La porta dell'appartamento si aprì con uno sgradevole cigolio; il pavimento in parquet faceva rumore sotto i passi dei due ragazzi. Gilbert era sudato e respirava affannosamente mentre suo fratello portava parte del suo peso, il braccio destro appoggiato alla spalla del biondo in una posizione il più indolore possibile, per non rischiare di pesare sulle ferite.
Vincent lo stava aiutando ad avvicinarsi al divano del soggiorno, che era parzialmente buio. I suoi occhi continuavano a tornare sulla ferita sanguinante che stava sporcando a terra. La sua camicia e il suo cappotto erano laceri, rossi e la pelle era facilmente visibile.
La pancia e il petto mostravano i segni dei denti che gli avevano perforato i vestiti. Anche il suo braccio sinistro era stato catturato dalla mascella del Chain contro il quale Gilbert era stato mandato a combattere. La vista era stata tutt'altro che piacevole: l'enorme creatura era una sorta di gigantesco lupo e le sue zanne avevano approfittato di un mero secondo di disattenzione per attaccare.
Esitante, Vincent lasciò suo fratello, per un momento, alla ricerca di un kit medico. Echo stava affrontando i danni lasciati dal combattimento, ma in quel momento il giovane avrebbe preferito vederla vicino a Gilbert che respirava pesantemente per il dolore; pallido come un lenzuolo. Il più grande cercò comunque di rimanere calmo nonostante tutto; i suoi occhi dorati vagavano per il soggiorno mentre la sua mano era dolorante sulla stoffa del divano che il suo sangue macchiava lentamente.
Poteva sentire la testa girare, senza dubbio per il dolore e la perdita di sangue. Voleva solo chiudere gli occhi e dormire, ma la sua ferita non sarebbe guarita da sola. Conoscendo suo fratello, sarebbe andato nel panico se lo avesse trovato privo di sensi.
La sua testa era appoggiata al bordo morbido del divano. Gilbert vide Vincent precipitarsi di nuovo da lui, i suoi gesti erano tremanti e i suoi passi rapidi e irrequieti. Con la poca forza che sembrava gli fosse rimasta, Gilbert si appoggiò allo schienale del divano con un gemito soffocato di dolore.
Vincent gli fu subito vicino, aiutandolo a trovare una posizione comoda contro i cuscini. Rimuovendo i resti dei vestiti già strappati, gli occhi del più piccolo guardarono i muscoli tremare sotto il fragile respiro, andando alla deriva verso la pelle macchiata di rosso e segnata dalle zanne del Chain.
Le ferite sembravano ancora più gravi senza alcun tessuto che le nascondesse. Il braccio aveva quattro segni profondi dei denti anche se, fortunatamente, non avevano tagliato le vene principali o il nervo che avrebbe paralizzato il braccio. Purtroppo sarebbe stato necessario ricucire e soprattutto evitare la minima infezione. Vincent farebbe qualsiasi cosa per evitare ciò e la perdita del braccio di suo fratello.
La cosa peggiore era il petto: il suo stomaco era stato violato profondamente e richiedeva diversi trattamenti che fortunatamente Vincent sapeva fare. Vivere per strada li aveva aiutati a imparare come accontentarsi delle poche cose che trovavano a portata di mano. Ma se fosse dipeso da lui, Vincent avrebbe portato suo fratello da un medico competente. Ma Gil non voleva preoccupare nessuno, specialmente Oz e Alice. Fortunatamente, o sfortunatamente, Vincent era fuori in missione quella sera e aveva assistito alla scena.
Per Vincent era stata colpa della sua presenza questo infortunio.
Colpevole di una nuova disgrazia nella vita di suo fratello.
Tirando fuori un ago e diverse bende, vide Gilbert con la coda dell'occhio distogliere lo sguardo. Era meglio se non guardava o si sarebbe sentito peggio.
L'ago affondò dolcemente nella carne, facendolo sussultare. Dolorosamente, ma efficacemente, Vincent si stava concentrando e cercava di essere il più delicatamente possibile. Suo fratello stava facendo una smorfia. Alcuni gemiti gli sfuggivano di tanto in tanto mentre poggiava la testa contro la spalla di Vincent, sperando involontariamente di attutire il dolore. Pensava che, se si fosse costretto a concentrarsi su altro, il dolore sarebbe diventato più sopportabile. Quindi respirò il suo profumo, chiudendo gli occhi. La sua mano buona stringeva la divisa di Vincent in un riflesso naturale. Il dolore stava diventando sempre meno forte, scomparendo lentamente.
Per una volta era grato all'ossessione di Vincent nel distruggere i peluche. Dato che dopo li ricuciva, il ragazzo aveva ottenuto ormai una certa maestria e Gilbert sapeva di essere in ottime mani.
"Grazie Vince"
Sussurrò catturando l'attenzione del fratello.
"Non so cosa farei senza di te"
Ha aggiunto debolmente. Vincent si fermò un momento, alzando gli occhi su Gilbert prima di riprendere il trattamento con più esitazione. La sua gola era improvvisamente secca, il viso accaldato e il cuore stava saltando diversi battiti. Riacquistando la calma e ignorando la sensazione che gli stava esplodendo nel petto, ha semplicemente sussurrato:
"Anche io...non so cosa farei senza di te, Gil"