La suprema felicità della vita
è essere amati per quello che si è
o meglio essere amati
a dispetto di quello che si è
(Victor Hugo)
Era un freddo pomeriggio di febbraio. Il cielo era coperto da nubi cariche di pioggia. Da un momento all'altro sarebbe scoppiato il temporale.
Ryo era seduto pensieroso sul davanzale della finestra. Osservava il quartiere dall'alto aspettando qualcosa o qualcuno. In una mano teneva un bicchiere di whisky, l'altra teneva la testa appoggiata e tra le dita una sigaretta. Il fumo si levava in alto e andava consumandosi lentamente così come i pensieri dell'uomo.
Pensava, Ryo, a molte cose. Solo l'ultimo anno era stato ricco di avventure ed emozioni. L'arrivo di Mick, il suo innamorarsi di Kaori, la sfida con Kaibara e infine quella con il generale Croiz. Nel mezzo c'erano state le sue goffe dichiarazioni d'amore, un bacio filtrato e il matrimonio di lucciolone con la bella Miki.
Ryo sospirò profondamente. Se ripensava al matrimonio il suo cuore perdeva un battito. Ricordava Kaori vestita da sposa. Era bellissima. Ricordava il coraggio dimostrato dalla donna nel momento di maggior pericolo. Sarebbe morta per lui.
Un sorriso dimesso increspò le labbra dello sweeper.
"Ah Kaori...
Se io non avessi te
Forse mi arrenderei
Si, mi arrenderei a sopravvivere in questo mondo a cui appartiene la mia anima marcia.
Sono un assassino. Uno dei peggiori.
Eppure...
Tu sei la prima che
Fa una viaggio dentro me
E poi non molla mai
Già… non hai mollato neanche davanti ai miei insulti. Hai voluto conoscere e capire il vero Ryo. Quando neanch'io so di preciso chi sono. Mi guardo attraverso gli occhi degli altri e vedo di tutto; dal buon alleato, fedele amico, professionista, al buontempone, pervertito al sexy toy. Tuttavia se mi specchio nei tuoi occhi vedo solo un uomo. Un uomo con un disperato bisogno di amore.
Se io non avessi te, che alternative avrei
Qualcuno ha detto già che non funzionerà
L'alternativa a te è sopravvivere. Con te io vivo. Con te ho voglia di vivere. Ho voglia di amare.
Mio padre mi ha inculcato che amare è un segno di debolezza. E come dargli torto… quando sei in pericolo divento un dilettante.
Ma io non cambio idea e do retta solo a me
Scelgo e riscelgo te
Si, Kaori scelgo di averti come compagna di lavoro e di vita. Non sei la mia debolezza, al contrario sei la mia forza.
Persino Falcon l'ha capito. Contrario a qualsiasi legame, ha infine ceduto.
Persino Mick ha capito che l'amore non è un semplice gioco di seduzione.
Sai che amarti non è mai abbastanza
È che tu sei tutto quello che mi manca “
Mentre Ryo pensava a queste cose, fuori aveva cominciato a tempestare. La pioggia batteva sui vetri. Aspirò una boccata dalla sigaretta. Un altro sospiro.
Un peso sulla spalla lo distolse dalle sue riflessioni. Kaori si era avvicinata silenziosamente al suo partner. Raramente lo vedeva così perso nei suoi pensieri. Le parve strano. Non c'erano pericoli imminenti.
Ryo la guardava nel riflesso della finestra. Era bellissima. I loro sguardi erano incatenati l'uno all'altro. Avrebbe voluto confidarsi. Avrebbe voluto essere sincero nei suoi sentimenti. Essere sincero con lei. Un altro sospiro.
Infine Ryo, preso coraggio, cominciò a dirle:
“Dimmi un po', dimmi cos'altro c'è
Se io non avessi te
Se io non avessi te, forse vivrei a metà
E un uomo chiuso in sé, vegeta e non lo sa
E se non dai non hai e ti convinci poi
Che solo non ce la fai “
Kaori sgranò gli occhi. Non era da Ryo fare queste confessioni. Di solito era molto più criptico.
"Ryo… cosa stai cercando di dirmi?" chiese arrossendo.
Ryo si girò per guardarla dritta negli occhi.
Ormai, dopo mille pensieri, mille paranoie, mille filippiche, non poteva più nascondersi. Lui, l'uomo dai mille volti, era innamorato di una donna. E non una qualsiasi. L'unica che silenziosamente, ma neanche troppo, gli stava accanto senza chiedere e pretendere, se non solo quello di amare ed essere amata. Non chiedeva di avere al suo fianco lo spietato killer o il bel tenebroso, ma semplicemente Ryo.
Le accarezzò la guancia, le sorrise e quasi cautamente le porse un bacio a fior di labbra.
Sai che amarti non è mai abbastanza
È che tu sei tutto quello che mi manca
E così, come una scheggia, te
Sei entrata dentro me, dentro me
Se io non avessi te
Kaori era diventata color peperone. Inghiottì a vuoto emozionata.
Sai che amarti non è mai abbastanza
È che tu sei tutto quello che mi manca
E ricambiò quel casto bacio timidamente.
Lui sorrise, appoggiò la fronte su quella della socia. Ormai il grande passo era stato fatto.
Tuttavia Kaori nella sua infinita insicurezza, balbettando un pò, chiese "E adesso?"
E lui rispose " E adesso…
Ed andiamo avanti soli o in mezzo a tanti
Sempre accelerando, sempre fino in fondo
Finché vuoi
E così in un freddo pomeriggio di febbraio, le due metà di un cuore si ritrovarono e si unirono. Senza se e senza ma, solo con la voglia di stare insieme fino a quando avrebbero voluto e potuto.
Loro, nel bene e nel male, sarebbero sempre stati una coppia, di amici, di fratelli, di colleghi, di amanti e chissà che cosa avrebbe riservato il futuro.
BUON SAN VALENTINO A VOI, ETERNE INNAMORATE DELL’AMORE