Salve a tutti, eccomi di nuovo qui ad inquinare questo meraviglioso sito con un'altra delle mie storie. Se vi va lasciate una recensione, anche solo per dirmi ''Hey dovresti smetterla di spremere sti due personaggi manco fossero limoni'' ma ahimè li amo! Spero vi piaccia... Un bacio❤️ L'enorme casa bianca era vuota. Era rimasta sola. Lei e i suoi pensieri, sempre gli stessi, quelli che erano ancora in grado di gaffiarle l'anima. Nonostante il tempo. Aveva bisogno di stare da sola in quei momenti, isolarsi, combattere quei ricordi, chiudere gli occhi e abbandonarsi alla musica. Trovare un modo per scacciare via il dolore. Un modo che non costituisse dolore per lei e per chiunque la circodasse. Ricordava ancora i primi tempi, quando il dolore che la stordiva così tanto che  perdeva addirittura il filo dei pensieri più semplici. Così assorta da quella dolce melodia nemmeno si era accorda della presenza di qualcuno alle sue spalle, nonostante i suoi sensi erano più sviluppati. '' Dovresti smetterla di logorarti così Ness'' Il dolore era inevitabile. Lui più di tutti avrebbe dovuto saperlo. "Sai che non posso, lo sai'' Per quanto si sforzasse, per quanto era stata lei stessa a infilarsi in quel baratro, e per quanto sapeva che c'era un fine superiore a tutto ciò, uno scopo nobile, la  felicità di Jake,  la sua anima inesorabilmente era stata ridotta a brandelli. Perché?continuava a chiereselo. Perché la vita si accanisce con alcune anime e ne lascia altre libere? Si voltò di scatto per non incrociare lo sguardo del padre. "Esco. Vado a caccia. Non aspettatemi a casa. Dormo al cottage.'' sussurrò con un flebile filo di  voce . Attraversò  lo spazio del soggiorno e usci. Il freddo la colpi al viso, ma era nulla in confronto al gelo della sua anima. S'incamminò verso il bosco quando un pensiero le sfiorò la mente,generalmente quando questo accadeva chiudeva gli occhi, respirava a pieni polmoni, lasciava che ogni singola cellula del suo corpo in qualche modo ritornasse in suo pieno potere, e sfrecciava via. Ma questa volta avrebbe assecondato il suo istinto. Senza pensarci due volte svolto verso il viale principale, quello che collegava la foresta col centro di Forks. Avrebbe fatto il giro largo pur di non insospettire nessuno. Arrivata al confine con la riserva  rallentò. Iniziò a girovagare per la foresta circostante con l'obbiettivo di arrivare quanto più vicino alla casetta rossa. Ma nell'incamminarsi verso il sentiero che conduceva a lui, trovò Seth ad attenderla. Seth in forma umana era bellissimo, occhi a mandarla, fisico altro e atletico,capelli corvini e un sorriso puro, proprio come la sua anima. Era l'unico col quale riusciva ancora a parlare, parlare liberamente, quasi fosse il suo specchio, quasi fosse lui l'altra metà. Erano quasi cresciuti assieme, lui anima pura come amava definirlo suo padre, le era stato accanto sempre, anche nei giorni bui, anche in quelli in cui nessuno osava avvicinarsi a lei, lui silenziosamente c'era. Avevano condiviso tante gioie e per uno strano scherzo del destino, la vita lì stava facendo vivere un dolore simile nello stesso periodo. Lei con Jacob, lui con Simon. '' Lui non è qui. È di ronda, a breve tornarno. Ho sentito il tuo odore e mi sono trasformato per salutarti. Come stai piccola mia? '' Come sta? Bella domanda. Sono mesi che questa domanda non ha alcuna risposta. '' Seth... Io... Io non voglio parlarne''  ogni parola le pesava. "Vieni con me, voglio mostrarti un posto. Potrebbe aiutarti un po''