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Autore: Ellygattina    05/12/2020    2 recensioni
Sam si è ferito alcuni giorni prima ma insiste lo stesso per accompagnare Dean a caccia. Purtroppo le cose non vanno come previsto e si mettono anzi molto male...
*Questa storia partecipa all'iniziativa “Advent Calendar 2020” indetta dal gruppo fb Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart.*
(Storia presente anche su AO3 con lo stesso nickname.)
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ripensandoci, Dean avrebbe dovuto sapere che portare a caccia Sam con una ferita del genere alla spalla sarebbe stata una pessima idea, ma questi aveva insistito così tanto per accompagnarlo, promettendogli mille volte che sarebbe stato attento a non sforzarla troppo, che alla fine aveva ceduto. In fondo sapevano entrambi che affrontare un Wendigo da soli poteva essere fatale e nessuno dei due sarebbe stato capace di restare buono al motel lasciando l'altro in pericolo. Nonostante tutte le precauzioni prese, però, la lotta con il mostro si era presto rivelata più dura del previsto e al termine del lavoro il più giovane era pallido e sofferente come poche altre volte in vita sua.
Con un tuffo al cuore, Dean realizzò solo in quel momento che i suoi vestiti, oltre che bagnati e sporchi di fango per la pioggia che aveva iniziato a cadere di tanto in tanto poco dopo il loro ingresso nella foresta, erano anche parecchio insanguinati, segno che quel brutto squarcio doveva essersi riaperto chissà quanto tempo prima.
«Perché non me l'hai detto?» domandò in tono più duro di quanto fosse sua intenzione, avvicinandosi preoccupato per controllare i danni, ma il fratello si ritrasse e cercò di convincerlo, come sempre, che non era nulla di grave, esortandolo invece a tornare al motel il prima possibile per asciugarsi e scaldarsi.
Non aveva torto, visto che erano entrambi mezzi congelati dopo ore passate sotto la pioggia alle porte dell'inverno, ma Dean si accorse presto che la situazione doveva essere seria. Impossibilitato ad aiutarlo come avrebbe voluto per la testardaggine del suo fratellino, che rifiutò qualunque offerta, dovette accontentarsi di tenerlo discretamente d'occhio per tutto il tragitto fino all'Impala, registrando in silenzio i cambiamenti nel suo passo e le volte che aveva rischiato di inciampare nei suoi stessi piedi, inventando scuse sempre più improbabili alle sue domande preoccupate.
Fu un sollievo per entrambi raggiungere la macchina al margine della foresta, sebbene la vista di Sam che si accasciava sul sedile del passeggero con il respiro affannoso rovinò molto l'atmosfera.
Incapace di trattenersi, Dean gli appoggiò una mano sulla fronte e fece poi per scostargli i vestiti per dare un'occhiata alla ferita ma l'altro lo bloccò di nuovo, ricordandogli che il motel non era lontano ormai e che nel luogo in cui si trovavano sarebbe stato impossibile medicarla come si deve.
Aveva ragione di nuovo, purtroppo, e il maggiore dei Winchester mise in moto con uno sbuffo preoccupato, cercando di arrivare alla meta il più in fretta possibile. Era fin troppo chiaro che il fratello soffriva molto e il pensiero di averlo trascinarlo con sé in una caccia lunga e impegnativa che ne aveva aggravato le condizioni lo faceva impazzire.
Finalmente raggiunsero il loro temporaneo rifugio e Dean si passò rapido un suo braccio intorno alle spalle per portarlo in camera, sforzandosi di entrare nella parte che si era preparato lungo il tragitto per non insospettire ulteriormente la signora al banco della reception, che nell'istante in cui avevano varcato la soglia, aveva preso a fissarli con sguardo interrogativo.
«Non regge l'alcol» le spiegò con un sorrisetto esasperato passandole davanti, augurandosi che non si accorgesse del fango sui pantaloni di entrambi, e la donna, dopo averli squadrati per un attimo con evidente disapprovazione, tornò a concentrarsi sullo schermo del computer. In realtà era un po' presto per tornare “ubriachi” in albergo, ma in quel momento era troppo teso e preoccupato per inventarsi scuse migliori e finché le macchie di sangue fossero rimaste nascoste dalla giacca, poteva essere plausibile.
Il ragazzo sospirò impercettibilmente di sollievo quando la vide distogliere l'attenzione da loro e strinse più forte il braccio di Sam, semisvenuto sulla sua spalla, incoraggiandolo a bassa voce in vista delle scale.
Gli sembrò di metterci anni a superare quei pochi gradini, ma alla fine lo adagiò piano su uno dei letti, iniziando poi a litigare con strati di tessuto incollati alla pelle.
Come sospettava, la ferita era messa molto male e nonostante la delicatezza dei movimenti e le precauzioni prese, l'operazione fu comunque dolorosa e il sangue riprese subito a scorrere appena lo liberò, a fatica, dalla benda sporca.
Nel frattempo Dean soffriva con lui ad ogni smorfia o gemito che riusciva a sfuggire al suo ferreo controllo e una volta capita l'entità del danno, radunò rapido tutto ciò che gli sarebbe potuto servire, augurandosi che il fratello perdesse presto i sensi, in modo da non accorgersi del dolore che gli avrebbe inevitabilmente procurato di lì a poco. Vedeva dal suo sguardo che la sofferenza stava raggiungendo il livello di guardia e svenire, a questo punto, sarebbe stata sicuramente la cosa migliore per entrambi.
