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Autore: Angie_Dreyar    07/02/2021    2 recensioni
Laxus e Fried di Edolas giungono su Earthland e si scontrano con le loro controparti.
Dal testo:

-L’ho trovato così, deve essergli successo qualcosa perché…si comporta in modo strano- spiegò a quel punto il ragazzo che effettivamente non sapeva nemmeno da dove partire.
-Forse ha imparato la gentilezza- commentò Gajeel da un lato della stanza e Fried gli lanciò un’occhiataccia. Makarov osservò il nipote attentamente.
-Ei Laxus- lo chiamò e quello si voltò.
-Oh, buongiorno signore- disse lui. Fried si portò le mani ai capelli. Signore? Era suo nonno! Makarov lo guardò stupito.
-Sì, c’è decisamente qualcosa che non va-

[Idea di Soly Dea]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bixlow, Evergreen, Fried Justine, Fried/Laxus, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota: Eccoci con una nuova Fraxus, perché ovviamente non ne ho mai abbastanza. L’idea mi è stata data da Soly Dea, che tra l’altro ringrazio sia per le idee che mi propone sia per le bellissime recensioni che mi lascia. Buona lettura e grazie a tutte le persone che leggeranno e commenteranno.

Viaggio a Earthland

Sbadigliò stancamente, non aveva molta voglia di passare per la gilda quella mattina, era già una scocciatura solo pensare alle urla che avrebbe sentito non appena sarebbe entrato. Però era sempre meglio che starsene a casa da solo, anche se forse avrebbe potuto chiedere a Fried di fare un allenamento. Sì, era una buona idea ed era sicuro che il ragazzo ne sarebbe stato contento. Con quel pensiero Laxus uscì di casa e si incamminò lungo la strada, quando vide una lunga chioma verde e istintivamente si avvicinò al ragazzo. Stranamente quel giorno Fried aveva scelto di raccogliersi i capelli in una coda alta, un’acconciatura che per qualche motivo a Laxus piaceva. Corrugò la fronte quando vide il ragazzo afferrare un pacchetto di patatine dalla bancarella e allontanarsi senza pagare. Si avvicinò un po’ confuso.

-Ei- fece e il ragazzo si voltò. Laxus rimase per un attimo basito nel vedere Fried in vestiti così strani, così non da Fried e con così poca stoffa. Non aveva il suo cappotto lungo rosso, né la sua camicia bianca accollata. No, indossava soltanto una giacchetta rossa corta senza maniche, aperta sul davanti mostrando il petto e gli addominali. Si sforzò a non guardare troppo i muscoli dell’amico e alzò lo sguardo: i suoi capelli erano un po’ in disordine ora che poteva vederlo meglio. Il ragazzo sorrise furbamente.
-Oh finalmente sei arrivato, cazzo!- esclamò -Su, andiamo. Ho visto che c’è un negozio di armi più avanti, ho intenzione di rifornirmi- gli disse con un ghignetto divertito voltandosi. Laxus non sapeva se essere più perplesso per l’imprecazione -Fried non imprecava- o per il modo in cui si comportava. Era parecchio strano, molto meno rigido e molto più…scazzato. Il ragazzo però aveva cominciato a camminare tranquillo e aveva aperto il pacchetto di patatine cominciando a mangiarle. Laxus lo seguì giusto per capire che stesse succedendo all’amico e notò che passando davanti a un’altra bancarella prese delle noccioline senza farsi vedere.

-Ti mancano i soldi?- chiese un po’ confuso. Fried si voltò verso di lui e corrugò la fronte.
-Che cazzo di domanda è?- fece. Laxus inarcò un sopracciglio, non capendo perché il ragazzo stesse parlando in quel modo.
-Hai appena rubato- gli fece notare. Il ragazzo inarcò un sopracciglio.
-Sì, e quindi? Se posso, perché non farlo?- fece e poi si fermò davanti al negozio con un ghignetto sul volto -Ora arriva il bello- dichiarò ed entrò nel negozio. Laxus rimase fuori pensando che decisamente qualcosa non andava. Se ne sarebbe dovuto accorgere subito, ma era successo qualcosa a Fried. Fried assolutamente non avrebbe mai rubato, e soprattutto non lo avrebbe mai fatto con così tanta tranquillità.

