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Autore: The Bride of Habaek    22/12/2020    0 recensioni
"Volevo che vivesse come una donna qualunque. Perciò va bene così. Penso che sia la vera felicità per lei. Anche se sei lontana. Anche se non posso più incontrarti. I miei sentimenti non cambieranno."
Dal film "Violet Evergarden: The Movie"- Gilbert Bougainvillea
Genere: Drammatico, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cattleya Baudelaire, Claudia Hodgins, Dietfried Bougainvillea, Gilbert Bougainvillea, Violet Evergarden
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Introduzione riassuntiva.
Dopo essersi ritrovati, Violet e Gilbert decidono di rimanere sull'Isola in cui si sono rivisti dopo diverse stagioni. Lì il suo Maggiore si era rifugiato in incognita dopo aver trascorso un lungo periodo di degenza in Ospedale a causa dei gravi infortuni generati dall'esperienza sul Fronte. Su quell'Isola distante 3 giorni di nave da Leiden, i due innamorati iniziano a fantasticare sul loro futuro assieme.

Racconta Violet Evergarden.
Violet: "Maggiore Gilbert."
Gilbert: "Violet, io non sono più il tuo padrone o il tuo Alto Ufficiale. Ti ho fatto del male. Non sono l'uomo che credi che io sia. Non sono un maestro meraviglioso, né una persona rispettabile. Di sicuro non sono adatto a te. Ancora... fino ad ora, Ti Amo. Ti voglio al mio fianco Violet. Non piangere. Senti... anch'io ho intenzione di piangere. Voglio asciugarti le lacrime, ti prego, alza la testa. Ti Amo, Violet. Ho sempre desiderato farlo."

Restiamo lì, immobili, abbracciati l'un l'altra con le onde dell'Oceano che ci sfiorano gli abiti ormai zuppi d'acqua di mare. Siamo invasi dalle lacrime, mentre trionfa un silenzio che racchiude in sé miriadi di parole. Anche Gilbert ora piange, senza riuscire in alcun modo a contenere gli uragani nella sua anima. Forse è stato fin troppo duro con sé stesso durante la carriera militare e adesso non ce la fa più, è esploso come i pappagalli verdi sul campo di battaglia. Lui è sempre stato impeccabile in ogni situazione pur custodendo, allo stesso tempo, un temperamento sanguigno e malinconico, generoso ed altruista come nessun altro. Le nostre lacrime vanno a fondersi con l'acqua sotto i nostri piedi, finché la tempesta non si dissolve e riusciamo finalmente a guardarci negli occhi senza annegare fra i singhiozzi.


"Ti Amo, Gilbert."
Quelle semplici parole proferite dal profondo del cuore lo fanno sorridere, mentre con la punta delle dita m'asciuga il viso rigato dalle rapide.
"Violet."
Le sue labbra s'avvicinano alle mie ed un bacio travolgente ci unisce sotto il cielo stellato. Chiudo gli occhi e ripenso a quanto sono stata fortunata, al fatto che il mio amato sia ancora in vita dopo la valanga che ci ha investito come un treno in corsa.
"Saresti disposta a diventare la mia sposa? Potremmo vivere qui, tornando a Leiden di tanto in tanto."
"Si!"
"Violet..."
"Voglio stare con te per il resto dei miei giorni."
"... potrai mai perdonarmi?"
Mi chiede lui senza troppi giri di parole.
"E' stata la guerra a separarci, non è colpa di nessuno né tantomeno la tua."
"Sentirtelo dire mi rincuora. Ti racconterò ogni cosa, ogni aneddoto dei giorni in cui eravamo distanti. Non è trascorso un solo minuto senza che io pensassi a te, sei l'unica ragione per cui ho lottato con tutte le mie forze per restare in vita."
Gilbert m'afferra per mano trascinandomi sulla terraferma.
"Vieni. Ti mostro la mia umile dimora, così potrai asciugarti dinanzi al fuoco del camino. Voglio mostrarti la mia nuova vita distante mille miglia dai fuochi di guerriglia. Voglio costruire un futuro migliore avendoti al mio fianco."

Se questo non è il Paradiso si tratta sicuramente di una sua anticipazione o di un sogno. Gilbert si sfila la camicia, cercando di proteggermi dalla pioggia prorompente che ci coglie impreparati durante il percorso. Gli dico di non preoccuparsi chiedendogli di rimettersela quanto prima, ma lui insiste nel voler fare l'Eroe. Vuole dimostrarmi che è ancora quello di un tempo nonostante le mutilazioni che ha subito, nonostante le cicatrici appese sul suo petto come fossero medaglie al valore. Trascorriamo la notte dialogando dinanzi le fiammelle danzanti del camino, dopodiché mi corico nel suo letto, esausta, finendo con l'addormentarmi poco dopo il bacio della buonanotte. Il mattino seguente, aprendo gli occhi, scorgo una scena che mi fa vacillare... finché non cado riversa sul pavimento.
"Gilbert... Gilbert???"
Mi rialzo di scatto e lo raggiungo, incredula. Il suo corpo è disteso sul pavimento, privo di sensi, come accadde quel dannato giorno a Leidenschaftlich.
"Gilbert rispondimi ti prego!"
Poso la testa sul suo petto per accertarmi del suo stato di salute.
"V-Violet."
"Non sforzarti, vado a cercare un medico."
Cerco di mantenere la calma, quando in realtà tremo più di lui. Sono terrorizzata al solo pensiero che potrei perderlo ancora una volta. Una cosa è certa: non lo lascerò morire. Lui è tutto ciò che ho di più prezioso al mondo. E' il custode del mio cuore.
To be continued...



 
   
 
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