08/12/2020
5 recensioniKurisumasutsuri – Giapponese
L’appartamento condiviso all’Accademia Toho era devastato da scatoloni traboccanti di palline rosse di ogni dimensione sparsi ovunque. Kazuki agitava disperato dei rami di abete, mentre Ken girava in ogni verso possibile un foglietto di istruzioni.
“Sembra cirillico! Come fa Takeshi a capirci qualcosa?”
Kojiro era impegnato a srotolare i fili di luce bianca:
“Vuoi provare con questi?”
Sorimachi sospirò sconsolato:
“Se non fosse per Sawada, avrei già mollato tutto da un bel pezzo.”
Il piccolo del gruppo, che di solito si occupava dell’albero, era bloccato a letto con l’influenza da qualche giorno.
“Oh, insomma. Vogliamo o no fargli questa sorpresa?”
Christmas Tree - Inglese
La folla al Rockfeller Center era numerosa come ogni anno per la cerimonia simbolo dell’inizio del periodo natalizio. Yoshiko amava andare con i suoi genitori, era un’occasione di passare la giornata tutti insieme malgrado gli impegni di lavoro del padre.
Gli ospiti vip, la musica, la pista di pattinaggio, tutto contribuiva a rendere magico quel momento per lei.
“Quest’anno siamo riusciti ad avere di buoni posti. – commentò la mamma – Abbiamo fatto bene a venire qui presto.”
“Guarda Yoshiko, stanno per accendere!”
Le luci si accesero e l’albero scintillò nella serata come se fosse ornato da mille stelle.
“È sempre stupendo!”
Tannenbaum – Tedesco
Genzo sbuffava tirandosi la sciarpa sul mento. Ad Amburgo si gelava e Kaltz aveva avuto la brillante idea di andarsene in giro per vivai alla ricerca di un albero di Natale vero. Non poteva accontentarsi di uno di quelli sintetici, che presi una volta duravano per sempre?
Era almeno il quinto o sesto negozio in cui entravano ed ancora il tedesco non aveva trovato nulla che lo soddisfacesse.
“Genzo! Guarda qua! Questo è perfetto!”
Genzo stava per far partire un coro di Alleluia, ma l’albero scelto dall’amico era decisamente gigantesco, dubitava ci stesse in salotto.
“Poi sarei io quello megalomane?”
Albero di Natale – Italiano
Gino adorava trovarsi con tutti i cugini a casa della nonna ad addobbare insieme l’albero di Natale, come quando erano piccoli. All’epoca il nonno li sollevava in braccio per arrivare ai rami più alti, ora invece erano cresciuti ed il nonno era mancato, ma non avrebbero mai rinunciato all’appello. Quello era il loro albero e lo sarebbe stato fino alla fine del mondo.
Caramelle a fiumi a cui legare i nastrini per appenderle all’abete li tenevano impegnati dalla mattina all’ora di merenda, quando, tutti attorno al tavolo tagliavano il panettone.
“Gino, quest’anno è il tuo turno!”
Il portiere sorrise felice.
Sapin de Nöel – Francese
L’albero bianco svettava in mezzo alla sala riunioni del centro di allenamento federale. A pochi chilometri da Parigi la neve cadeva fitta, rendendo impossibile l’allenamento per la squadra, così il mister aveva pensato di impegnarli in un’attività alternativa per cementare lo spirito di gruppo.
Palline e nastri dorati passavano di mano in mano tra i vari giocatori. Napoleon era parecchio su di giri e cantava a squarciagola:
“Les Anges dans nos campagnes…”
“Luis, vuoi darci un taglio? – Pierre era sconsolato – Non sei quello che si dice intonato.”
Per tutta risposta Napoleon aumentò il volume, costringendo tutti a tapparsi le orecchie.
Crann Nollaig – Irlandese
“Yacchan, quest’anno l’albero verrà super bellissimo.” Miyuki batteva entusiasta le mani, mentre Yayoi disponeva i fili di luce multicolore sui vari rami dell’albero.
“Che dici, piacerà anche agli altri?”
“Certo! L’abbiamo fatto noi!”
Yayoi passò affettuosamente una mano sulla testa della sorellina, a scompigliarle un poco i capelli. Stava crescendo in fretta, eppure manteneva ancora l’ingenuità della bambina allegra che era sempre stata.
Decorare l’albero di Natale era uno dei loro momenti tra sorelle preferito.
“Allora, vuoi scegliere tu l’effetto delle luci?”
Yayoi porse a Miyuki il telecomando per regolare le intermittenze.
“Sì! Sei la migliore sorella del mondo Yacchan!”
____________________________________
Un momento di fluffosità natalizia tra chi è un po' più Grinch, chi si diverte con gli addobbi, chi partecipa a riti collettivi e chi è proprio negato. Ce n'è per tutti i gusti in giro per il mondo di CT.
