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Autore: Stekao    31/01/2021    17 recensioni
FAN FICTION SCRITTA IN COLLABORAZIONE CON VIANNE1013.
Un regalo atteso da tempo, porterà un cambiamento nella vita dei nostri due sweepers...
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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E in una serata come tante, tra una chat e l’altra, potevamo io e Vianne1013 esimerci dallo “sfidare” Littlefirestar84 e Klausaeba (detta anche spingitrice di ff)?

Ovviamente no!

E dopo la loro splendida one shot scritta a 4 mani, ecco arrivare anche la nostra…

Una sfida per modo di dire visto che questa one-shot sarà molto diversa dalla loro.

Una collaborazione perfettamente al 50 e 50 con il mio tocco scanzonato e, spero, divertente (ma anche con un pizzico di malinconia che non disdegno mai) e il tocco sensuale e magico della bravissima Vianne1013.

Un’idea semplice, uscita fuori in un lampo, parlando del nostro abbigliamento serale…

Sperando di regalarvi qualche minuto di spensieratezza, vi auguriamo… buona lettura!

PS. permettetemi di sottolineare una cosa importante. Non smetterò mai di ringraziare city Hunter per i momenti di svago che mi sta regalando, ma soprattutto per le straordinarie persone che mi ha permesso di conoscere in questi mesi e con cui sono nate e stanno nascendo delle vere e proprie amicizie.

FOREVER CITY HUNTER!

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UN REGALO (S)GRADITO

Erano passati due mesi dal matrimonio di Miki e Umi e il rapporto tra Ryo e Kaori non aveva subito sostanziali cambiamenti.

I primi tempi la ragazza aveva sperato che, con il passare dei giorni, Ryo le avrebbe parlato rendendo più esplicite le parole pronunciate quel giorno alla radura… quelle care e dolci parole che ancora sentiva risuonarle nella mente… ma purtroppo, quel tanto atteso confronto non era arrivato e con il tempo Kaori aveva definitivamente accantonato l’idea del suo sogno romantico con Ryo.

Ne soffriva, ogni giorno di più, e dover continuare a convivere con lui non le stava di certo rendendo le cose facili.

Con il Natale alle porte inoltre, sapeva che le cose si sarebbero ulteriormente complicate… adorava quel periodo ed erano sei anni che sognava di poterlo vivere accanto a Ryo come una vera coppia.. Con dei regali, una bella cenetta intima e tante coccole sdraiati sul divano, magari davanti ad una piacevole tazza di cioccolata calda… e invece, anche quel Natale, sarebbe stato come tutti gli altri… nessun regalo, nessuna coccola.

Kaori sospirò… quanto avrebbe voluto essere come tutte le altre donne… più sicura, più coraggiosa, in grado di affrontare l’uomo che amava e costringerlo ad ammettere i suoi sentimenti per lei…

Ma non ci sarebbe mai riuscita… del resto, in quei mesi, un dubbio atroce le si era insinuato nella mente… e se avesse male interpretato le parole che Ryo aveva rivolto al generale Croiz? Se l’amore di cui lo sweeper aveva parlato, fosse in realtà un semplice bene amicale? O peggio ancora, fraterno?

Eppure quell’abbraccio, gli sguardi che si erano scambiati e quel pan di cuculo che aveva trovato sul suo vestito… che fosse stato un caso anche quello?

A quei pensieri sbuffó…. Erano ormai settimane che la sua testa martellava incessantemente e a niente sarebbe valso continuare a pensarci… Ryo forse non l’amava o forse sì ma ad ogni modo, per l’ennesima volta, si era tirato indietro preferendo fingere che nulla fosse avvenuto.

“Accidenti… Accidentaccio... Riescono sempre a fregarmi”

Kaori fu ridestata dai suoi pensieri sentendo Ryo sbraitare una volta rientrato a casa.

“Cosa è successo Ryo, chi è che è riuscito a fregarti? Non mi dire che Saeko…” lo rimbrottó lei guardandolo in cagnesco..

“No, questa volta è stata Miki” la interruppe lui

“Miki? “ chiese Kaori piuttosto stranita…

“Sì, mi ha incastrato… dice che è disposta a cancellare i debiti che abbiamo con lei e Umi al locale”

“Davvero? Ma è fantastico!! Ma non capisco il perché tu sia così scocciato allora…”

“Perché mi ha detto che per farlo, dovrò rimediare con dei regali di Natale”

“Dei regali di Natale?” ripetè Kaori sbalordita

“Sì… dice che in tutti questi anni non ho mai fatto un regalo a nessuno dei nostri amici, a differenza vostra, e che quindi stavolta mi dovrò impegnare a trovare qualcosa per ognuno di loro…te compresa” e così dicendo sbuffó vistosamente dimostrando a pieno quanto quella situazione lo mettesse a disagio.

