Gilbert stava baciando Vincent che emise un sospiro di piacere.
I suoi pugni erano stretti attorno alla camicia del fratello, all’altezza dei polsi.
Sentiva le sue mani arpionargli i fianchi, facendolo rabbrividire, mentre lo spingeva maggiormente contro il materasso.
Gilbert ansimava, pensando che avrebbe dovuto fermarsi, che ciò che stava facendo era sbagliato.
Ma gli piaceva, quindi continuò a baciarlo, per nulla intenzionato a staccarsi.
Vincent non riusciva a respirare, la pressione di Gilbert, che lo inchiodava sul letto, sotto di se, gli faceva martellare il cuore nel petto.
Tutto il suo intero corpo formicolava e si stava scaldando ogni minuto di più.
Sapere che era stato proprio Gilbert a prendere l’iniziativa, lo rendeva immensamente felice.
Dopo un po’, però, ha davvero bisogno di respirare e così strattonò piano la camicia del fratello.
Si allontanarono per un momento, senza fiato, e si guardarono. 
Troppo a lungo.
Gilbert fu pervaso da un brivido nel vedere il viso arrossato del fratellino, gli occhi lucidi socchiusi e la bocca leggermente aperta, ansimante; uno sguardo pieno d’amore e affetto.
“Gil”
Sussurrò Vincent.
Gilbert sorrise con dolcezza e lo baciò di nuovo, ignaro del fatto che Leo, passando davanti la loro stanza, per raggiungere la sua, li sentì, bloccandosi nel bel mezzo del corridoio buio.
Lanciò uno sguardo in direzione della porta chiusa a chiave, dalla quale filtrava la calda luce dorata delle candele.
Sentì dei sussurri provenire da entrambi, seguiti da gemiti da parte di Vincent; suoni di baci e respiri affannati causati dal piacere crescente.
Si strinse nelle spalle, riprendendo ad avanzare, mentre nella sua mente si disegnava l’immagine di Elliot e, inevitabilmente, i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Ricordava come si rintanavano nella camera del Nightray per lasciarsi andare alla passione, amandosi tra i baci, le carezze, le frasi d’amore e i sussurri lascivi.
Sospirò tristemente, soffocando le lacrime e costringendosi a spostare i pensieri altrove, mentre entrava nella sua camera.
Per quanto Gilbert e Vincent gli ricordassero la sua relazione con Elliot, erano anche diversi; avrebbero forgiato il proprio percorso l'uno accanto all'altro, senza soffrire più.
Sarebbero stati migliori e più forti, imparando dal passato. 
In quanto loro padrone, in quanto Glen, Leo si sarebbe assicurato che il loro destino non corrispondesse al suo.
Staranno bene…
Pensò.
Non permetterò a nessuno di separarli o far loro del male.