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Autore: klausaeba    21/02/2021    12 recensioni
Che succede quando fai un sogno su Ryo e Kaori e lo racconti alle amiche? Succede che ti dicono "scrivici una fan fiction!" e questo è il risultato 😅
Ovviamente la dedico a tutte loro, non faccio nomi ma "loro" sanno a chi mi riferisco.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Kaori scese velocemente i gradini che dal loro appartamento portavano in strada, Ryo dietro di lei cercava di raggiungerla mentre tentava di infilarsi il giubbino scendendo le scale

“Kaori aspettami! Non correre!”

Avevano litigato, di nuovo, sempre per lo stesso motivo.

Lei camminava a passo spedito, non era solo per la fretta, ce l’aveva con lui, era chiaro e quello era un modo per mettere un po’di distanza tra loro e per non continuare la discussione. Era stanca e frustrata di affrontare quell’argomento con lui, ci soffriva ogni volta e sapeva che non l’avrebbe convinto perché se Ryo Saeba si metteva in testa una cosa, quella era.

Erano bellissimi entrambi, nonostante le loro espressioni, arrabbiata lei, dispiaciuto lui, chiunque in strada avrebbe potuto capire che quei due si amavano alla follia.

“Kaori dove vai? Il Cat’s Eye è da quella parte!” disse Ryo alzando la voce perché lei lo sentisse, era un bel pezzo avanti a lui, tanto che dovette fare una breve corsa per raggiungerla.

Entrambi avevano la divisa del locale: pantaloni neri, camicia bianca a maniche lunghe e grembiule grigio scuro con la scritta Cat’s Eye di un bell’arancione vivo sul davanti.

In quel periodo aiutavano spesso Umi e Miki perché lei era in stato avanzato con la gravidanza e non riusciva a lavorare più di qualche ora.

“Sì lo so Ryo, ma prima devo passare in un posto, Saeko mi ha chiesto di controllare una cosa per lei.” Disse Kaori voltandosi verso di lui che l’aveva raggiunta ed era al suo fianco.

Tentava in ogni modo di farla sorridere facendole smorfie e facce buffe

“E dai Kaori perdonami, non mi va quando rimani arrabbiata con me, lo sai” disse facendole il musino e sfiorandole il collo con un bacio al volo

Lei non sembrava voler cedere, eppure le faceva tenerezza quando le rivolgeva quello sguardo dolce che riservava solo a lei, e lui lo sapeva bene come lo sapeva lei.

“Uffa Ryo sbrigati, non abbiamo tempo da perdere.”

Arrivati all’incrocio di una strada a quattro corsie, si fermarono ad aspettare il semaforo pedonale verde prima di attraversare la strada, non appena scattò Kaori riprese la sua marcia ma si fermò non sentendo più la presenza di Ryo al suo fianco e si voltò indietro attirata dalla sua voce e lo vide, si era sdraiato in terra sull’asfalto e gridava al mondo: “IO SONO INNAMORATO DI KAORI MAKIMURA E DAREI UN RENE PER LEIIII!!!”.

Kaori ormai paonazza in viso ed imbarazzatissima si sbrigò a raggiungerlo dov’era e gli disse: “Ryo per favore finiscila, stai dando spettacolo. Forza alzati” e gli tese la mano per farlo alzare.

Lui l’afferrò prontamente e in un balzo era già in piedi, le mise un braccio intorno alla vita e le disse con ovvia espressione: “Perché dovrei finirla scusa, è la verità”

“Sì sì ok va bene ho capito, ti perdono ok? Ma ora muoviti o faremo tardi”

Ryo tutto galvanizzato le rispose “Grazie Sugar” e le diede un bacio sulla guancia che la fece arrossire di nuovo.

Kaori era felicissima che ora Ryo non si risparmiasse più di mostrarle il suo amore anche in pubblico, bastava un suo sguardo o un suo gesto, per farle riempire il cuore di una gioia infinita. Stavano insieme ormai da un po’ di tempo e lui era cambiato tantissimo, la riempiva di attenzioni, si era reso conto di dover spazzar via tutte le insicurezze che a causa sua avevano pervaso per anni l’animo di Kaori e non avrebbe più permesso che lei dubitasse di quello che provava per lei e di cosa lei significasse per lui.