Kaori invece, a quelle parole arrossì… un regalo da parte di Ryo? Sarebbe stato il primo regalo in tanti anni insieme e, anche se spinto da Miki, avrebbe comunque dovuto impegnarsi a cercare qualcosa di speciale per lei…e ne era certa, qualunque cosa avesse deciso di comprarle, lo avrebbe adorato!

“Ah dimenticavo…” riprese Ryo

“Mi ha anche detto che tu non potrai aiutarmi per l’acquisto dei loro regali, perché se lo farai lei lo capirà e non sarà più disposta a cancellare alcun debito.. Quindi conviene anche a te non aiutarmi. Perché diamine le è venuta questa idea.. Io non me ne capacito” continuó a borbottare lui prendendosi una birra dal frigo

“Andiamo Ryo...è una idea carina dopotutto… e con tutti i danni che abbiamo fatto al locale, onestamente è una occasione d’oro”

“Vorrai dire i danni che TU hai fatto al locale… con quei tuoi stupidi martelli…”

Kaori arrossì.

“Beh se tu riuscissi a tenere a bada il tuo mokkori come fanno le persone normali forse…!”

“Lascia stare il mio amico! Lui è il mio fedele compagno… È giusto che si esprima liberamente… E tu sei una virago che non fa altro che reprimerlo…vero piccolino? Ma che dico piccolino, tu sei il più grande mokkori del mondo.. L’unico, inimitabile… ”

Kaori alzò gli occhi al cielo…lo sweeper numero uno del Giappone stava davvero parlando al suo mokkori? Lasciò la stanza sospirando rassegnata.

E così arrivò finalmente il Natale. Kaori aveva invitato tutti i loro amici per una cena nella loro casa, si era occupata di tutto personalmente e, come sempre, Ryo aveva preferito non aiutarla passando tutta la giornata tra riviste e videogames.

Nei giorni precedenti Kaori lo aveva visto piuttosto occupato nell’acquisto dei regali per i loro amici… non aveva voluto svelarle nulla, ma naturalmente non vedeva l’ora di scoprire cos’è che avesse comprato per lei.

Non che nutrisse chissà che aspettative, sapeva quanto per Ryo fosse difficile destreggiarsi in simili imprese, ma l’idea che avesse dedicato qualche minuto per pensare a lei, la mandava completamente su di giri.

Quella sera quindi, dopo aver gustato l’ottima cena preparata da Kaori, si ritrovarono nel salone per due chiacchiere tutti insieme.

“Allora Ryo” esordì Miki

“Spero che tu abbia accettato la mia proposta…”

Tutti lo guardarono alzarsi e dirigersi verso la sua stanza per tornare poco dopo con una serie di sacchetti e pacchettini che avrebbero fatto invidia a Babbo Natale.

Ryo cominciò a distribuire i pacchetti, porgendone due, disgustato, in direzione di Umi e Mick…

Che fosse stato costretto a comprare qualcosa alle ragazze, poteva anche accettarlo… ma lo stallone di Shinjuku a fare un regalo a due uomini, proprio non lo poteva sopportare!

Non appena Umi aprì il suo pacchetto, lo videro immobilizzarsi e diventare rosso come un peperone…

“Che succede Umi?” chiese Miki dolcemente, avvicinandosi all’uomo per controllare meglio ciò che aveva fra le mani. Non appena realizzò quale fosse il tanto misterioso regalo, si voltó verso Ryo guardandolo minacciosa…

“Eh eh eh.. Che c’è Miki..?” chiese l’uomo a disagio cercando di precisare…

“Credi che venti scatole di preservativi siano un po’ poche per il nostro scimmione? Ce ne sono anche alcuni con le lucine natalizie… non so se avevi notato, giusto per rimanere in tema, così se stasera volete festeggiare… ma non farmici pensare…BLEAH!!” Esclamò interrompendosi all’improvviso, fortemente nauseato…

“Comunque l’ho fatto per voi… non possiamo mica rischiare che il lucciolone si riproduca…”