 
***

Fried stava osservando attentamente gli indumenti, era andato lì per comprare una nuova camicia a Laxus dato che durante l’ultima missione l’aveva strappata e ora andava in giro con una vecchia. Sicuramente gli avrebbe fatto piacere, era talmente concentrato che non si accorse che qualcuno lo stava chiamando finché non fu abbastanza vicino. Si ritrovò circondato da due braccia possenti e quando si rese conto di chi quelle braccia erano si ritrovò ad arrossire violentemente.
-Finalmente ti ho trovato! Pensavo ti fosse successo qualcosa- gli disse Laxus. Fried alzò lo sguardo sull’amico tremendamente su di giri per essere tra le sue braccia. E Laxus aveva le guance leggermente arrossate, e gli stava sorridendo. Un sorriso fantastico! Fried avrebbe potuto sciogliersi.
-L…Laxus- disse cercando di darsi un contegno, ma era tra quelle braccia ed era talmente vicino a quel ragazzo che poteva sentire il suo profumo e…sarebbe svenuto. Il ragazzo sciolse l’abbraccio.
-So che non vuoi tornare indietro, ma Bickslow si arrabbierà. In ogni caso possiamo passare qua qualche ora, che stavi facendo?- chiese allegramente. Fried lo guardò confuso ancora con il cuore che batteva forte nel petto, non era riuscito nemmeno a capire tutto.
-Stavo…per comprarti una camicia…- fece un po’ stordito. Laxus sorrise.
-Per me? Non devi Fried, sei davvero un grande amico!- esclamò -Come mai sei vestito così? Non che tu non stia bene, ma sei un po’ diverso- gli disse inclinando la testa di lato e osservandolo insistentemente. Fried si sentì di nuovo avvampare sotto al suo sguardo.
-Io…sono…normale- fece. Quella era una conversazione abbastanza strana.
-Perfino con vestiti del genere stai bene, anche se ti preferisco nei tuoi soliti. Allora, volevi rubare una camicia?- chiese.
-Rubare?- fece Fried confuso. Più la conversazione andava avanti e più si rendeva conto che Laxus era strano. Già solo il fatto che parlasse così tanto e che fosse così allegro era sconvolgente.
-Sì, ovviamente. Sei il miglior truffatore del regno- gli disse -Prendimi pure quella che vuoi, sono sicuro che i tuoi gusti sono migliori dei miei- concluse. Fried ancora non capiva e corrugò la fronte.
-Non sono un truffatore…Laxus, sei sicuro di stare bene?- chiese.
-Alla grande! Sì, il viaggio mi ha un po’ stordito ma l’importante è che tu stia bene. Lo sai che se c’è qualcosa che non va basta che me lo dici. Non è che hai freddo e per questo ti sei comprato il cappotto? Se preferisci posso scaldarti io- gli disse. Fried avvampò. Scaldarlo…lui? Cercò di cacciare i pensieri anche se l’idea di passare il suo tempo a farsi scaldare da Laxus non gli dispiaceva affatto e riprese il controllo.
-Laxus, di che viaggio stai parlando?- sbottò a quel punto.
-Uh? Del viaggio che abbiamo fatto per arrivare fino a qua- rispose Laxus grattandosi la testa -Non ti ricordi più niente? Oddio, hai sbattuto la testa? Penso che dovremmo cercare un dottore- gli disse facendosi preoccupato.
-No, io…non ho sbattuto la testa!- ribatté subito Fried e uscì dal negozio rendendosi conto che stavano facendo un po’ troppo caos.

-Che viaggio?- gli richiese appena furono fuori.
-Sai, quello strano portale che volevi attraversare. E devo dire, è stata un’idea fantastica, come ovviamente tutte le tue idee. Qua la gente è simpatica, sai?-
-Quale portale?- chiese Fried.
-Fried…penso che tu abbia seriamente bisogno di un medico…- mormorò Laxus. Fried prese un profondo respiro, era evidente che quello non fosse Laxus. Non poteva esserlo. Forse qualcuno gli aveva dato una strana pozione, forse una di quelle di Juvia. Però parlava di un viaggio, ma che viaggio?
-Andiamo in gilda, qualcuno ci aiuterà- gli disse.
-Gilda?- domandò Laxus -Vuoi dire che ci sono gilde di maghi anche qua?-
-Sì- fece Fried sospirando esausto. Laxus gli passò una mano attorno alle spalle e cominciò a parlare.
-In che gilda vuoi andare? Conosci qualcuno? O forse vuoi solo rubare i loro segreti, sarebbe veramente uno spasso- parlava e parlava. Continuava a parlare allegramente e più Fried sentiva la sua voce più credeva che qualcosa di grave gli fosse successo, perché Laxus non avrebbe mai parlato per così tanto tempo.