Mentre avanzavano camminando, lo sguardo di Ryo si fece serio “Kaori che ci facciamo qui, non mi piace questo quartiere, qui è pieno di gentaglia”

“Lo so Ryo ma te l’ho detto, devo fare una cosa per Saeko. Le hanno rubato la macchina e lei crede che potrebbe essere qui, crede potrebbero essere stati i membri di una banda di questo quartiere, ma ha bisogno di prove per poter intervenire e arrestarli, dobbiamo solo dare un’occhiata in giro, potremmo iniziare dalle officine, sono sicura che non tutte qui siano ‘pulite’”.

“Va bene d’accordo, diamo un’occhiata, ma fai attenzione e promettimi che non verrai mai da sola in questo posto”

“Va bene Ryo, te lo prometto” e gli sorrise con gli occhi, quello sguardo così dolce, ogni volta che lo guardava in quel modo Ryo sentiva il cuore surriscaldarsi.

Continuarono a camminare controllando ogni officina e magazzino finché entrando in un capannone che sembrava essere deserto la videro, insieme ad altre macchine “È la Porsche di Saeko!” esclamò piano lui. “Si Ryo, sembra proprio quella”.

La macchina era tenuta su in verticale da una catena, Ryo si avvicinò per controllare che la targa appartenesse proprio all’auto dell’ispettrice e vide che c’erano graffi e ammaccature sul cofano davanti e mancava una ruota.

Si avvicinò di nuovo a Kaori e le disse “È lei, andiamo ora, non è prudente stare ancora qui, potrebbero vederci”

Uscirono e si incamminarono di nuovo verso Shinjuku.

“Pensi dovremmo dire a Saeko che l’abbiamo trovata in quelle condizioni? Si arrabbierà a sapere la sua auto rossa fiammante ridotta in quel modo”

“Lo faremo Kaori, ma credo la prossima volta dovrà venire a vedere con i suoi occhi e magari portarsi dietro una bella scorta di agenti, quella è gente che non scherza, non mi piace affatto”

Kaori annuì e continuarono a camminare, lei alla sua sinistra, finché ad un certo punto Ryo le prese la mano destra invitandola a seguirlo “Vieni con me” le disse con una voce che Kaori sapeva non promettere nulla di buono, o meglio sì, quando Ryo le parlava con quella voce per lei erano guai, guai d’amore.

La guidò in un vicolo talmente stretto che due persone accanto ci sarebbero passate a malapena, il sole stava tramontando su Tokyo e Ryo avanzò abbastanza perché dalla strada non potesse vederli nessuno, o al massimo avrebbero visto le loro ombre.

Kaori avvertì l’elettricità che Ryo emanava quando era eccitato, non fece in tempo a constatare la cosa che lui l’aveva già appoggiata al muro e si era avventato su di lei per baciarla, un bacio passionale e rovente a cui lei non si sarebbe sottratta per niente al mondo.

Quando sentì che le gambe di Kaori stavano per cedere per la troppa passione, prontamente le mise il braccio sinistro dietro la schiena per sorreggerla, la mano destra vagava dappertutto sul suo corpo e le braccia di lei gli cinsero il collo come a trovare un ulteriore appoggio.

Loro erano così, dovunque si trovassero e in qualunque momento, se la passione prendeva il sopravvento, facevano fuoco e fiamme.

Kaori alzò la gamba sinistra e la portò al fianco di lui che l’afferrò emettendo un verso compiaciuto, adorava l’intraprendenza di Kaori nella loro intimità.

Kaori interruppe il bacio allontanando leggermente il viso e ancora ansimante gli disse “Ryo ti prego, non qui, potrebbero vederci”

“Hai ragione Sugar, scusami ma non ce la facevo più, non ho resistito”.

Lei lo guardò dolce e languida e gli disse “Ok…andiamo a casa”

Si ricomposero velocemente e tornarono in strada mano nella mano in direzione del loro palazzo.

Per cercare l’auto di Saeko c’era voluto più tempo del previsto, non avrebbero fatto in tempo ad andare al locale che stava ormai chiudendo, chiamarono Miki per avvisare e per dire che sarebbero andati lì il giorno dopo.

Arrivati davanti al portone salirono le scale lentamente fino alla porta del loro appartamento, entrarono e una volta chiusa la porta dietro di loro, le loro bocche si cercarono di nuovo, sempre più affamate e desiderose di assaggiarsi.

Iniziarono a spogliarsi senza mai interrompere il bacio, i vestiti venivano gettati ovunque lungo le scale che portavano al piano di sopra in direzione della loro camera da letto.