A quelle parole Miki gli tiró una ginocchiata lasciando Ryo con le lacrime agli occhi e tornando subito dopo a consolare il suo dolce Umi che era rimasto imbambolato di fronte a tutte quelle piccole scatoline colorate…

Una volta ristabilito l’ordine, fu il turno di Mick…

Non appena aprì il suo regalo si fiondó su Ryo stringendolo in un forte abbraccio

“Sei un vero amico..”gli sussurrò commosso

Kazue, stupita da una simile reazione, non poté fare a meno di allungare l’occhio verso il biglietto che Mick stava stringendo fra le mani…

Non appena capì, si scagliò verso Ryo cercando di strozzarlo..

“Come hai potuto regalare al mio uomo un abbonamento per uno strip club?!!!” gli urlò contro infuriata…

Mick cercó di staccare la sua donna dal collo dell’amico prima che questi soffocasse… una volta riuscitoci, cercó di calmarla…

“Ma Kazue.. Lo sai che Ryo scherza sempre… credi che potrei mai andare in uno strip club avendo te a casa?” le disse Mick trattenendo a stento le lacrime, per poi proseguire sommessamente e con la voce rotta dal pianto “Ecco Ryo… ti ringrazio ma non posso accettare”

Ryo glieló strappò di mano con la bava alla bocca, felice che il suo losco piano avesse funzionato.

Poi fu il turno delle ragazze.

Miki, Saeko, Reika, Kazue e Kaori strapparono la carta dei loro regali con estremo vigore, curiose di scoprire cosa ci fosse all’interno dei loro pacchetti.

Kaori sentiva il proprio cuore battere all’impazzata..

Il primo regalo di Ryo.. Il primo per il quale lui aveva pensato a lei…

Non fece in tempo ad aprire la scatola che sentì le altre ragazze sbraitare…

“Ryo, vuoi spiegarci cosa sarebbero questi??”

Miki, Saeko, Reika e Kazue sventolarono degli striminziti completini intimi in faccia al loro amico che, eccitato più che mai, cominciò a buttare sangue dal naso…

Ovviamente li aveva comprati lui e quindi già li conosceva, ma vederseli agitare davanti, dalle donne che avrebbero dovuto indossarli, aveva reso il suo mokkori più euforico che mai.

Per Miki aveva acquistato un sexy baby doll in pizzo azzurro…

Per Saeko una mini chemise in raso morbido nera

Per Reika un reggiseno a balconcino in pizzo coordinato a un minuscolo tanga, il tutto in rosso fuoco

Per Kazue un body sgambato con pizzo floreale

Mick, a quella vista, non esitò a puntare la sua pistola alla tempia dell’amico

“Come hai potuto regalare un completo intimo alla mia donna Ryo?! Dì le tue ultime preghiere”

Kazue cercó di calmarlo.. Ryo piagnucolando andò a nascondersi dietro Kaori che, presa da tutto ciò che stava accadendo, non aveva ancora aperto il suo regalo…

Miki, rendendosene conto, cercó di riportare l’attenzione su di lei esortando la ragazza ad aprire il pacchetto…

Non appena lo fece, nessuno poté esimersi dal fissare il regalo increduli…

Kaori invece, si raggeló sul posto…

La sua scatola conteneva un pigiama di pile… taglia L, uno di quelli anonimi, in tinta unita, con tanti piccoli bottoncini sul davanti, coordinato a… un paio di calzettoni di lana bianchi a righe rosse e blu.

Kaori, cercando di trattenere la sua profonda delusione, senza alzare lo sguardo riuscì solo a sibilare un sommesso “Grazie Ryo”.

A nessuno però sfuggì il suo reale stato d’animo… Ryo stesso comprese che qualcosa doveva essere andato storto.

Tutti si ammutolirono. Nessuno voleva infondere in Kaori un ulteriore imbarazzo.

La ragazza si incamminó mestamente verso la sua stanza per posare il suo regalo e così facendo, richiudendosi la porta alle spalle, una lacrima si fece presto spazio sul suo volto…

Non che in casa indossasse camicie da notte sexy o quant’altro, del resto si era sempre vestita in maniera comoda, e i pigiami non facevano eccezione… Ma quel cafone cosa pensava che indossasse sotto i suoi abiti? Non era forse anche lei meritevole di ricevere un bel completo intimo come le sue amiche?

Come aveva potuto non rendersi conto dell’ennesima umiliazione che le aveva inflitto trattandola in maniera così diversa dalle altre?

