sarebbe andato a quella dannata festa, e non aveva nessunissima intenzione di cambiare idea, fosse stata l’ultima cosa che faceva lui non ci avrebbe mai messo piede.
Non gli importava che Hernandez gli avesse dato dell’asociale.
Non gli importava nemmeno che Aoi ci sarebbe rimasto male… ma perché avrebbe dovuto, poi? Era risaputo che si stavano antipatici! Certo, non come un tempo, ma da lì a dire che erano migliori amici ce ne passava di acqua sotto i ponti…
Quindi non ci sarebbe andato.
E non avrebbe nemmeno avuto sensi di colpa a riguardo, ma proprio per niente!
… E, comunque, non avrebbe saputo cosa regalargli, ecco.
Che senso aveva presentarsi ad una festa a sorpresa senza un regalo adatto per il festeggiato?
Non lo aveva, questa era la verità.
Quindi sarebbe rimasto a casa sua.
Ecco.
… Sì.
… …
Sbuffò, affondando il viso per metà nella vaporosa sciarpa bianca che gli fasciava il collo, proteggendolo dal freddo che imperversava a Torino.
Anche volendo, non sarebbe riuscito a pensare a un regalo giusto per Shingo, perché non appena gli veniva in mente il volto sorridente del giapponese iniziava a sentire una stretta malinconica al cuore… si erano detti che la loro sfida sarebbe continuata, ed invece Aoi era andato all’Albese, mettendo così fine ai loro scontri sul campo, maledetta scimmia bugiarda!
Dire che l’aveva lasciato con l’amaro in bocca, era dire poco.
… Dire che moriva dalla voglia di rivederlo e giocare contro di lui, era dire poco…
Ma cosa poteva mai regalargli? Cosa si sarebbe aspettato Shingo Aoi da Salvatore Gentile?
Una sfida? Magari sarebbe stata apprezzata, anzi lo sarebbe stata sicuramente… però era il giorno del suo compleanno, ci sarebbe voluto qualcosa di più speciale… ma cosa?

Passando accanto ad un determinato negozio, tornando a casa dagli allenamenti, trovò senza doverci pensare troppo il regalo perfetto.


“Ehi, ma perché non si accende la luce?! Le lampadine bruciate le ho cambiate ieri!”
Borbottò il piccolo Aoi, continuando a schiacciare l’interruttore.
Che fosse saltata mentre lui era ancora agli allenamenti?
Prima che potesse andare a controllare il contatore, il suo sguardo fu attirato da un flebile bagliore che si stava man mano avvicinando a lui.
Tale bagliore proveniva da delle candeline.
La luce tornò proprio quando si stava girando a guardarle sorpreso, rivelando così tanti volti famigliari – c’erano persino Hyuga e Tomeya! – sorridenti che gli lanciarono addosso coriandoli, intonando allegri ‘tanti auguri a te’.
“Ragazzi…”
Bisbigliò commosso Aoi, guardandoli tutti uno per uno, fermandosi sul biondo portiere che teneva in mano il vassoio con sopra una grossa torta con le famose candeline.
“Buon compleanno Shingo!”
Gli augurò Hernandez e al piccolo giapponese vennero le lacrime agli occhi.
“Gino!”
Prima che potesse saltargli addosso per abbracciarlo stretto – e al diavolo la torta -, gli comparve davanti al volto qualcosa.
Un girasole, per la precisione.
Alzò lo sguardo stupito su chi glielo stava porgendo.
“Che fiore scegliere per il principe del sole, se non uno che segue il sole costantemente?”
Domando retoricamente, Salvatore, con un mezzo sorriso in volto.
Eccolo il suo famoso regalo.
Un girasole che portava allegria, proprio come la portava Shingo in qualunque luogo andasse.
Un girasole che simboleggiava la solarità, caratteristica principale di Aoi.
Un girasole che trasmetteva vivacità, così come la trasmetteva il sorriso del principe del sole.
Un girasole che era semplicemente perfetto per il piccolo giapponese.
Shingo accettò il fiore ricambiando il sorriso, con le gote che iniziarono ad imporporarsi leggermente mentre il libero veniva preso in giro dal portiere.

Chissà se lo sapeva, Gentile, che il girasole aveva anche un altro significato… il desiderio di voler trascorrere con la persona amata un certo periodo di tempo.




 

*
L'ultimo significato del girasole l'ho scoperto anch'io proprio oggi, mi è capitato letteralmente a fagiuolo ♥

   
 
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