Finalmente arrivarono alla gilda e quando entrarono Natsu subito corse verso di loro.
-Laxus, combattiamo!- esclamò con un pugno pronto, lo colpì in pieno petto e Laxus cadde a terra all’istante. Fried si voltò atterrito verso i due ragazzi con Natsu un po’ confuso.
-Oi amico, ci sei andato pesante- commentò il biondo.
-Che ti salta in mente ad attaccare così Laxus?- sbottò Fried pur sapendo che era colpa sua a non averlo fermato prima, puntò la spada su Natsu. Dopo la scena in cui Laxus era caduto a terra tutti si erano voltati sorpresi e perfino lo stesso Natsu osservava Laxus un po’ confuso. Il biondo si alzò sorridendo.
-Tranquillo, non è niente di grave. Ei, per essere basso sei piuttosto forte, com’è che ti chiami?- chiese sorridendo a Natsu, la cui espressione si faceva sempre più confusa.
-Io…che sta succedendo?- chiese il Dragon Slayer.
-Non lo so, ma attaccalo ancora una volta e ti taglio la testa- gli sibilò addosso Fried, per poi afferrare il polso del biondo e trascinarlo vicino a Mirajane e il Master.
-Ciao Laxus- disse la barista un po’ incerta.
-Ci conosciamo?- chiese quello -Bhe, in ogni caso ciao anche a te- le disse sorridente. La barista fece ribaltare il bicchiere che aveva in mano rovesciando il contenuto e il biondo prese subito il bicchiere. -Lascia che ti aiuti, o spanderà tutto per terra- le disse. Mirajane lo guardò sconvolta e poi spostò lo sguardo su Fried.
-L’ho trovato così, deve essergli successo qualcosa perché…si comporta in modo strano- spiegò a quel punto il ragazzo che effettivamente non sapeva nemmeno da dove partire.
-Forse ha imparato la gentilezza- commentò Gajeel da un lato della stanza e Fried gli lanciò un’occhiataccia. Makarov osservò il nipote attentamente.
-Ei Laxus- lo chiamò e quello si voltò.
-Oh, buongiorno signore- disse lui. Fried si portò le mani ai capelli. Signore? Era suo nonno! Makarov lo guardò stupito.
-Sì, c’è decisamente qualcosa che non va- disse a quel punto, più sorpreso dalla sua gentilezza che dal fatto che non lo riconoscesse.
-Posso aiutare in qualche modo? Fried, tu conosci davvero tutte queste persone? Bhe, in ogni caso se sono amici tuoi sono anche amici miei- fece e Fried prese un profondo respiro perché davvero non riusciva a trovare una spiegazione razionale.

-Che è successo?- chiese Evergreen avvicinandosi e il biondo si illuminò in volto.
-Ever!- esclamò e la stritolò in un abbraccio. La ragazza arrossì lievemente e rimase abbastanza sorpresa.
-Ehm…Laxus?- chiese confusa.
-Quindi anche tu sei qua! Non pensavo che proprio tu ci avresti seguito, allora hai tirato fuori le palle eh?- fece scherzoso e la ragazza lo guardò basita.
-Si può sapere che ti prende?- chiese Bickslow e Laxus lo guardò un po’ confuso.
-Vediamo se ti riconosce se ti togli l’elmo- disse Fried e il mago Seith obbedì. Quando lo fece Laxus sgranò gli occhi.
-Anche tu qua? Ehi, prima che te la prendi con Fried, ti posso assicurare che non è colpa sua, l’idea è stata mia, e lui è stato così gentile da accompagnarmi, non è vero Fried?- fece. Fried non rispose e Laxus si voltò di nuovo verso Bickslow squadrandolo. -Perché indossi quei vestiti ridicoli?- chiese poi.
-Sta veramente male- fece Bickslow.
-Colpa di cosa?- chiese Fried a Laxus invece, volendo capire di più.
-Bhe, di aver voluto attraversare il portale. Ragazzi, siete tutti strani- borbottò Laxus.
-Ok, ripetimi quello che è successo, dall’inizio alla fine e non tralasciare niente- gli disse Fried. Laxus annuì.
-Certo Fried, allora…tu ti stavi annoiando a causa delle troppe regole di Bickslow, che in effetti alla lunga sono davvero fastidiose. Così hai deciso di uscire e iniziare una nuova avventura e ci siamo imbattuti in questo strano portale, lo abbiamo attraversato ed eccoci qua!- esclamò -E devo dire, come tutte le tue idee, questo è semplicemente fantastico!- esclamò. I ragazzi rimasero in silenzio finché Lucy non decise di parlare.