Era evidente, ormai glielo ripeteva da sempre... Di cosa si stupiva?

Il problema era sempre lo stesso ... Il vero e unico problema che da sei anni la perseguitava inesorabilmente.

Per Ryo lei non era una donna… tutte le altre avevano corpi da urlo meritevoli di indossare fantastici completini intimi sexy, mentre lei… lei sarebbe stata sempre e solo un maschiaccio agli occhi di Ryo, un mezzo uomo capace di poter indossare solo vestiti alla buona e pigiamoni informi…

Pensava che sarebbe stata felice nel ricevere il suo primo regalo dall’uomo che amava e invece, quello stupido, aveva rovinato tutto per l’ennesima volta trattandola come una ragazzina… una sorellina, o peggio ancora, un fratellino minore, e non come la splendida donna che in realtà era.

Non poteva però trattenersi a lungo nella sua stanza, perciò si ricompose in fretta e tornó nel salone sorridendo forzatamente e cercando di dissimulare il più possibile il suo reale stato d’animo.

Nessuno fece più cenno ai regali e tutti tornarono a parlare come se niente fosse avvenuto.

A Ryo, però, non sfuggì lo sguardo assente di Kaori che non sembrava più godersi la serata, persa nei suoi pensieri.

Dopo circa un’ora, essendo ormai notte inoltrata, i loro amici decisero di andarsene dandosi appuntamento al Cat’s eye per il pomeriggio seguente.

Kaori, rimasta sola con Ryo, ne approfittò per dirigersi in fretta verso la sua stanza.. Non aveva voglia di guardarlo, di parlarci, di affrontarlo.. Ma Ryo fu più veloce di lei…

“Kaori?” la chiamò.. “Tutto ok?”

La ragazza, indossando il suo più bel sorriso, non esitò a rispondere

“Certo Ryo.. Tutto bene.. Adesso vado a dormire… ancora buon Natale e.. Grazie di nuovo per il regalo” così dicendo fece per voltarsi, ma Ryo la fermò nuovamente

“Ma sei certa che il mio regalo ti sia piaciuto? Ho più o meno preso ispirazione dai pigiami che indossi di solito.. Non vorrei aver sbagliato qualcosa, forse la taglia?”

Kaori, cercando di non far trasparire in alcun modo i suoi reali pensieri e non volendo deludere il socio, si ritrovò nuovamente a rispondergli

“Ma no Ryo.. Va benissimo.. Anzi, ne approfitterò per indossarlo subito”

Detto questo corse in camera a prendere il pigiama, dirigendosi subito dopo in bagno.

Ryo, non convinto di fronte all’atteggiamento della socia, attese che uscisse.

Quando la ragazza varcó la porta del bagno, la notò avvolta in quel morbido pigiama evidentemente più grande di almeno due taglie e non poté che provare una immensa tenerezza. Avrebbe voluto abbracciarla all’istante.. Appoggiare il suo viso su quel morbido tessuto e stringerla forte a sé per non lasciarla andare mai più.

Le aveva comprato quel regalo pensando di allontanare così, ogni tipo di tentazione che sentiva crescergli dentro ogni qualvolta la vedeva girare per casa… ma quanto poteva sentirsi stupido?

Ormai erano anni che conosceva Kaori, erano anni che la vedeva indossare gli abiti più improponibili ed erano anni che sognava di strapparle di dosso qualsiasi cosa indossasse.

Anche vestita in quel modo così bizzarro, non poteva quindi che considerarla la donna più dolce, bella e desiderabile che avesse mai visto.

Ma un istante dopo, come ridestandosi dai suoi sogni ad occhi aperti, non poté fare a meno di maledirsi…

Era evidente che Kaori non fosse felice di quel regalo, che lo avesse indossato solo per farlo contento… non aveva azzeccato neanche la taglia… Possibile che con lei non ne facesse mai una giusta? Ma non ebbe il tempo per dirle nulla che la sentì mormorare..

“Oddio.. Quasi mi stavo dimenticando” e la vide correre in fretta verso la sua stanza per uscirne poco dopo

“Ecco Ryo… Questo è il mio regalo…” gli disse lei arrossendo e porgendogli un piccolo pacchetto.