Purtroppo però non ebbero questa grazia e un urlo strozzato risuonò forte in tutta la stanza appena gli sfiorò con un panno umido la pelle calda e arrossata in prossimità della ferita, facendolo girare di scatto su un fianco e piegare leggermente su se stesso nel disperato tentativo di proteggere la spalla.
«Scusa, Sammy, ma devi resistere» gli disse affranto, obbligandosi a bloccarlo nella posizione iniziale per poter lavorare, ma il più giovane ricominciò subito a dibattersi senza controllo tra un lamento e l'altro, costringendolo presto a mollare la presa. In quel modo rischiavano solo di peggiorare le cose, attirando inoltre attenzioni indesiderate da parte dei vicini di stanza, ma non poteva permettere alla ferita di peggiorare ulteriormente. L'ideale sarebbe stato chiamare un'ambulanza o portarlo lui stesso in ospedale, dove l'avrebbero curato senza farlo soffrire, ma come avrebbe spiegato ai medici una ferita del genere, causata qualche giorno prima da artigli che non avrebbero mai trovato riscontro negli archivi normali? Senza contare che in quel periodo, costantemente braccati da demoni e poliziotti, sarebbero stati separati in men che non si dica e non esisteva che Dean abbandonasse il fratello in simili condizioni.
Alla disperata ricerca di una soluzione che continuava a sfuggirgli, iniziò a frugare nel loro kit di pronto soccorso finché, tra un'imprecazione e l'altra, non si ritrovò in mano una scatola di cui si era completamente dimenticato. E sì che era stato lui a prenderla alcune settimane prima, quando si erano intrufolati in una clinica per ripristinare la loro scorta di medicinali... Era molto raro, in realtà, che usassero anestetici, ma vedendo la confezione ancora intatta nell'armadietto insieme ad altri oggetti per loro fondamentali, l'aveva infilata nella borsa per i casi di emergenza. Data la situazione, in quel periodo era meglio evitare ancor più del solito gli ospedali e quelle fiale potevano essere d'aiuto.
Appuntandosi mentalmente di prenderne altre alla prima occasione, non poté evitare di sorridere mentre si girava di nuovo verso Sam, che stritolava le coperte nel vano tentativo di distrarsi dal dolore.
«Tra poco starai meglio, promesso» lo rassicurò, mostrandogli la scatola, ma questi, con il respiro spezzato e lo sguardo perso, non diede neanche segno di averlo sentito e Dean, sospirando, decise di procedere.
Preparò quindi la siringa e iniziò a iniettargli la medicina con non poche difficoltà, visto che il fratello, sentendosi bloccare sul materasso, si agitò di nuovo. Purtroppo o per fortuna, però, non aveva la forza per contrastarlo davvero e ben presto l'anestetico, nonostante le proteste, poté fare il suo effetto, permettendogli di rilassarsi tra le lenzuola con l'aria stravolta ma leggermente sollevata.
Era il segnale che Dean aspettava per rimettersi al lavoro e finalmente riuscì a lavar via il sangue incrostato e disinfettare la ferita senza avere l'impressione di torturarlo.
Ancora non riusciva a credere di non aver pensato subito a una soluzione così ovvia, ma al momento c'erano cose più importanti che richiedevano la sua massima attenzione. Il sangue infatti aveva ripreso a scorrere abbondante nell'istante in cui aveva iniziato a passare l'asciugamano umido sulla pelle per pulire la zona e non era stato semplice fermare l'emorragia dopo aver fatto uscire una discreta quantità di pus.
Approfittando dell'anestetico, decise questa volta di mettergli anche dei punti nella speranza di impedire altri disastri, e alla fine, dopo aver osservato per un attimo il suo lavoro, coprì tutto con delle garze prima di fasciargli con cura la spalla e appoggiargli infine una mano sulla fronte.
Sam, distrutto dalla febbre e dalla stanchezza dopo ore di sofferenza, era crollato all'inizio della medicazione ma l'effetto dell'anestetico sarebbe probabilmente finito a momenti e doveva ancora abbassargli la temperatura.
Frugando di nuovo nel kit, trovò delle fiale di paracetamolo e si affrettò a preparargli una flebo. Aveva già sofferto fin troppo per colpa sua e voleva almeno regalargli una buona notte di sonno, augurandosi che il mattino dopo si sentisse meglio.
Cercò quindi un punto adatto per infilare l'ago, senza mai ottenere la minima reazione, per poi cambiare finalmente i vestiti bagnati di entrambi e sedersi al suo fianco, rinfrescandolo per ore finché, alle prime luci dell'alba, non si addormentò a sua volta con un lieve sorriso sulle labbra tenendogli la mano.


Prompt: Anestetico


Angolo autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi sia piaciuta e che mi farete sapere che ne pensate, se vi va. Grazie intanto per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo. <3
Come ho accennato nell'introduzione, la fic partecipa all'iniziativa “Advent Calendar 2020” indetta dal gruppo fb Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart (gruppo nuovo perché quello vecchio è stato abbandonato, si spera temporaneamente, per problemi di facebook). Mi raccomando, ringraziate anche l'admin se questa cosina vi è piaciuta, perché senza di lei non sarebbe probabilmente mai nata. ;)
Se a qualcuno interessa, ho fondato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto augurandovi una buona notte e buona giornata per domani.
Bacioni e alla prossima!
Ellygattina

  
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