"Gil! Giiil!”
Grida una voce che conosce fin troppo bene. Fa uscire la testa da sotto le coperte e lancia uno sguardo gelido a Vincent.
"Zitto, Vince"
Borbotta, rannicchiandosi su se stesso e cercando di riaddormentarsi. Un peso sui suoi fianchi gli fa spalancare gli occhi e vede la figura di suo fratello mettersi a cavalcioni sulla sua vita. Si china, quasi toccandogli il naso col proprio, i suoi lunghi capelli dorati cadono per schermare la vista di Gilbert da qualsiasi cosa tranne lui. Il ragazzo sente il rossore macchiare le sue guance e cerca di allontanarsi, dimenticando che è completamente premuto contro il materasso.
Vincent inclina dolcemente la testa di lato, mostrando uno sguardo tenero.
“E’ ora di alzarsi, Nii-san”
Gilbert giace sotto di lui, arrossato e con le palpebre socchiuse; il suo aspetto calmo si frantuma e si ritrova ad ansimare. Vincent fissa intensamente il labbro inferiore che viene morso nervosamente e di colpo avvampa. 
"Gil...posso provare una cosa?"
Gilbert quasi ride della franchezza della domanda, chiudendo gli occhi e facendo del suo meglio per ritrovare la calma. 
"Fai quello che vuoi, Vince"
Risponde con un timido sfioramento di labbra contro le sue, su cui immediatamente preme. Vincent si irrigidisce, non aspettandosi una reazione, ma rapidamente si scioglie nel bacio mentre la bocca di Gilbert si muove delicatamente contro la sua. La mente di Gilbert vacilla, i suoi pensieri fissi sul fratellino sopra di lui. Avvolto dal sole mattutino, Vincent appare magnificamente. Se potesse essere svegliato in questo modo regolarmente, non si lamenterebbe più.
Sente le labbra di Vincent aprirsi sottilmente e, con cautela, ci fa scivolare dentro la sua lingua, muovendola contro l'altra e godendosi la sensazione. Si tira indietro, continuando ad ansimare e fissa felice l'espressione agitata di Vincent.
“Gil..."
Il lamento esce dalle sue labbra. Gilbert non esita e afferra la parte posteriore della testa di Vincent, facendo passare le sue dita attraverso le morbide ciocche chiare. Lo tira a se per un altro bacio prima di staccarsi per respirare, accarezzandogli dolcemente il viso.
Le guance di Vincent bruciano, ma cerca di rimediare con un ampio sorriso e una risata. 
"Sono riuscito a svegliarti, ho vinto!"
Gli occhi dorati davanti a lui si stringono. Improvvisamente si sente tirare giù, ritrovandosi rannicchiato accanto a suo fratello che gli avvolge le braccia intorno alla vita, seppellendo il naso nell'incavo del suo collo. 
"Shh, sto dormendo"
Vincent avvampa e gonfia le guance, mostrando un piccolo e adorabile broncio.
“E va bene, non ti disturbo…ma a una condizione”
A Gilbert non servono altre parole e, alzando il viso verso quello del fratellino, lo bacia teneramente.