“Scusa, mi ero un attimo persa fra i miei pensieri e mi stavo quasi scordando di dartelo.. non volevo farlo davanti agli altri.. Mi sarebbe sembrato scortese…”

Lo sweeper rimase basito a fissare quel piccolo pacchetto che Kaori gli stava porgendo trepidante…

“Dai su, aprilo..” lo incalzó lei

Ryo non poté fare a meno di ubbidire e rimase immobilizzato nel vederne il contenuto.

Era un piccolo quadro con una foto che ritraeva lui e Hideyuki. Ryo non si ricordava affatto di quella foto e, non riuscendo a proferire parola, alzò uno sguardo interrogativo verso di lei che capì all’istante cos’è che lo sweeper volesse chiederle…

“Come avrai capito è una vecchia foto… ve l’ho scattata io, pochi giorni dopo il nostro incontro… il nostro secondo incontro” sottolineó lei arrossendo

“Non ricordavo neanche di averla scattata… l’ho ritrovata circa un mese fa. Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere averla...in questa foto sembrate cosi complici, così uniti… l’ho ingrandita e incorniciata… così magari potrai appendere al muro della tua stanza qualcosa di diverso dai tuoi soliti poster sconci”

Ryo, a quella affermazione, sorrise… quanto poteva amarla quella ragazzina… anzi no… quella donna meravigliosa che in quegli anni gli aveva dannatamente sconvolto il corpo, la mente e l’anima… e quanto poteva sentirsi stupido nel non riuscire a confessarglielo a piene parole?

Un piccolo passo in quella radura lo aveva fatto.. Ma poi? Si era trincerato ancora una volta dietro le sue paure.. Riproponendosi giorno dopo giorno di fare qualcosa, un qualcosa che però, fino a quel momento, non aveva ancora avuto il coraggio di fare, lasciando Kaori, ancora una volta, ad aspettarlo con amore e dedizione.

“È un regalo bellissimo Kaori…” sussurrò lui profondamente colpito…

“Tu mi hai fatto questo e io invece…” le disse guardandola intensamente negli occhi trafitto dai sensi di colpa

“Ma no Ryo..Cosa dici? Io sono felice del tuo regalo”

“Non mentirmi... Lo so che non ti piace. L’ho capito… ho visto il tuo sguardo davanti ai nostri amici…sono un impiastro eh Kaori? Sbaglio sempre tutto… ”

“No Ryo.. Non era per quello che pensi tu.. Ma… non importa… sono felice del tuo regalo, davvero… è solo che...”

“È solo che..?” chiese lui incalzandola

“Non ha senso parlarne…davvero, è una sciocchezza… piuttosto sono contenta che il mio regalo ti piaccia…ma adesso è bene che vada a dormire perché è davvero molto tardi. Buonanotte Ryo”

Fece per dirigersi verso la sua stanza ma Ryo glielo impedì

“Kaori… per favore… parlami”

“Ryo...davvero… non importa, te l’ho detto, è una stupidaggine…”

“Ti prego Kaori…anche se credi che sia una stupidaggine, voglio che tu sia sincera con me”

La ragazza, in imbarazzo, cominciò ben presto a balbettare…

“È.. È.. Che… beh… i regali che hai fatto alle altre.. Ecco, io lo so che non sono proprio così femminile, ma sì, insomma…”

E come un lampo davanti agli occhi, in quell’istante Ryo capì..

Come poteva essere stato così cieco? L’aveva messa in imbarazzo davanti a tutti regalando alle amiche dei bellissimi completi intimi e a lei quel pigiama di due taglie più grande… era ovvio che pensasse che lui non la ritenesse al pari delle altre!

Del resto erano anni che continuava a ripeterglielo costantemente…

“Ma non importa Ryo… io lo so quello che pensi e… e… insomma, te l’ho detto.. È una stupidaggine” continuó lei

“Tu non sai affatto quello che penso io…” la interruppe lui con tono risoluto, lasciandola attonita

“La verità è che ti ho regalato quel pigiama perché…perché… perché sono uno stupido, ecco perché”

Kaori continuava a fissarlo interrogandolo silenziosamente sul significato di quelle parole, fino a che Ryo riprese a parlare… era quello il momento di giocarsi il tutto per tutto, il momento per andare finalmente avanti lasciandosi alle spalle tutti i dubbi e le incertezze. Erano passati due mesi da quella radura, non avrebbe dovuto e potuto sprecare un minuto di più.

