Alice, ancora umana, è chiusa contro la sua volontà in un manicomio, dove è solo una vittima che non può reagire. Gli accenni del futuro con Jasper, che il suo dono le permette di vedere nella sua testa, la aiutano ad andare avanti.
Tra ventidue secondi l’uomo con il camice bianco avrebbe spalancato la porta e sarebbe stato di nuovo da lei.
Avrebbe atteso ancora ventidue anni – forse di meno, o di più – per incontrare l’uomo con la luce del sole nella chioma e nel sorriso gentile.