L’appartamento condiviso all’Accademia Toho era devastato da scatoloni traboccanti di palline rosse di ogni dimensione sparsi ovunque. Kazuki agitava disperato dei rami di abete, mentre Ken girava in ogni verso possibile un foglietto di istruzioni.
“Sembra cirillico! Come fa Takeshi a capirci qualcosa?”
Kojiro era impegnato a srotolare i fili di luce bianca:
“Vuoi provare con questi?”
Sorimachi sospirò sconsolato:
“Se non fosse per Sawada, avrei già mollato tutto da un bel pezzo.”
Il piccolo del gruppo, che di solito si occupava dell’albero, era bloccato a letto con l’influenza da qualche giorno.
“Oh, insomma. Vogliamo o no fargli questa sorpresa?”
Christmas Tree - Inglese
La folla al Rockfeller Center era numerosa come ogni anno per la cerimonia simbolo dell’inizio del periodo natalizio. Yoshiko amava andare con i suoi genitori, era un’occasione di passare la giornata tutti insieme malgrado gli impegni di lavoro del padre.
Gli ospiti vip, la musica, la pista di pattinaggio, tutto contribuiva a rendere magico quel momento per lei.
“Quest’anno siamo riusciti ad avere di buoni posti. – commentò la mamma – Abbiamo fatto bene a venire qui presto.”
“Guarda Yoshiko, stanno per accendere!”
Le luci si accesero e l’albero scintillò nella serata come se fosse ornato da mille stelle.
“È sempre stupendo!”
Tannenbaum – Tedesco
Genzo sbuffava tirandosi la sciarpa sul mento. Ad Amburgo si gelava e Kaltz aveva avuto la brillante idea di andarsene in giro per vivai alla ricerca di un albero di Natale vero. Non poteva accontentarsi di uno di quelli sintetici, che presi una volta duravano per sempre?
Era almeno il quinto o sesto negozio in cui entravano ed ancora il tedesco non aveva trovato nulla che lo soddisfacesse.
“Genzo! Guarda qua! Questo è perfetto!”
Genzo stava per far partire un coro di Alleluia, ma l’albero scelto dall’amico era decisamente gigantesco, dubitava ci stesse in salotto.
“Poi sarei io quello megalomane?”
Albero di Natale – Italiano
Gino adorava trovarsi con tutti i cugini a casa della nonna ad addobbare insieme l’albero di Natale, come quando erano piccoli. All’epoca il nonno li sollevava in braccio per arrivare ai rami più alti, ora invece erano cresciuti ed il nonno era mancato, ma non avrebbero mai rinunciato all’appello. Quello era il loro albero e lo sarebbe stato fino alla fine del mondo.
Caramelle a fiumi a cui legare i nastrini per appenderle all’abete li tenevano impegnati dalla mattina all’ora di merenda, quando, tutti attorno al tavolo tagliavano il panettone.
“Gino, quest’anno è il tuo turno!”
Il portiere sorrise felice.
Sapin de Nöel – Francese
L’albero bianco svettava in mezzo alla sala riunioni del centro di allenamento federale. A pochi chilometri da Parigi la neve cadeva fitta, rendendo impossibile l’allenamento per la squadra, così il mister aveva pensato di impegnarli in un’attività alternativa per cementare lo spirito di gruppo.
Palline e nastri dorati passavano di mano in mano tra i vari giocatori. Napoleon era parecchio su di giri e cantava a squarciagola:
“Les Anges dans nos campagnes…”
“Luis, vuoi darci un taglio? – Pierre era sconsolato – Non sei quello che si dice intonato.”
Per tutta risposta Napoleon aumentò il volume, costringendo tutti a tapparsi le orecchie.
Crann Nollaig – Irlandese
“Yacchan, quest’anno l’albero verrà super bellissimo.” Miyuki batteva entusiasta le mani, mentre Yayoi disponeva i fili di luce multicolore sui vari rami dell’albero.
“Che dici, piacerà anche agli altri?”
“Certo! L’abbiamo fatto noi!”
Yayoi passò affettuosamente una mano sulla testa della sorellina, a scompigliarle un poco i capelli. Stava crescendo in fretta, eppure manteneva ancora l’ingenuità della bambina allegra che era sempre stata.
Decorare l’albero di Natale era uno dei loro momenti tra sorelle preferito.
“Allora, vuoi scegliere tu l’effetto delle luci?”
Yayoi porse a Miyuki il telecomando per regolare le intermittenze.
“Sì! Sei la migliore sorella del mondo Yacchan!”
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Un momento di fluffosità natalizia tra chi è un po' più Grinch, chi si diverte con gli addobbi, chi partecipa a riti collettivi e chi è proprio negato. Ce n'è per tutti i gusti in giro per il mondo di CT.