“Tu Kaori non hai bisogno di… beh, ti ho regalato questo pigiama pensando che sarei stato… sì insomma, che sarei stato meno tentato da te, ecco…ma te l’ho detto… io sono uno stupido… e la verità è che… è che anche se indossassi un sacco di juta non smetterei mai di essere tentato da te…”

Kaori, a quelle parole, sentì le gambe indebolirsi…

Completamente ammutolita continuó a guardare Ryo dritto negli occhi, sperando che, quanto appena udito, non fosse solo un sogno…ma ci pensó lo sweeper, avvicinandosi lentamente a lei, a farle ben capire che quanto stava accadendo fosse reale…

Prendendole il viso tra le mani, avvicinò la sua fronte a quella di lei, continuando a guardarla dolcemente negli occhi….

“Tu sei bella come sei Kaori… tu… tu sei tu.. E io invece… io sono pazzo di te” le sussurrò lui sorridendo e sfiorandole lievemente le labbra con le sue...

A quel tocco la donna, completamente vinta dalle emozioni che sentiva crescere in lei, sussultó.

Tutto ciò che provava da anni, tutto quello che desiderava finalmente stava accadendo davanti ai suoi occhi. Il respiro caldo di Ryo che le sfiorava la pelle la fece sentire nel posto giusto al momento giusto e d’istinto lei chiuse gli occhi.

Lo sweeper non attese oltre e la baciò. Un contatto dolce, delicato ma che prometteva molto di più.

Una mano si spostò dietro, le circondò delicatamente la nuca e la spinse ancora di più verso la sua bocca.

Kaori, al sentire quella leggera pressione dischiuse le labbra, gemendo timidamente e Ryo ne approfittò per approfondire il contatto.

Il bacio diventò più deciso, passionale, lo sweeper le circondò la vita con un braccio e la strinse ancora di più contro di sé, dandole un assaggio di quanto fosse forte quel desiderio che lo stava consumando.

Kaori sentì la testa svuotarsi e istintivamente la buttò all’indietro, cercando di riprendere fiato.

“Sei bellissima Sugar…” mormorò lui, sfiorandole il collo con le dita.

La sua pelle morbida dello stesso colore della luna attualmente celata da quel maledetto pigiama, lo stava facendo impazzire.

Bramava di toccarla, assaggiarla, sentire cosa si provasse ad averla tra le braccia, sentirla gemere mentre lui le faceva toccare il Paradiso, ma non poteva correre troppo. Era la sua prima volta, non poteva essere rude o aggressivo, doveva procedere per gradi.

Si allontanò da lei quel tanto che bastava per prenderla per mano e la guardò.

Kaori gli rivolse uno sguardo stupito, al quale lui rispose subito sorridendo. La guidò nella sua camera, facendola sedere sul suo letto e le si avvicinò lentamente.

Kaori l’osservò sentendo il cuore in gola e come presa da un istinto incontrollabile, afferrò i lembi del suo pigiama stringendoli al petto.

Non era paura la sua, ma solo bramosia e incapacità di gestire il desiderio.

Lui le sorrise con dolcezza e si chinò per baciarla di nuovo. Un contatto dolce che bastò per far svanire la tensione di Kaori e che le permise di aprirsi al suo Ryo.

Con grande delicatezza, lei si allungò sul suo letto e lui le si stese sopra, non smettendo di baciarla.

Il desiderio iniziò a crescerle dentro, essere tra le braccia di Ryo era come essere in un sogno, ogni suo movimento era lento, perfetto e pieno di dolcezza.

Lo sweeper si perse in quelle sensazioni che stava provando, i loro corpi uniti in quell’abbraccio era qualcosa che non si poteva spiegare.

Con grande attenzione, le sue mani si spostarono verso il basso, avvolgendo tutto il corpo di Kaori e stringendolo contro di sé.

Il sesso eccitato di Ryo spingeva con forza contro l’addome della sweeper, che al sentirlo così duro, gemette senza rendersene conto.

Nell’udire quel mugolio, lui sorrise tra sé e sé e si preparò a toglierle il pigiama. Il tessuto pesante e fastidioso iniziò a fare resistenza, come a volerlo punire per quella sua stupida scelta e farlo pentire di aver fatto quell’acquisto così poco femminile.

Nel frattempo Kaori, presa da una febbre piena di desiderio, non riusciva a trattenersi e si muoveva sensualmente sotto di lui, peggiorando totalmente le cose.