-Non è che viene da Edolas?- Laxus si voltò.
-Certo, come si chiama questo posto invece?- domandò. Fried lo guardò sconvolto, quindi quello non era il vero Laxus, ora si spiegava tutto.
-Siamo a Earthland, è un mondo parallelo- gli spiegò la ragazza. Lucy spiegò anche come c’erano versioni di ognuno di loro in entrambi i mondi che differivano per qualche caratteristica. Laxus ascoltò tutto in silenzio e quando lei finì di dire tutto ciò che serviva sapere si voltò sconvolto verso Fried.
-Quindi tu non sei il vero Fried?- chiese.
-No-
-Ecco perché eri così strano…sentite, devo trovare il vero Fried, potrebbe essere in pericolo, non me lo perdonerei mai- disse preoccupato impallidendo.
-Ti aiuteremo a cercarlo- acconsentì il mago delle rune a cui in ogni caso non piaceva vedere Laxus così nervoso, non importava di che versione si trattasse.
-Perché non teniamo questo Laxus con noi? È molto più simpatico- fece Gajeel ghignando e Fried gli lanciò un’occhiataccia.
-Sono d’accordo con lui, potrebbe almeno imparare un po’ di gentilezza- fece il Master. Fried incrociò le braccia, pensando che il vero Laxus era sicuramente meglio di quella versione. Lo osservò dalla testa ai piedi e concluse che sì, anche se era una copia piuttosto attraente il vero Laxus gli dava cento a zero.

 
***

Laxus lo osservò scuro in volto. Non capiva che cazzo avesse Fried, ma lo stava innervosendo parecchio. Se inizialmente aveva pensato che fosse sexy in quei vestiti ora ne aveva decisamente abbastanza. Non solo lo aveva trascinato nelle sue strambe idee rubando in diversi negozi e scappando quando erano stati beccati, ma ora pure dichiarava che fosse una cosa normalissima. Il ragazzo era seduto con la schiena poggiata al tronco di un albero e lo guardava con un cipiglio alzato e con aria di sfida.
-Io faccio quel cazzo che mi pare, chiaro?- sbottò irritato.
-Se vuoi rubare fallo pure ma non mettermi in mezzo- ringhiò Laxus.
-Si può sapere che ti prende? Da quando sei così scontroso?- sbottò Fried. Laxus lo fissò serio in volto. Da quando lui era così insopportabile piuttosto! -Senti, ho bisogno veramente di rilassarmi, non è che mi fai un massaggio?-
-Io?- chiese Laxus allibito. Che diavolo, che cazzo aveva Fried che non andava?
-Sì, chi altri sennò. Forse passare per quel portale ti ha fatto male- fece pensieroso il ragazzo dai capelli verdi -Bhe, suppongo di dover badare a te, anche se…che coglioni, volevo solo divertirmi un po’- fece. Laxus lo fissava senza capire, finché non sentì delle voci poco lontane e corrugò leggermente la fronte rendendosi conto di chi fosse.

-Seguimi- gli ordinò, aveva come l’impressione che stesse accadendo qualcosa di strano.
-Da quando pensi di darmi ordini?- sbottò Fried. Laxus avrebbe voluto sgozzarlo e se non lo faceva era solo perché era Fried. Nervoso si avviò lungo il sentiero del bosco fino ad arrivare a dove sentiva le voci. Quando arrivò però si fermò ancora più allibito. C’era Fried e c’era un altro sé stesso. Che cazzo stava succedendo? Il falso Laxus si illuminò in volto e corse loro incontro abbracciando il falso Fried.
-Fried! Ero così preoccupato per te! Stai bene, vero? Non ti sei fatto niente, no?- chiese tutto preoccupato.
-Laxus? Ma…che sta succedendo?- chiese confuso il falso Fried. Il biondo sorrise e si voltò verso Laxus. -E tu sei la mia versione, mi somigli parecchio in effetti- disse allegramente. Laxus lo fissò sconvolto senza riuscire a spiccicare parola. -Molto piacere, sono Laxus, in effetti dovresti già saperlo- ridacchiò quello -Oh Fried, ti spiego subito. Praticamente siamo finiti a Earthland, un mondo parallelo dove ci sono altre versioni di noi stessi- gli disse. A quel punto anche il vero Fried fu loro vicino e spiegò meglio tutto quanto a tutti. Laxus fu sollevato a vedere il vero Fried, perché la sua copia lo aveva fatto dannare.

