Anime & Manga > Pandora Hearts
Ricorda la storia  |       
Autore: God_Eden_Imperial    22/02/2021    0 recensioni
Dal testo:
“Non credevo potessero interessarti i romanzi d’amore”
“Infatti è così…ma ho deciso di provare cose nuove, anche quelle che non mi piacciono. Dopotutto, con il tempo i gusti cambiano, no?”
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gilbert lanciò uno sguardo all’orologio a pendolo posto nel salone principale della villa, dove i Baskerville erano soliti riunirsi per i pasti quotidiani.
Le lancette segnavano quasi le sette.
“Qualcosa ti preoccupa?”
La voce di Vincent, seduto a fianco a lui, lo fece voltare in sua direzione. Gli stava sorridendo come sempre.
“E’ solo che le ragazze ci stanno mettendo tanto”
“Tranquillo. Hanno detto che sarebbero arrivate in tempo per la cena. Saranno qui a momenti e se così non sarà, andremo a cercarle”
Rispose Vincent tornando a concentrarsi sul suo libro. Gilbert lo guardò non molto convinto, ma forse si preoccupava troppo. Lottie e Noise sapevano difendersi perfettamente anche da sole. Non aveva nulla da temere.
Rimasero in silenzio per un po’, con il suono dell’orologio a riempire la stanza. A volte si ritrovavano a non saper cosa fare ed era piuttosto noioso. Gilbert, con un sospiro, tornò a guardare suo fratello. Aveva gli occhi puntati sulla pagina del libro e sembrava molto preso.
“Cosa leggi?”
Chiese catturando la sua attenzione. Vincent chiuse il libro, mostrandogli la copertina.
“Non credevo potessero interessarti i romanzi d’amore”
“Infatti è così…ma ho deciso di provare cose nuove, anche quelle che non mi piacciono. Dopotutto, con il tempo i gusti cambiano, no?”
Così si dice.
Pensò Gilbert senza togliergli gli occhi di dosso. Anche lui avrebbe potuto seguire lo stesso esempio del fratellino e provare cose nuove. Per esempio, farsi piacere i gatti. Era ora di superare quella paura…
Il solo pensiero lo fece sbiancare, percependo un brivido di terrore lungo la schiena.
Forse è meglio iniziare con qualcosa di più semplice…
Si disse alzandosi. Vincent, sentendo il rumore della sedia strusciare sul pavimento, alzò gli occhi verso il fratello, sussultando nel vederlo chinarsi verso di lui, avvicinando il viso al suo.
“Gil?”
Lo chiamò. Gilbert era a poco dalla sua faccia e questo bastava per farlo arrossire. Il cuore prese a battere all’impazzata e percepì il calore avvolgerlo.
“Vince…”
Il suo nome era solo un sussurro, ma bastò per farlo rabbrividire dalla testa ai piedi.
Che intenzioni aveva? Conoscendolo, si sarebbe accorto presto di cosa stava facendo e si sarebbe staccato, borbottando qualche scusa, facendolo sentire un perfetto idiota per aver solo pensato che il suo amato fratello maggiore lo avrebbe baciato.
Non voleva farsi prendere in giro oltre, quindi si alzò, allontanandosi da Gilbert che gli lanciò uno sguardo confuso. Vincent non si era mai ritirato in quel modo, non alle sue attenzioni.
Si guardarono per qualche istante, poi il suono del portone che si apriva, e la voce squillante di Lily, li fece distrarre. Vincent fu il primo ad uscire dal salone, seguito poco dopo da Gilbert. Raggiunsero le tre ragazze all’ingresso, assieme a Leo che era uscito dalla biblioteca.
“Guardate cosa abbiamo trovato!”
Esclamò Lily mostrando al suo padrone un cagnolino dal pelo nero e gli occhi dorati. Vincent, vedendolo, pensò subito a Gilbert e dovette trattenere una risatina divertita.
“Carino”
Fu l’unico commento di Leo mentre Lottie e Noise li raggiungevano e la prima disse:
“Lo abbiamo trovato che girovagava qui nella zona. Lily appena lo ha visto ha voluto per forza portarlo qui”
“Sì, non ha voluto sentire ragioni. Quindi, va bene se lo teniamo Glen-sama?”