Fu così che Ryo perse la pazienza e strappò la giacca del pigiama, usando mani e denti. Non poteva più resistere! Dopo anni interminabili di sacrifici, di punizioni mentali per aver osato anche solo immaginare qualcosa del genere, la voglia era troppa e non sarebbe stato uno stupido pigiama a fermarlo.

I bottoni saltarono via facilmente, lasciando lo spazio all’oggetto del suo desiderio, il seno morbido di Kaori.

Ryo non aspettò oltre, si tuffò su di lei, voglioso e affamato della sua pelle. Le baciò con dolcezza il collo, continuando ad accarezzarla con dolcezza e continuando ad esplorare quella pelle così morbida che stava diventando la sua droga.

Kaori si arcuò istintivamente verso di lui, permettendogli maggiore accesso a tutta se stessa, cosa che Ryo accolse con grande piacere, continuando il suo viaggio.

Percorse tutta la sua pelle, baciandola e leccandola con delicatezza, raggiungendo la valle dei seni e posandole un dolce bacio all’altezza del cuore.

“Tutto ciò che ho sempre desiderato è finalmente tra le mie braccia” disse lui lanciandole uno sguardo dolce.

“È sempre stato tuo… io sono sempre stata tua” Rispose Kaori accarezzandogli la guancia.

“Io sono sempre stato tuo” rispose lui baciandole il palmo della mano.

“Ryo… fai l’amore con me…” mormorò Kaori. Sembrava una preghiera disperata ma in realtà era la semplice richiesta d’amore di una donna all’uomo che amava.

“Sì, Sugar…non sai da quanto tempo lo desidero” rispose lui sorridendo.

Sotto lo sguardo curioso di Kaori, Ryo si spogliò, rimanendo completamente nudo davanti a lei e poi l’aiutó a fare lo stesso. Le si avvicinò con dolcezza, raggiungendola di nuovo sul letto e riprendendo a baciarla.

“Perdonami per averti fatto aspettare tanto… io voglio te Kaori, da sempre, solo te…” sussurrò lui con lo sguardo velato dal profondo desiderio che nutriva per lei.

Tutta la passione inespressa tra loro si scatenò in quel momento, Kaori si avventò sulle sue labbra con decisione, lo voleva come non mai e finalmente era libera di esprimersi senza freni. Lo strinse forte al petto e lo tempestò con tutti i baci che in quegli anni non aveva mai potuto dargli.

Ryo si gustò tutte le sue romantiche attenzioni ed esplorò di nuovo quel corpo perfetto, che per anni aveva tormentato tutte le sue notti.

Cercando di mantenere un minimo di controllo, la baciò con tutto l’ardore che possedeva e si gustò ogni gemito che proveniva dalla sua bocca. Quella donna lo stava facendo impazzire.

Con delicatezza le sfiorò il seno, gonfio e sensibile, per poi baciarlo con foga. Leccò la pelle morbida, mordendola leggermente per poi afferrare con le labbra le piccole roselline in sommità, gustandole con piacere.

Le morse con dolcezza e poi le leccò in un turbinio senza fine, elettricità pura percorse il corpo di Kaori che perse completamente la testa.

Continuando a riempirle il corpo di baci, la mano di Ryo si fece più ardita, sfiorando lievemente la sua intimità. La trovò calda, accogliente, il desiderio le scorreva liquido tra le gambe e lui non riuscì a trattenere un ruggito di approvazione.

Non poteva più aspettare, era troppo per lui.

Con grande attenzione si mise sopra di lei, posizionandosi proprio a contatto con il suo centro. Il respiro di Kaori iniziò ad accelerare non appena Ryo provó ad entrare dentro di lei lentamente.

A quel contatto così profondo, la sweeper si arcuò di nuovo verso di lui, rendendogli tutto molto più difficile. Sentirla muoversi sotto di lui, era una vera tortura, che gli rendeva molto faticoso riuscire a controllare i suoi movimenti.

Ryo avanzò con calma, permettendole di abituarsi a quelle nuove sensazioni e quando finalmente entrò del tutto in lei, ruggì con violenza non riuscendo più a trattenersi.

Si prese tutto il tempo del mondo per osservare le sue espressioni, cominciando a muoversi molto lentamente. Non ci volle molto tempo prima che Kaori rispondesse a quella danza, sincronizzandosi con lui. Ogni movimento, ogni spinta, la portava ad un punto più vicino al piacere che stava rincorrendo.

Si mossero insieme, seguendo l’una i movimenti dell’altro e intrecciando anima, corpo e cuori.

