Fuori non sarebbe rimasto buio ancora a lungo e per una volta le cose erano tranquille. 
Alcuni raggi di sole apparvero lentamente, come una piccola striscia giallastra che Gilbert osservò dal letto.
La città era calma. 
Qualche rumore di zoccoli echeggiava sui ciottoli della città. 
A fatica si poteva sentire il vociare di alcuni passanti dalla finestra chiusa della loro stanza. 
Era piacevole. 
La stanza era calda e il tempo sembrava essersi fermato. 
Vincent stava ancora dormendo. 
Il lenzuolo che lo copriva, era l'unico indumento mentre riposava accanto a suo fratello. 
I suoi lunghi capelli biondi erano sparsi sulle lenzuola e Gilbert si permise di giocarci meccanicamente. 
Con gli occhi chiusi, Vince sembrava così tranquillo, ma il suo corpo era segnato dal sudore, quello di un atto proibito che non avrebbero mai dovuto fare. 
Vincent l'aveva convinto senza difficoltà e non poteva rimpiangere le sue azioni.
Era sbagliato e avrebbe dovuto andarsene. 
Eppure Gilbert rimase a letto, a guardare il sole sorgere e illuminare il bel volto di suo fratello.
Pensò, per un momento, alle conseguenze di un simile atto, prima di assaporare semplicemente il piacere che gli dava Vincent, insieme all'alba.