Chiese Noise rivolgendo lo sguardo a Leo. Lily lo osservò con gli occhi che le brillavano, speranzosa. Il ragazzo non poté rifiutarsi e acconsentì.
“Ma vi avverto: se lo trovo nella mia biblioteca, lo sbatto fuori!”
“Faremo attenzione”
“Hai già pensato ad un nome da dargli?”
Domandò Gilbert chinando all’altezza di Lily che annuì, esclamando:
“Lui è Gil, ovviamente! Guardalo! Siete uguali!”
Stavolta Vincent non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere, facendo avvampare il maggiore per l’imbarazzo di essere appena stato paragonato ad un cane.
Nei giorni a venire, il cagnolino giocava con Lily ma, la maggior parte del tempo, faceva qualcosa che nessuno si era aspettato.
“Ehi, Vince, a quanto pare gli piaci parecchio”
Commentò Lottie vedendo come il cucciolo inseguiva sempre il ragazzo ovunque andasse. Quando si sedeva, gli si accomodava sempre sulle gambe. Voleva solo le sue coccole, gli faceva le feste quando rientrava dopo essere uscito e cercava, ogni volta, di intrufolarsi nella sua stanza per poter dormire con lui.
Leo era assai tentato di mandar via quel cane, geloso delle attenzioni che Vincent gli dava.
“Sei davvero un bravo cucciolo, Gil”
Gli ripeteva spesso, accarezzandogli il pelo. Anche Noise iniziava a non sopportarlo. Non avrebbe mai immaginato che un cane potesse metterle i bastoni tra le ruote nel tentativo di avere l’attenzione di Vincent unicamente su di se.
Charlotte era la sola a trovare la cosa divertente e, ogni volta, ne approfittava per prendere in giro Gilbert. Quest’ultimo arrossiva quando vedeva il cagnolino leccare il viso di Vincent, per non parlare di quando il fratellino gli rivolgeva frasi dolci e gentili, riempiendogli il musetto di baci.
“Che bellissimo cucciolo abbiamo qui”
Esclamò una sera quando il piccolo Gil gli corse incontro, saltandogli tra le braccia e strofinando il muso contro il suo petto. Leo e Noise gli lanciarono occhiate omicide mentre Gilbert osservava la scena dalla stanza accanto.
Era inaccettabile che Vincent desse più attenzioni a quel cane invece che a suo fratello maggiore. Lily continuava a ripetere che si comportava in quel modo perché il cucciolo gli ricordava lui.
“E’ sicuramente questo il motivo, credimi!”
Gli disse una sera sorridendo a 32 denti.
Sì…davvero inaccettabile!
Pensò Gilbert mentre bloccava Vincent contro la parete, al piano superiore, lontano dagli occhi degli altri Baskerville. Il più piccolo, sorpreso da tale reazione, lo guardava confuso, senza fiatare.
Gilbert gli aveva bloccato ogni via di fuga, era in trappola.
“Continuerai così ancora per molto?”
“Cosa…cosa intendi?”
Balbettò, scostando il viso non appena Gilbert gli si avvicinò maggiormente. Sentì il suo respiro caldo contro la guancia e avvampò di colpo.
“Preferisci quel cane a me per caso?”
“Co-come? N-no…certo che no”
“Allora perché da quando Lily lo ha portato qui, mi ignori? Quel cane ti ricorda me forse?”
“D-dai…non mi va di paragonarti a un animale. Ma se dovessi farlo…direi che sei più simile a un corvo”
Balbettò Vincent, continuando a tenere lo sguardo lontano da quello del fratello.
Gilbert lo osservava seriamente, chinandosi verso di lui e sfiorandogli l’orecchio con le labbra, facendolo sussultare. Vincent percepì il calore colpire tutto il suo corpo, bloccandolo.
“G-Gil…”
“Ricordi quando mi hai detto di voler provare cose nuove? Ho deciso di fare lo stesso. Magari potrei iniziare adesso”
Gli sussurrò accarezzandogli il viso. Vincent chiuse gli occhi, stringendosi nelle spalle.
