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Autore: God_Eden_Imperial    30/01/2021    0 recensioni
Essendo stati adottati dalla famiglia Nightray, anche Gilbert e Vincent avranno di certo frequentato la Lutwidge. Quale sarà il loro rendimento scolastico?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era una calda giornata di giugno. Troppo calda e troppo luminosa per Vincent. Il momento di avere i loro risultati di fine anno era arrivato sicuramente in un momento fastidioso. Gli studenti della Lutwidge si erano riuniti nervosamente nel cortile della scuola e la maggior parte di loro non aveva il coraggio di aprire subito le lettere che erano state consegnate dai professori. C'erano, invece, quelli fiduciosi, come Sharon che, semplicemente, l'aprì con un vero tagliacarte, invece di strapparlo per sfogare le sue frustrazioni.
"Dove hai preso un tagliacarte? D'argento vero tra l'altro?"
Chiese Gilbert, scegliendo di concentrarsi sulla ragazza invece di preoccuparsi dei suoi risultati. In verità, le sue mani erano umide e tremanti a causa dell'ansia.
"Glielo ha regalato sua nonna"
Rispose Break addentando della cioccolata. Mentre Gilbert era intento a parlare coi due, Vincent preferì prendere le distanze. Così si ritirò in uno spazio tranquillo, sicuro che non ci fosse nessuno a disturbarlo. Si mise seduto sotto l'ombra di un albero per proteggersi dai caldi raggi solari e strappò la propria busta, aprendo il foglio. Vincent non poteva leggere bene, a causa dei capelli che stava lasciando allungare, ma vedeva abbastanza. Individuò i voti, sorrise, e piegò di nuovo il foglio prima di metterlo in tasca.
Sentì dei passi avvicinarsi, scoprendo che suo fratello lo aveva inseguito non appena era scomparso.
"Allora?"
Chiese Gilbert raggiungendolo e sedendosi davanti a lui.
"Allora cosa?"
"Lo sai. I tuoi voti"
"Ti importa?"
Il viso di Gilbert stava assumendo un'interessante tonalità di rosso. Vincent non poté fare a meno di stuzzicarlo un po'. Alla fine il maggiore prese coraggio ed esclamò:
"Ovvio che m'importa, scemo! Sono tuo fratello maggiore e devo sapere il tuo rendimento scolastico"
Incrociò le braccia al petto, lanciandogli uno sguardo severo che lo fece sorridere. Notando che Gilbert non aveva ancora aperto la sua busta, ora tutta spiegazzata, decise di approfittarne e disse:
"Sai, a quanto pare il professore ci ha confuso di nuovo e mi ha dato i tuoi risultati. Quindi non so ancora se sono passato o meno. Ma puoi dirmelo tu"
Gilbert balbettò qualcosa di incomprensibile e, prevedibilmente, aprì la lettera che aveva sofferto contro i suoi palmi umidi negli ultimi minuti. I suoi occhi si strinsero per la concentrazione mentre leggeva le lettere ad alta voce.
"A, B, B, B, A, B, C, A e B. Wow! Davvero non mi aspettavo tante B. Che avessi addirittura una C poi..."
Alzò di nuovo gli occhi su Vincent che ora sorrideva in modo beffardo.
"Beh, che dire-"
Gilbert non ebbe il tempo di terminare la frase che Vincent aggiunse:
"Congratulazioni, fratellone. Sei passato a quanto pare"
A quelle parole il maggiore gli lanciò uno sguardo parecchio confuso. Ci vollero alcuni secondi prima che capisse cosa stava succedendo e, tornando con gli occhi sul foglio, andò a leggere il nome: Gilbert Nightray.
La sua espressione cambiò immediatamente, facendo scoppiare Vincent in una fragorosa risata.
"Non posso credere che abbia funzionato davvero"
Esclamò.
"Sei così facile da prendere in giro, Gil"
Gilbert gli lanciò un'occhiata gelida, per nulla contento di ciò che era appena accaduto anche se, grazie a quello scherzetto, aveva finalmente aperto la busta. Altrimenti chissà per quanto altro tempo avrebbe indugiato.
"Come osi scherzare con me in questo modo!"
Gridò saltando addosso al più piccolo e iniziando a fargli il solletico come vendetta. Ridendo, Vincent tentò di farsi lasciare anche se, contemporaneamente, si spingeva verso Gilbert, fino a lasciargli un bacio sulla guancia. Il ragazzo si fermò e scostò il viso fingendosi ancora offeso, ma il sorriso stampato sulle sue labbra lo tradiva.
Tornando serio, Gilbert gli prese la mano e tirò con più forza del necessario. Vincent si ritrovò catapultato troppo vicino a lui e sentì il suo respiro caldo sfiorargli la fronte, provocandogli un rossore sulle guance.
Il maggiore non lasciò la sua mano, usando quella libera per strappare, di tasca, la busta del fratellino; poi fece un passo indietro, permettendo a Vincent di vedere un sorrisetto trionfante.
Gonfiando le guance, stavolta fu il suo turno di spostare il viso altrove e fingersi offeso.
"Puoi guardare...non che m'interessi"
Aveva detto riappoggiandosi con la schiena all'albero. Gilbert gli lanciò un'occhiata. Non era sorpreso del fatto che Vincent avesse detto quelle cose. Spostandosi, si mise a sedere vicino a lui, appoggiandosi a sua volta contro la corteccia e, prima di aprire la lettera, prese il viso di Vince con una mano per farlo voltare verso di lui.
"Devi guardare anche tu"
Disse tirando fuori il foglio piegato.
"Sono pur sempre i tuoi voti"
Vincent sbuffò e, appoggiandosi a Gilbert, guardò a sua volta le serie di A che segnavano ogni singola materia. Il risultato finale era eccellente.
"Serio?! Tutte A???"
Esclamò Gilbert rileggendo più volte.
Era geloso? Sembrava quasi offeso. Vincent per un momento si preoccupò. Non voleva che il suo amato fratello maggiore provasse invidia nei suoi confronti. Per lui non c'era nessuno migliore di Gilbert. Per sua sorpresa, il viso del ragazzo si aprì in un enorme sorriso.
Gli occhi gli brillavano.
"Sei incredibile, Vince! Sono così orgoglioso di te!"
Quasi lo urlò, emozionato. Tirando il più piccolo a se, gli lasciò un bacio sulla guancia. Vincent si sentì improvvisamente avvampare, mentre il suo cuore iniziava ad accelerare, rimbombandogli nel petto. Con un po' di ritardo, ricambiò il sorriso, facendo del suo meglio per ignorare le farfalle nella pancia.
"G-grazie"
Rimasero abbracciati a lungo, semplicemente contenti di sorridersi l'un l'altro. Gilbert fu il primo a distogliere lo sguardo, solo per tirarsi in piedi, tenendo ancora il foglio stretto tra le mani.
"Gil?"
Lo chiamò Vincent quando lo fece alzare. Gilbert lo prese per mano, esclamando:
"Vieni Vince! Voglio vantarmi con tutti del mio fantastico fratellino!"
Vincent sbarrò gli occhi mentre si lasciava trascinare, cercando di ignorare la forte emozione che quelle parole gli stavano facendo provare.
   
 
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