-Dovete tornare a Edolas- disse Fried.
-Io voglio passare un po’ di tempo qua, questo mondo è figo- disse Edo-Fried -E tu, perché cazzo ti vesti in modo così ridicolo?- fece poi. Fried inarcò un sopracciglio.
-Tu piuttosto, vedi di darti un contegno- gli ringhiò addosso e senza nemmeno accorgersene Edo-Fried gli sfilò la spada dalla cintura.
-Figa questa, se la rivendo ci guadagno un sacco!- esclamò. Gli occhi di Fried scintillarono.
-Ridammela subito, non è tua- gli sibilò addosso.
-Eiei, calmo. Non minacciare Fried, in fin dei conti siete la stessa persona- intervenne Edo-Laxus.
-Quella è mia!- esclamò Fried.
-Sì bhe, ora è sua- disse Edo-Laxus tranquillo -Se te la sei fatta sfilare così facilmente la colpa è tua-
-Tutto questo è assurdo!- sbottò Fried -Ti ha mai detto qualcuno che rubare è sbagliato?- ringhiò addosso alla sua versione di Edolas, che ghignò divertito.
-È divertente, ma se ci tieni tanto tienila, in fin dei conti guarda che bel gruzzolo ho preso- disse Edo-Fried mostrando un sacchetto pieno di monete a Edo-Laxus, che sorrise.
-Sei sempre il migliore-
Fried si riprese la spada e se la sistemò alla cintura un po’ nervoso, quella sua versione gli dava già sui nervi. Un ladro! La sua versione su Edolas era un ladro! Non poteva esserci cosa peggiore. E oltretutto, si vestiva come uno scappato di casa e non era nemmeno in grado di curarsi i capelli, se qualcuno lo avesse confuso con lui sarebbe stato terribile. Laxus era altrettanto stupito a osservare la sua copia ridere e scherzare come se ci fosse qualcosa per cui essere allegri, lì c’era da disperarsi, sul serio.

-Dopo un viaggio così stressante penso tu abbia bisogno di un massaggio- disse Edo-Laxus ed Edo-Fried sorrise lievemente.
-Sì, non è una cattiva idea, ho visto che ci sono delle terme in città. Andiamo- decise.
-Certo!- esclamò Edo-Laxus poggiando il braccio sulle spalle del ragazzo dai capelli verdi e i due cominciarono a chiacchierare tra di loro. Fried e Laxus li osservarono per un po’ allibiti, per poi decidersi a seguirli prima che facessero altri danni. Per tutto il tempo Laxus non poté fare a meno di notare come la sua controparte fosse eccessivamente estroversa, parlava di continuo e soprattutto, continuava a complimentarsi con il suo amico per cose assurde. Diamine, gli aveva pure detto che i suoi capelli erano meglio del solito. Non che non fossero belli, ma erano decisamente disordinati e un po’ arruffati, il vero Fried era senza dubbio meglio di quel piccoletto arrogante. In ogni caso rimase in silenzio finché non raggiunsero le terme.

Una volta che furono lì sentì Fried borbottare nervoso.
-Stava per entrare senza pagare, ma una regola non la può rispettare?- sbottò irritato -E ha fatto pagare a me!-esclamò. Laxus non riuscì a trattenere un sorrisetto a vederlo così.
-Non ti sta molto simpatico, no?- chiese.
-Affatto, è un ladro, dovrebbe marcire in prigione- ringhiò Fried lanciando un’occhiata ai due abitanti di Edolas.
-Bhe, neanche a me piace molto la mia versione di Edolas- commentò Laxus osservando a sua volta il biondo che, palesemente, stava guardando Edo-Fried spogliarsi e si era offerto a tenergli i vestiti, poteva almeno essere più discreto, e che cazzo aveva tanto da sorridere?
-In effetti non ti somiglia affatto- disse Fried seppur un po’ rosso in volto a vedere non uno, ma ben due Laxus fantastici accanto a lui! Meglio se non ci pensava.