Aprirono la porta della stanza continuando a baciarsi, solo la biancheria intima era rimasta a coprire i loro corpi ardenti dal desiderio di fondersi.

Ryo fece stendere Kaori sulle lenzuola e la sovrastò immediatamente continuando a baciarla, prima sul collo, poi vicino all’orecchio fino a scendere verso i seni che in un lampo liberò dalla loro costrizione per divorarli, la stava facendo impazzire…tornò ad assaporare quelle labbra morbide e poi si staccò da lei per guardarla negli occhi

Kaori lo guardò con espressione preoccupata e si chiedeva perché lui avesse interrotto quell’idillio

“Ok Kaori, facciamolo questo bambino!”

Kaori sgranò gli occhi per quella sorpresa rivelazione, era felicissima, Ryo era sicuro, non aveva più dubbi né paure e lei potè leggere nei suoi occhi finalmente quella sicurezza, ora lui lo voleva quanto lei, era pronto, lui l’amava e voleva farla felice più di quanto già lei non lo fosse, era disposto a tutto per lei, anche di fare un figlio insieme per quanto la cosa l’avesse sempre spaventato per vari motivi, la paura di non essere in grado di fare il padre non avendo avuto l’esempio di un genitore, il mestiere pericoloso e la vita che facevano non avrebbero reso facili le cose, ma non gli importava più, se c’era lei ad affrontare tutto questo con lui, se erano insieme, potevano farcela.

“Oh Ryo ma dici davvero? Sei sicuro?” gli disse con tono speranzoso e una lacrima di gioia fece capolino tra le ciglia solcando la sua guancia “Ti amo così tanto!”

Ryo le sorrise, si avvicinò di nuovo a lei, l’abbracciò e le disse “Ti amo tanto anch’io Sugar”

Kaori prese l’iniziativa capovolgendo le loro posizioni, quella nuova consapevolezza che ora entrambi volevano la stessa cosa, quel figlio che lei desiderava con tutto il cuore adesso era anche desiderio di Ryo, felice come non mai si sedette sopra di lui, ora erano l’uno di fronte all’altra, i loro occhi erano pieni di emozione e i loro sguardi pieni di dolcezza e amore

Ripresero a baciarsi lentamente e a sfiorarsi lasciando che l’eccitazione prendesse il sopravvento, Ryo la sollevò piano per i glutei facendola accomodare sulla sua erezione e Kaori si mosse sensualmente per guidarlo dentro di lei.

La ragazza iniziò a muoversi su e giù sospirando mentre Ryo faceva scivolare le sue grandi mani sulla sua schiena liscia e morbida e la baciava, baciava ogni centimetro di pelle avesse a sua disposizione

Prima di aumentare il ritmo dei suoi movimenti Kaori, con una mano sul suo petto, lo fece scivolare giù sdraiato, ora lui poteva vedere il corpo meraviglioso di quella creatura che l’aveva stregato muoversi sinuosamente su di lui, Kaori lo stava cavalcando, vedeva le espressioni dell’eccitazione di lei sul suo viso, vedeva i suoi seni bellissimi svettare ad ogni movimento che lui seguiva col bacino per affondare sempre più in profondità nel suo corpo, sapeva di essere vicino al punto di non ritorno, Kaori in quel momento era la visione più erotica ed eccitante che avesse mai visto.

E continuarono in quella danza finché entrambi sentirono arrivare i primi spasmi di piacere, lei gemeva sempre più forte e lui la guardava incantato “Sì Sugar…così” le disse con voce roca e un attimo dopo li colse un orgasmo travolgente come un uragano, lui sentì gli spasmi di lei intorno a sé e lei sentì Ryo svuotarsi dentro di lei.

Stremata da quell’esperienza travolgente, Kaori si appoggiò sul suo petto cercando di ritrovare un respiro regolare “Oddio Ryo…ma come fai?” gli disse piano.

Lui che guardava il soffitto girò il capo verso di lei e le rispose “Guarda che stavolta io non c’entro niente, hai fatto tutto tu cara la mia disinibita.

“Sì ok, ma è colpa tua, è sempre colpa tua, basta un tuo bacio o un tuo tocco per farmi perdere la testa”

“Per me è lo stesso Kaori, per me è lo stesso” le disse baciandola sulle labbra

E rimasero così, soddisfatti, appagati e si addormentarono abbracciati, col sorriso sulle labbra, ma stavolta anche con la speranza che una nuova vita stesse nascendo dentro di lei.

   
 
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