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Autore: Annab77r    17/12/2020    2 recensioni
"Tsubasa?"
"Si?"
"Posso farti una domanda?"
"Certo!"
"A te piacciono le ragazze?"
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ciao, in questo periodo sono un fiume in piena! Buona lettura!

QUANDO SARÒ PIÙ GRANDE 



"ISHIZAKI E OZORA… SILENZIO!!!" 

"Si? Come?... Ops, ci scusi Signor Nakata… Hihihi" 

È maggio, fuori la temperatura è ancora sopportabile, il sole splende e la natura mostra il suo splendore con grande vigore… proprio le condizioni ideali per una partitella di allenamento. La classe dell'ultimo anno delle elementari Nankatsu frequentata dai due amici sta affrontando l'ora pomeridiana di matematica, con non poche difficoltà direi. All'ultima fila infatti si sta disputando un mini torneo calcistico con un mini pallone di carta e delle altrettanto mini porte fatte di matite. 

"Guarda che quello era fallo!" 

"Scherzi? Ho toccato la palla non le tue dita! La tua è simulazione bella e buona!" 

"Ma che stai dicendo, non sono il tipo da simulazione io…!" 

"Che vuoi dire, che io invece si??? Dai non fare il finto tonto, lo sanno tutti che gli attaccanti in area di rigore sono degli attori nati!" 

Mentre Ryo e Tsubasa continuato a discutere tranquillamente non si accorgono che tutta la classe li sta osservando e che il Signor Nakata è proprio davanti al loro banco. 

"Signori siete nei guai!!! Per i prossimi tre giorni, dopo la fine delle lezioni, rimanete pure in aula, la pulirete per bene per poi passare al corridoio e infine ai bagni! Sono stato chiaro?" 

"Ma Signor Nak…" 

"Non voglio sentire ragioni Signor Ishizaki!!! Non peggiori la sua situazione… Già parecchio compromessa direi!... Allora?! Sono stato chiaro?!" 

"Si, signor Nakata..." 

I due dodicenni rispondono a testa bassa e, con la faccia da cane bastonato, fanno sparire il loro improvvisato campo da calcio sotto gli sguardi compassionevoli dei compagni, uno di quegli sguardi però non è per niente compassionevole…anzi. 

 

                           ***

 

"Si può sapere cosa diavolo vi è saltato in mente!!! Sembravate due bambini dell'asilo!!!" 

Dopo il suono dell'ultima campanella, una ragazzina con indosso l'uniforme maschile, una fascia rossa intorno alla fronte e i pugni puntati sui fianchi lascia il suo banco dirigendosi minacciosa verso Ryo e Tsubasa.

I due sembrano più intimoriti da lei che dall'insegnante, specialmente Ishizaki… 

"S… Sanae! Co… Come va?" 

"Male!!! Grazie a voi!!!" 

"Scusa ma noi siamo in punizione non tu!" 

"Ryo sei proprio un idiota! Salterete gli allenamenti per tre giorni! Io sono il capo-tifoseria della squadra e se non vinceremo la prossima partita per colpa vostra ve la vedrete con me!!!" 

Tsubasa prova a farla ragionare con uno dei suoi sorrisi... 

"Dai Anego calmati, ti dedicheremo la vittoria ok?" 

In un primo momento Sanae arrossisce violentemente, ma dopo torna all'attacco. 

"Si certo… ma se perdiamo scenderò in campo e vi prenderò a calci! Tutti e due!!! Buone pulizie!!!" 

Con piglio deciso prende la cartella e se ne va. 

"È proprio incavolata…" 

"Già…" 

"Però in fondo ha ragione, oggi all'ora di matematica abbiamo proprio esagerato." 

"Beh, in effetti… Comunque io non ho simulato." 

I due si guardano e scoppiano a ridere fino alle lacrime. 