I ragazzi entrarono alle terme mentre Fried chiariva ai due abitanti di Edolas che dopo quella pausa sarebbero tornati nel loro mondo.
-Rilassati- fece Edo-Fried -Veramente, sei così stressante- disse. Fried lo guardò con gli occhi scintillanti dalla rabbia, quel tipo era stressante! Edo-Laxus si posizionò dietro il suo amico.
-Inizio col massaggio- lo avvisò.
-Oh grazie- fece l’altro chiudendo gli occhi -Questa sì che è vita- fece mentre l’amico cominciava a passargli le mani sulle spalle. Fried li guardò per un po’ allibito, perché gli faceva strano vedere che fosse Laxus a fare un massaggio alla sua versione. Non era mai successo lì, forse doveva imparare delle tecniche da quella sua copia. Che assurdità, è solo un ladro arrogante, pensò irritato. E pure piuttosto fortunato, ad avere un ragazzo come Laxus che gli massaggiava le spalle. Avrebbe dovuto dargli un po’ di importanza, non trascinarlo nei suoi guai. Quella sua versione gli stava sempre più antipatica man mano che passava il tempo e li fissò contrito.
-Sai, dovresti anche tu fare un massaggio a Fried dato com’è nervoso- fece Edo-Laxus dopo un po’ alla sua versione di Earthland, che inarcò un sopracciglio. Non aveva cazzi di fare un massaggio, e certo non lo avrebbe fatto dove chiunque poteva vederlo.
-Non rompere- grugnì.
-Eppure anche Fried di Earthland non è male, scommetto che è il miglior mago della gilda- continuò Edo-Laxus squadrando interamente il corpo del ragazzo e Fried arrossì violentemente.
-Non dire sciocchezze, è Laxus il mago più forte- sbottò nervoso e imbarazzato, perché anche se quello non era il vero Laxus ci assomigliava parecchio e avrebbe voluto essere al posto di quel ladro.
-E non confrontarmi con lui, non ci somigliamo per niente- intervenne Edo-Fried -Guardalo cazzo, probabilmente è uno di quei signorini perfettini noiosissimi-
-Sempre meglio che un ladro- sibilò Fried in risposta.
-Sono un signor ladro, il migliore, tra l’altro- precisò Edo-Fried e inclinò la testa di lato lanciando un’occhiata a Laxus ma distogliendo subito dopo lo sguardo.
-In ogni caso entrambi le versioni di Fried sono belle, ovviamente non mi aspettavo altro. Fried sarebbe grandioso ovunque- riprese a parlare Edo-Laxus, che evidentemente aveva una parlantina continua. Fried arrossì di nuovo a quelle parole, com’era possibile che quella sua copia fosse così idiota da non accorgersi chi aveva a fianco? Stupido idiota, ha uno schianto del genere che gli fa un massaggio e guarda come lo tratta, pensò irritato.
-Comunque Earthland mi piace, anche se penso di preferire Edolas. Bickslow è un po’ strano qua, ma anche Evergreen- continuava a parlare il biondo.
-Come sono loro a Edolas?- chiese Fried, che trovava Edo-Laxus sicuramente più amichevole di Edo-Fried. Il fatto che avesse lo stesso corpo del biondo ovviamente aiutava.
-Evergreen è un amore di ragazza, la più affettuosa che io abbia mai conosciuto, è una nostra cara amica- disse e Fried provò a immaginarsi una Evergreen amorevole ma niente, non ci riusciva proprio. -Mentre Bickslow…-
-È semplicemente una rottura di coglioni- sbottò Edo-Fried -Noiosissimo, solo lavoro e regole. Mai un attimo di divertimento- disse. Fried inarcò un sopracciglio, quella versione era forse ancora più assurda di quella dell’amica.
-Anche lui è un nostro caro amico- disse Edo-Laxus sorridendo e poi si chinò sul proprio amico -Ti lavo i capelli, va bene?- il ragazzo annuì e il biondo cominciò a passare lo shampoo massaggiando la testa del ragazzo che sorrise leggermente godendo sotto i suoi tocchi. Assurdo, assurdo, continuava a pensare Fried. Gli stava lavando i capelli e quello nemmeno ringraziava. Se solo Laxus avesse passato le sue mani così su di lui…
-Quindi qua hanno tutti carattere opposto?- chiese Edo-Laxus.
-Più o meno- disse Fried -Non sono mai stato a Edolas, me lo hanno solo raccontato- Edo-Laxus annuì e continuò a parlare raccontando di varie vicende, mentre passava dal lavare i capelli a Fried, a lavargli la schiena, per poi raccogliergli i capelli in una coda alta molto più ordinata di quella che aveva avuto prima. Lo tratta come fosse un tesoro, e quello non se ne accorge, pensò sempre più irritato Fried. Il pomeriggio per fortuna passò ed Edo-Fried decise che voleva andare in gilda a conoscere questi Bickslow ed Evergreen.