I loro respiri accelerarono ancora di più, i loro corpi si unirono in una cosa sola e le loro bocche si fusero in un unico respiro.

Raggiunsero l’apice nello stesso momento, uniti, stretti in un lungo abbraccio, con l’intento di non separarsi più.

Ryo si distese sul letto, facendola adagiare sul suo petto e ascoltando il suo respiro ritornare quasi del tutto regolare.

“Questo sì che è un bel regalo di Natale” disse lei scoppiando a ridere.

“Il migliore che potessi mai farti…” rispose lui scherzando tronfio, per poi scurirsi in volto al pensiero di ciò che era accaduto quella sera.

“Scusa Sugar, non volevo farti fare brutta figura con gli altri a causa del mio stupido regalo”

“Se non fosse successo… ora non saremmo qui, abbracciati e insieme… sono contenta che sia accaduto” rispose lei sorridendogli felice e, lanciando un’occhiata a quell’ammasso informe di tessuto che era il suo brutto regalo di Natale, sorrise imbarazzata.

“Il mio pigiama è da buttare…”

“Se è per questo, ho un regalo migliore.” E senza darle il tempo di rispondere si alzò, dirigendosi verso l’armadio.

Kaori apprezzò moltissimo la vista che il suo compagno le offrì del suo didietro, ma la sua espressione mutò quando lui le porse una grande scatola rettangolare.

“Che cos’è?” gli chiese incuriosita.

“Apri…”

Il cuore di Kaori ricominciò a battere all’impazzata, riconobbe il logo della casa di moda della sua amica Eriko e, una volta aperto, rimase senza fiato.

All’interno, trovò un completino intimo di pizzo nero, formato da reggiseno a balconcino di pizzo, slip neri dove il pizzo lasciava molto poco all’immaginazione, un reggicalze e delle calze nere.

“Ryo, è bellissimo… non riesco a credere che tu mi abbia comprato una cosa così bella.”

“In realtà, mi sono sentito in colpa subito dopo averlo preso, sapevo che se te l’avessi dato, non sarei stato in grado di resisterti e avrei ceduto alla tentazione… ma ora… il problema non c’è più, te l’ho detto…sono stato uno stupido perché anche con quei tuoi pigiamoni assurdi sei sempre stata una tentazione per me” Le disse guardandola con aria maliziosa.

Il cuore di Kaori perse un battito, quello sì che era un bel regalo di Natale, un regalo per una donna e a giudicare dall’espressione sul volto di Ryo, aveva tutta l’intenzione di provarlo subito.

“Vuoi che lo indossi?” gli domandò con un tono a metà tra l’imbarazzato e il malizioso.

Non si era ancora abituata a quel cambiamento di rapporto tra loro, ma qualcosa le diceva che non ci sarebbe voluto molto.

Cercando di non imbarazzarsi mentre lui la squadrava con attenzione, Kaori si vestì davanti a lui e poi si lasciò ammirare in tutta la sua bellezza.

“Ti piace quello che vedi?” gli domandò, lanciandogli un’occhiata piena di desiderio.

Ryo le lanciò uno sguardo infuocato e in un istante la prese tra le braccia, baciandola con passione.

“Oh sì che mi piace…” le disse a fior di labbra “…mi piace molto, ma non vedo l’ora di togliertelo. Sei pronta per il secondo round Sugar?”

“E come facciamo con il mio vecchio regalo?” gli domandò all’improvviso, cercando di stuzzicarlo ancora di più.

“Lo regaliamo a Kazue…”

“A Kazue???? Non è tipo da indossare una cosa del genere…”

“Non è per lei, è per Mick. Quando ci siamo salutati quel furbastro, accertandosi che Kazue non lo stesse guardando, mi ha sottratto l’abbonamento allo strip club... Si è ripreso il suo regalo di Natale e magari pensava anche che non me ne sarei accorto... Perciò credo che Kazue sarebbe molto felice di utilizzare questo pigiama come strumento di tortura” Disse lui sogghignando divertito.

A quel pensiero, Kaori scoppiò a ridere fragorosamente e Ryo ne approfittò per rubarle un bacio. L’afferrò per la vita, sfiorando con gusto il morbido tessuto degli slip e la spinse contro di sé.

“Bene Sugar… dov’eravamo rimasti?”

E detto questo la baciò, con amore, dolcezza, esprimendole tutto ciò che aveva nel cuore.

Fine.

   
 
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