-Stai fermo un secondo, maledizione. Come pensi che io riesca a pettinarti, se continui ad agitarti sulla sedia?
Wataru gli rivolse un sorriso riflesso sullo specchio che aveva davanti, grande abbastanza da fare vedere qualsiasi dettaglio della faccia corrucciata di lui.
-Perdonami, mio caro Shu. È inevitabile: sono troppo eccitato.