 

                              ***

 

Dopo un'ora di duro lavoro la coppia si concede una pausa per fare uno spuntino; i due ragazzi sono seduti sul pavimento del corridoio… Tsubasa toglie i guanti di plastica e il grembiule, Ryo resta con un fazzoletto legato in testa e il piumino per spolverare in mano. Dall'esterno giungono delle grida gioiose e squillanti che richiamano subito la loro attenzione; la squadra femminile di atletica sta facendo riscaldamento proprio nel cortile sotto di loro quindi affacciarsi alla finestra è d'obbligo. 

"Tsubasa?" 

"Si?" 

"Posso farti una domanda?" 

"Certo!" 

"A te piacciono le ragazze?" 

Al giovane capitano va di traverso un boccone e comincia a tossire come un forsennato diventando di tutte le sfumature del rosso. 

"Ma che razza di domanda è questa!" 

"Una domanda come un'altra, dai rispondi!" 

Dopo un attimo di riflessione Ozora prende un respiro e ammette... 

"Si mi piacciono, ma non le capisco." 

"Oddio, meno male! Credevo di essere il solo a non capirci niente!" 

I due amici hanno l'aria assorta, come se stessero riflettendo sul più grande mistero del mondo… In effetti… 

"Che siamo diversi questo è ovvio, basta guardarle, queste qui sotto dovrebbero essere in condizioni pietose e invece sembrano fresche come rose, ma non sudano?" 

"Certo che sudano Ryo, non si vede ma sudano… Non chiedermi come fanno però." 

"Hei hei guarda che bei capelli ha quella là… La seconda a sinistra… E accipicchia, come le stanno bene quei pantaloncini." 

"È vero… È molto carina…" 

"E la pelle! Sembra così liscia e morbida… Chissà cosa si prova a toccarla…."

Questa volta è il difensore ad arrossire violentemente, questi pensieri gli smuovono qualcosa dentro. 

"E Sanae? Non la consideri? Siete cresciuti insieme, vi sarete tenuti per mano un sacco di volte, magari vi siete anche abbracciati!" 

"Aaaa ma che discorsi, lei non conta! Ma l'hai vista! Si veste da maschio, parla come un maschio, picchia come un maschio! Poverina, non troverà mai marito da grande hihihi" 

"Non è carino dire così Ryo." 

"Non sarà carino, ma se non si dà una calmata la vedo dura per lei… A proposito, ha una cotta per te."

"Cosa? Davvero?" 

"Tsubasa ma ci sei o ci fai? Ma non ti sei accorto che ha occhi solo per te? Quando fa il tifo non fa altro che gridare il tuo nome come un'ossessa, per non parlare del fatto che appena le parli arrossisce… È proprio andata."

"No… Ecco io, non ci ho fatto caso." 

Questa rivelazione inaspettata rende stranamente contento il ragazzino che, senza rendersene conto, sorride teneramente. 

"Cos'è quella faccia?! Non mi dirai che ti piace Anego!" 

"No! Cioè uff… È l'unica ragazza con cui riesco a parlare senza sentirmi un idiota. Lei mi ascolta, se ne intende di calcio e non ha quell'aria fragile che hanno le altre, è forte ecco. Questo non vuol dire che ne sia innamorato, ovvio." 

Ishizaki lo guarda storto. 

" Seee… Certo. Tu non me la racconti giusta."

L'altro cambia repentinamente discorso. 

"Dai! Finiamo di pulire, così magari ci scappa qualche tiro al campetto ci stai?" 

"E me lo chiedi!" 

E così i due riprendono il loro lavoro da dove lo hanno interrotto, ma mentre Ryo è ancora distratto dalle ragazze in cortile, Tsubasa ha altri pensieri per la testa… 

Non ci posso credere, sono proprio un rimbambito! Lei è innamorata di me, wow! Ma come faccio… Finite le elementari partirò per il Brasile e chissà quando la rivedrò. Ok, quando sarò più grande tornerò e la sposerò, così staremo insieme per sempre! 

 

                              ***

 

SEI ANNI DOPO

 

ED È GOAL!!!

INCREDIBILE, LA NAZIONALE U19 GIAPPONESE VINCE IL WORLD YOUTH!!! 