“P-provare cosa?”
“L’ho capito, sai? Cosa pensi quando siamo insieme: vorrei tanto saltargli addosso e baciarlo. Ho ragione, vero?”
Chiese Gilbert, sorridendo nel vedere la reazione di Vince che era impallidito per essere stato scoperto.
“Hai paura di fare la prima mossa, è così? Temi che io ti allontani o ti rimproveri”
Il cuore del più piccolo gli stava rimbombando nelle orecchie. Avere Gilbert così vicino lo stava facendo impazzire. Era vero, non si era più avvicinato più del necessario a suo fratello, visti i precedenti.
Si era detto: aspetterò che sia lui a venire da me e se così non sarà…allora non importa.
Quel pensiero gli procurava dolore. Pensare di non ricevere amore da Gilbert gli faceva contorcere lo stomaco.
Ecco perché non appena Lily aveva portato quel cucciolo alla villa, aveva pensato di spostare il suo affetto su di lui. Quegli occhietti dorati gli ricordavano tanto quelli di Gilbert, che non aveva resistito. Il fatto di piacere tanto al cagnolino lo sorprese, e ne fu felice.
Chi l’avrebbe mai detto che suo fratello gli avrebbe fatto una scenata di gelosia.
“Io…ho capito che è sbagliato…quindi-“
“E se ti dessi io il permesso di farlo?”
Vincent sbarrò gli occhi, voltandosi finalmente verso di lui. Gli occhi di Gilbert brillavano nella semioscurità del corridoio.
Era talmente bello che al più piccolo mancò il fiato.
“Co-cosa?”
Balbettò, sussultando quando Gilbert schiacciò il corpo contro il suo, bloccandolo maggiormente contro la parete.
La sua mente vacillò, andando alla deriva. Confuso ed eccitato, non riusciva più a fare un ragionamento logico.
“G-Gil?”
“E’ l’unica cosa che riesci a dire? Il mio nome?”
Sussurrò Gilbert, sfiorandogli l’orecchio con le labbra. Vincent era rosso in viso e ansimante, a malapena riusciva a tenersi in piedi e, per questo, dovette aggrapparsi al fratello.
Gli sembrava un sogno, un bellissimo sogno dal quale non voleva svegliarsi.
A interrompere quel momento, rovinando l’atmosfera, fu proprio il cagnolino che, raggiungendoli, prese ad abbaiare, cercando le attenzioni di Vincent.
Il ragazzo, ancora confuso, si limitò ad abbassare il viso e a guardarlo. Gilbert fece una smorfia. Non si sarebbe mai aspettato di arrivare a detestare i cani, ma stava accadendo. Per la prima volta i gatti non gli sembravano tanto male in confronto.
Senza dare il tempo a Vince di chinarsi per accarezzarlo, lo prese in spalla, a mo di sacco di patate, trascinandolo di peso verso la sua camera da letto. Il cucciolo li seguì a ruota ma si ritrovò a sbattere il muso contro la porta che Gilbert aveva chiuso prima che potesse entrare.
“Gil?”
Lo chiamò Vincent mentre il maggiore lo faceva sdraiare sul letto, mettendosi a cavalcioni su di lui.
“Proviamo qualcosa di nuovo insieme, ti va? Magari ci piace”
Bisbigliò accarezzandogli una guancia accaldata. Vincent tremò, limitandosi ad annuire. Avrebbe fatto tutto quello che Gilbert chiedeva, senza opporsi.
Da quanti anni sognava quel momento? Da così tanti che ormai aveva perso il conto, decidendo persino di arrendersi.
Il suo sogno stava finalmente diventando realtà mentre Gilbert lo baciava dolcemente.
I suoi occhi si riempirono di lacrime, lacrime di gioia. Ricambiò il bacio, rabbrividendo nel sentire le mani di Gilbert farsi strada sotto la sua camicia.
“G-Gil?”
“Shh…lasciami fare”
Di nuovo non si oppose, rimanendo immobile intanto che il maggiore lo spogliava.
 
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pandora Hearts / Vai alla pagina dell'autore: God_Eden_Imperial