-Assolutamente no, si va a casa- sbottò Fried.
-Ma perché devi rompere i coglioni? E che fastidio ti diamo a stare qui?- sbottò Edo-Fried. Laxus di Edolas passò i vestiti al proprio amico.
-Eddai, non essere così scorbutico, in fin dei conti ci ha offerto un pomeriggio alle terme- gli disse. In ogni caso i quattro ragazzi si avviarono verso la gilda. Laxus stava in silenzio mentre osservava le vicende senza intervenire troppo, tutta quella situazione lo confondeva e la sua versione di Edolas a forza di parlare gli aveva fatto venire un mal di testa tremendo. Oltre al fatto che continuava a trattare Fried come se fosse un re accontentandolo in ogni cosa che faceva ed elogiandolo per ogni più piccola stronzata. Ora, Laxus avrebbe capito se qualcuno avesse trattato il vero Fried in quel modo, ma quel ladruncolo non meritava certo quelle attenzioni, nonostante avesse il suo fascino. In ogni caso li trovava entrambi insopportabili e sperava che tornassero in fretta nel loro mondo. Vedere che la sua versione era così estroversa e docile lo metteva a disagio.

Fecero un veloce salto in gilda e mentre Edo-Fried rubacchiava un po’ tutto in giro cercando di non farsi vedere nonostante avesse il Fried di Earthland alle calcagna, Laxus li fissò stranito. Lanciò un’occhiata alla propria versione di Edolas, che invece chiacchierava allegramente con tutti, come se fosse un amico di vecchia data. Era lì da solo un giorno e aveva parlato più di quanto avesse fatto lui stesso in tutti quegli anni.
-Questo Laxus è molto più simpatico!- esclamò Natsu a un certo punto e il biondo lo ignorò, grugnendo nervoso. Diamine, voleva solo se ne andassero in fretta.
-Quella birra la devi pagare- sibilò Fried alla sua versione di Edolas, che ghignava divertito e menefreghista, ma Edo-Laxus gli si avvicinò.
-Pago io per lui- si offrì e il mago delle rune li fissò irritato ma non disse nulla. Laxus davvero non poteva fare altro che guardare, quella situazione era semplicemente assurda, perché si comportava in quel modo? Fried non aveva certo bisogno di tutte quelle attenzioni. Seccato uscì dalla gilda. Non fece due passi che si ritrovò Edo-Laxus dietro di sé che gli batté una mano sulla spalla, si prendeva troppe confidenze per i suoi gusti.

-Che vuoi?- sbottò.
-Amico, siamo la stessa persona, dovremmo andare d’accordo- gli disse.
-Non siamo amici- fu la secca risposta -E non rompere- quello per fortuna capì e tolse la mano di dosso.
-Volevo solo chiederti come fai a stare così lontano da Fried, è così uno schianto che non posso davvero tenere le mani a posto- fece ridacchiando e arrossendo appena. Laxus lo guardò per un attimo basito.
-È mio amico, perché mai dovrei toccarlo- ringhiò innervosendosi.
-Quindi non ti piace davvero?- chiese Edo-Laxus dubbioso.
-Non sono affari tuoi- ringhiò il biondo.
-Ei rilassati, stiamo solo parlando da amici. Sai, penso che i due Fried siano abbastanza simili, ovviamente quello di Edolas è molto meglio, ma anche quello di Earthland ha il suo fascino. Sai, sono convinto che siamo anime gemelle sia qua che là-
-Levati dal cazzo- non voleva sentirlo parlare, men che meno di quelle assurdità. Primo, Fried era decisamente meglio a Earthland, piuttosto che quel ladruncolo arrogante -anche se forse Fried avrebbe potuto prendere ispirazione dallo stile della sua controparte, quella giacchetta che mostrava ogni suo muscolo non era niente male- secondo, anime gemelle? Ma di che cazzo parlava quel tipo? Non poteva davvero essere lui.
-Non fare lo scontroso ora, in fin dei conti siamo la stessa persona. Penso che dovresti dare più attenzione a Fried, è così un bravo ragazzo. Anche se, detto tra noi due, preferisco il suo lato cattivo- gli disse. Laxus ringraziò il cielo quando vide i due Fried uscire mentre discutevano tra di loro, perlomeno il vero Fried era riuscito a convincere la propria versione a levarsi dalle palle e a tornare nel suo mondo. Laxus si ritrovò ad accompagnarli senza nemmeno sapere perché lo faceva.

