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Autore: Barby_Ettelenie_91    15/12/2020    2 recensioni
La storia partecipa al Gioco di scrittura del gruppo Caffè e Calderotti.
Grace sta organizzando la festa per i trent’anni di Karl. Mentre cucina le tornano alla mente i ricordi di un altro compleanno, purtroppo non altrettanto felice.
Buona lettura!
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Grace (Machiko Machida), Karl Heinz Schneider
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota iniziali

La storia partecipa al Gioco di scrittura del gruppo Caffè e Calderotti.

I personaggi originali di questa storia e la caratterizzazione di quelli canonici sono di proprietà Amily Ross e si rifanno alla sua serie dedicata alla famiglia Schneider, e che mi ha gentilmente dato il permesso di utilizzare.

 

 

 

 

Oggi è un giorno importante per la mia famiglia, è il trentesimo compleanno di mio marito. Voglio che sia un giorno fantastico e memorabile perché un compleanno è un evento felice e poi trent'anni si fanno una solo volta nella vita! Sono in cucina impegnata con la preparazione della torta, nonostante la pasticceria non sia il mio forte, ma con gli anni, grazie anche all'aiuto di mia suocera, qualcosa ho imparato a fare. Non posso ritenermi certo una pasticcera esperta, ma una semplice torta che abbia un bell'effetto sono capace di farla. È anche vero che avrei potuto comprarne una già bella e pronta, ma non sarebbe stato lo stesso… quindi eccomi qua alle prese con la preparazione. Mentre amalgamo gli ingredienti per l'impasto penso alla faccia che farà Karl stasera alla festa, una festa semplice, ma perfetta in ogni dettaglio. Improvvisamente però un ricordo sopraggiunge alla mia mente, un ricordo di tanti anni fa che mi riporta indietro al 2016, l'anno dei nostri diciotto anni. Il 4 luglio per l'esattezza, proprio come oggi, il giorno in cui l'uomo che amo compie gli anni.

 

*

 

Era il 4 luglio del 2016 ed ero al Paulaner’s ad organizzare la festa per il diciottesimo compleanno del mio ragazzo. Eva in cucina stava preparando una torta speciale con l’aiuto dello staff ma stavano lavorando anche ad altre due torte speciali, perché gli eventi da festeggiare quella sera sarebbero stati ben tre. Oltre al compleanno del mio fidanzato bisognava festeggiare anche la vittoria dell’europeo che suo zio Bernd stava giocando a Berlino e la laurea della sua fidanzata, Marika. Io ero in sala a sistemare i festoni mentre Derek si stava occupando di apparecchiare i tavoli e preparare tutto quanto. Il mio entusiasmo e la mia felicità erano indescrivibili, volevo che quella festa fosse qualcosa di unico, stupefacente, qualcosa che non sarebbe mai stato dimenticato e sempre ricordato con un sorriso, quindi dovevo organizzare tutto in modo perfetto. Non per niente stavo organizzando tutto quanto da un mese ed ora i miei sforzi stavano finalmente prendendo forma. Non avevo dubbi sul fatto che la festa sarebbe stata perfetta.

Il mio cellulare prese a squillare e saltai giù dalla sedia per rispondere, sperando che Karl non fosse sotto casa mia, o peggio, davanti al locale che Derek aveva chiuso. Quello che mi disse però andava oltre i miei pensieri, che a confronto erano scemenze. Il mio cuore perse un battito, gli occhi si fecero lucidi e subito le lacrime iniziarono a rigare le mie guance, che divennero nere per colpa del mascara. Karl piangeva e singhiozzava dall’altro lato del telefono e, nonostante fossi io stessa preoccupata e spaventata, cercavo di rassicurarlo e calmarlo, mentre i battiti del mio cuore si facevano sempre più intensi, quasi dolorosi.

"Amore stai tranquillo, sarà stato solo un calo di pressione!" gli dissi con tutta la convinzione del mondo, cercando di imprimere fermezza nella mia voce, osservando la sala ormai perfettamente addobbata e pensando che tutto sarebbe stato inutile, perché di sicuro col malore di Bernd non avremmo festeggiato un bel niente. Mi asciugai le lacrime, feci un respiro profondo e sorrisi.