Il capitano Tsubasa Ozora, Genzo Wakabayashi, Kojiro Hyuga,Taro Misaki, Ryo Ishizaki e gli altri componenti della generazione d'oro giapponese stanno facendo il giro del campo per ringraziare tutti i tifosi che li hanno sostenuti fin dal girone di eliminatorie. Poi, finalmente, prima del rientro nello spogliatoio, tutta la nazionale al completo  può abbandonarsi a pianti ed abbracci anche con i propri cari. 

Tsubasa corre subito dai i suoi genitori abbracciandoli con trasporto, ormai e più alto di entrambi e le sue braccia muscolose li stringono con grande forza. 

"Mamma, papà, Daichi, ce l'ho fatta!!!" 

"Siamo orgogliosi di te tesoro, sei stato grande in campo." 

"Si fratellone bravo!" 

"Grazie! Sono così felice che mi sembra di sognare!... Ma, dov'è…" 

Si guarda intorno e sua madre guardandolo con tenerezza gli fa un cenno con la testa. 

"La persona che cerchi è là, vicino alla porta." 

"Grazie mamma." 

Il giovane si fa spazio divincolandosi tra la folla e in un attimo è davanti a lei. Sanae è diventata una splendida ragazza, dei modi e dei vestiti maschili non c'è più traccia, ma il suo carattere forte, e soprattutto, la sua adorazione per Tsubasa sono rimasti intatti. Appena i loro occhi si incontrano tutto si ferma, non sono necessarie tante parole. 

"Ciao." 

"Ciao capitano, congratulazioni…" 

Lui le sorride felice, senza abbandonare quello sguardo che ama da così tanto tempo. 

"Devo parlarti, mi aspetti qui?" 

La giovane fa semplicemente cenno di si con la testa, così il suo amato, dopo averle fatto una tenera carezza sul viso, corre velocemente a farsi la doccia. 

 

                          ***

 

Lo stadio adesso è completamente deserto, le grida di incitamento dei tifosi e il caos dei festeggiamenti hanno lasciato il posto a un piacevole silenzio. Le luci, ora soffuse, permettono al cielo punteggiato di stelle di fare sfoggio di tutto il suo palese romanticismo. È una notte limpida e serena, come il volto dei due giovani che ne assaporano l'atmosfera fermi sul manto erboso. 

"Allora, come ci si sente ad essere il migliore calciatore al mondo? Oggi hai realizzato il tuo sogno…" 

"Sono felice, ora il mio prossimo obiettivo è la coppa del mondo, ce la metterò tutta per conquistarla." 

"Si, lo so…" 

Il ragazzo le sorride incantato mentre con il piede tiene fermo il suo fedele amico pallone. 

"Ti ringrazio Sanae, per tutto. Non ce l'avrei mai fatta senza di te. Tu mi hai sempre incoraggiato a dare il massimo fin dalle elementari. 

"Tsubasa…" 

"Dal nostro primo incontro ho capito che tu riesci a tirare fuori il meglio dalle persone; con la tua grinta e la tua determinazione mi hai spinto ad arrivare fino qui…" 

Lei si commuove, queste parole arrivano al suo cuore scatenando un'ondata di emozione. 

"Ricordi? Prima di partire per il Brasile ti ho confessato i miei sentimenti, io per tutto questo tempo ho continuato ad amarti Sanae. Vorrei averti sempre al mio fianco d'ora in poi perciò spero che tu accetti questo…"

Da dietro il pallone che adesso tiene tra le mani fa capolino un bellissimo solitario che infila delicatamente all'anulare sinistro di lei che ancora non riesce a parlare dalla commozione. 

"Ti amo Sanae, vuoi sposarmi?" 

Prima di rispondere la ragazza osserva la sua mano con il brillante al dito, neanche le lacrime riescono a offuscare il suo luccichio. 

"Anche io ti amo Tsubasa, ti ho amato dal primo momento che ti ho visto e  diventare tua moglie per me è un sogno che diventa realtà. Si, ti sposerò amore mio e staremo insieme per sempre!" 

La manager corre dal suo capitano che la accoglie tra le sue braccia facendola volteggiare in aria poi le loro labbra si uniscono in un bacio di puro amore. 







   
 
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