Laxus per tutto il tragitto pensò a ciò che gli aveva detto la sua versione, in fin dei conti non aveva tutti i torti, Fried davvero meritava più attenzione da parte sua e forse, sotto sotto, gli piaceva stare accanto a lui. Quando finalmente arrivarono al portale e i due ragazzi passarono oltre tirò un sospiro di sollievo. Forse poteva chiedere a Fried di venire a cena da lui, con la scusa che non aveva voglia di cucinare. Sì, sarebbe andata bene. Stava per parlare ma il ragazzo imprecò e per un attimo Laxus temette che quella fosse la sua versione di Edolas. Ma no, per fortuna era il suo Fried.
-Quel maledetto ladro! Mi ha rubato tutte le monete!- sbottò adirato controllandosi le tasche del cappotto -Io lo ammazzo!- esclamò e fece per entrare nel portale ma Laxus lo afferrò per il polso prima che potesse farlo.
-Andiamo a casa- gli disse seccato, non voleva davvero fare un viaggio su Edolas. Fried osservò il portale furioso ma seguì il ragazzo seppur borbottando tra sé e sé insulti verso la sua controparte.

 
***

-Guarda un po’ che riccone che era- sghignazzò Fried osservando le monete, mentre Laxus avanzava accanto a lui con un sorriso sulle labbra mentre passava una mano sulla sua schiena. Rientrarono a casa e notarono che Evergreen stava singhiozzando davanti allo specchio. Non appena li vide saltò addosso a loro salutandoli affettuosamente e i due ragazzi ricambiarono.
-Bickslow è parecchio arrabbiato- li avvisò. Laxus passò una mano sulla testa della ragazza.
-Che succede, Ever?- le chiese.
-Nulla, è che oggi mi sento davvero brutta- borbottò lei tristemente e Laxus le sorrise dolcemente.
-Sei la ragazza più bella del mondo- la tranquillizzò e lei si rianimò sorridendo leggermente mentre Fried gli lanciava un’occhiataccia. Bickslow entrò in quel momento vestito di tutto punto con un completo elegante e i capelli laccati ordinatamente all’indietro.
-Si può sapere dove eravate finiti? Tu! Le conosci le regole!- esclamò. Fried alzò gli occhi al cielo ma Laxus si mise davanti a lui già pronto a difenderlo.
-Non prendertela con Fried, non centra nulla-
-E tu non difenderlo sempre- sbottò Bickslow.
-Non lo sto difendendo, davvero, è stata una mia idea e Fried è stato talmente buono da accontentarmi-
-Era il suo turno di preparare la cena-
-Stai tranquillo, faccio io al posto suo- disse Laxus tranquillo. Mentre i due discutevano Fried si sedette comodamente sul divano rigirandosi le monete tra le dita e ripensando alle parole che Fried di Earthland gli aveva detto prima di andarsene “Laxus è un tuo caro amico e tu lo tratti male, vedi di dargli il rispetto che si merita”. Lanciò un’occhiata al biondo che lo stava difendendo e sorrise. Non era affatto vero che lo trattava male ma su una cosa quella sua versione fastidiosa aveva ragione: Laxus era decisamente uno schianto.
 



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Nota: Allora, ecco come me li immagino io, Fried scazzato e trasgressore delle regole, Laxus una persona amichevole e gentile con tutti (ma soprattutto con Fried). Evergreen molto più affettuosa e insicura, mentre Bickslow molto ordinato e ligio alle regole. Non avendo incontrato i Raijinshuu di Edolas nell’anime non li ho inseriti a far parte della gilda di Fairy Tail, perciò ho considerato che nessuno di loro conoscesse nessuna persona della gilda.
Grazie a tutti per essere arrivati fino a qui!
Angie
   
 
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