"Amore fammi sapere appena sai qualcosa in più." dissi al mio ragazzo con dolcezza, pensando che avrei voluto esser lì con lui per poterlo abbracciare e consolare, ma purtroppo era in auto con i suoi genitori, perché stavano correndo a Berlino per raggiungere suo zio che era stato portato in ospedale, mentre i suoi compagni stavano ancora giocando la finale all'Olimpyastadion.

Posai il cellulare sul tavolo e mi lasciai cadere sulla panca dietro di me, mi presi il viso tra le mani e scoppiai a piangere senza contegno. Anche se non sapevo cosa fosse successo allo zio del mio ragazzo, al quale stavano sicuramente facendo svariate analisi, più che altro immaginavo la paura, l'ansia e la preoccupazione del mio Karl. Poi la festa che stavo organizzando da un mese era irrimediabilmente compromessa… avremmo potuto posticiparla, è vero, ma non sarebbe stato lo stesso. Derek si accorse subito di me e corse ad abbracciarmi, consolarmi e rassicurarmi dopo aver appreso la faccenda ed io pian piano iniziai a calmarmi, cercando di autoconvincermi che non fosse nulla di grave e che la festa sarebbe stata perfetta anche un altro giorno. Sorrisi al mio amico ed andai in bagno a sistemarmi, per poi tornare ad occuparmi delle decorazioni e rendere tutto impeccabile.

Ormai l'ora in cui la festa doveva iniziare era bella che passata da un pezzo, e invece di essere al Paulaner's a divertirci eravamo all'ospedale di Leverkusen, dove Bernd era stato trasportato d'urgenza con l'eliambulanza. Non sapevamo ancora quale fosse la diagnosi, o meglio, i medici forse avevano il quadro già chiaro, ma non si erano sbilanciati per nulla, e mentre noi stavamo ad aspettare notizie loro stavano facendo ulteriori accertamenti per appurare la gravità delle sue condizioni. Fu in quel momento che mi resi conto di quanto un semplice imprevisto possa cambiare i piani… non sapevo ancora, quel giorno, che questo evento avrebbe cambiato per sempre la mia vita, la vita del mio ragazzo e di tutta la sua famiglia. Da allora niente fu più come prima e la cosa che più mi faceva paura era il ghiaccio che stava annebbiando gli occhi del mio Karl, che stavano pian piano perdendo la luce che li aveva sempre contraddistinti e che mi aveva fatto innamorare di lui. In qualunque modo fossero andate le cose sapevo che dovevo essere la sua forza e che avrei dovuto aiutarlo a non lasciarsi schiacciare da quello che sarebbe successo da lì a poco.

 

*

 

Asciugo gli occhi che si sono riempiti di lacrime a quel ricordo e sorrido, nonostante tutto, pensando che da quel giorno ne sono passati tanti, che nonostante tutto quello che è successo sono riuscita a salvare l'uomo che amo da quel baratro di disperazione in cui rischiava di sprofondare per sempre, sono riuscita a far brillare nuovamente i suoi occhi e, nonostante lui porti sul cuore una ferita che non potrà mai esser rimarginata, oggi è ancora al mio fianco, è il padre di mia figlia Violet ed è l'uomo più importante della mia vita.

Proprio perché so quanto da quel giorno odi il suo compleanno voglio che oggi sia un giorno felice, un giorno solo nostro dove oltre a festeggiare i suoi trent'anni viene festeggiato anche l'amore che lega la nostra famiglia.

Io per lui ho fatto di tutto e farò di tutto ogni giorno della mia vita, perché lo amo con tutta me stessa e aver rischiato di perderlo è stato davvero terribile.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino dell'autrice

Io e l'angst è risaputo che non andiamo molto d'accordo, ma il prompt era perfetto per questa one shot. Ovviamente i problemi di salute di Bernd Schneider non vengono spiegati in quanto sarebbero un enorme spoiler sui temi principali della saga da cui i personaggi sono tratti. Se volete saperne di più, andate subito a leggerla! ;)

Come sempre un enorme grazie a Amy per avermi prestato i suoi bimbi!

Alla prossima!

Barby

 

   
 
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