Sorrise accarezzandogli dolcemente la guancia, quel piccolo ragazzo gli era entrato nel cuore senza accorgersene.

Con la mano gli accarezzò le palpebre per poi passare al naso, infine la bocca.

Gli era sempre piaciuto Gun, anche se non sospettava in quel senso.

Da subito pensò avesse un viso veramente bello.

Anche il suo corpo non era male, ora che però era suo, poteva confermare che Gun fosse la persona più bella mai vista.

Gli dava fastidio all'inizio.

Il piccolo era davvero simpatico ma lo toccava troppo.

Non gli davano fastidio le telecamere, faceva tutto liberamente.

Quando morì la madre però capì la grande forza del piccolo.

Lui sorrideva felice alle telecamere, a tutti...

Ma si ricordò perfettamente quando lo seguì in bagno e lo sentì piangere, quasi a singhiozzi.

Ma non voleva intromettersi, era il suo dolore.

Lui semplicemente non permise a nessuno di entrare.

Quando Gun uscì quella volta si sorprese di trovarlo lì.

Gli sorrise grato e gli accarezzò la spalla dolcemente.

Se n'è andò lasciandolo con il cuore a mille per quel piccolo gesto così forte.

Dovette trattenere tutto il suo autocontrollo quando il piccolo lo abbracciò e gli chiese di non morire.

Lui stava semplicemente male, eppure il piccolo sembrava disperato, perso.

Anche con le telecamere lui disse quella frase "non posso vivere senza di lui" ed Off non poté far altro che trattenersi e continuare il suo lavoro.

Perché sentiva il peso di quelle parole, forse non doveva... Ma le sentiva.

Con il passare del tempo si scoprì sempre più vicino al piccolo finché non incominció la nuova serie.

"Theory of love"

Vedere il piccolo piangere gli faceva quasi sempre male, forse perché era suo amico no?

Perché era piccolo e dolce?

Lui pensava fosse questo.

Ed invece quando dovette baciarlo veramente si scoprì molto più volenteroso, eppure...

Eppure stavano recitando, non poteva baciarlo come voleva.

Ma scoprì che davvero le labbra di Gun era belle e soffici.

In "puppy honey" le aveva toccate a malapena e non vedeva il piccolo come lo vedeva ora.

Passò il tempo e si lasciò con la sua ragazza.

Di comune accordo, tutti e due si volevano bene... Ma non c'era più amore.

Da parte di entrambi.

Si avvicinò sempre di più al piccolo, fino a quando un giorno come l'altro andarono a cena insieme.

Decisero di stare poi dal più grande, a guardare un film.

Tutti e due non volevano separarsi.

Il baciò fu magico e naturale.

Non l'aveva programmato nessuno dei due, semplicemente era successo.

Perché Off lo guardava con amore e dolcezza, vedeva il suo sguardo negli occhi del piccolo e viceversa.

Dopo quel momento uscì la paura e l'incertezza.

Ma si presero per mano e si confessarono, si abbracciarono e si strinserò desiderosi di amarsi.

La mattina dopo quando Off si ritrovò il piccolo tra le sue braccia capì finalmente qual era il suo posto nel mondo.

Si sentiva in pace con sé stesso, felice, una gioia che raramente aveva provato nella sua vita.

Ed era felice che il piccolo lo avesse accettato, sapeva bene quanto fosse difficile per Gun fidarsi.

I giorni passarono e loro si unirono sempre di più.

Col tempo tutti i loro amici più stretti lo scoprirono e li aiutarono a nascondersi.

Off non si preoccupava delle feste a cui Gun andava.

Si fidava ciecamente di lui ed il piccolo non gli diede mai modo di dubitare.

Se c'era una cosa però che loro non si erano ancora detti era il "ti amo".

Ma non né sentivano il bisogno, o almeno così pensava il grande.

Quando dopo quasi un anno sentì quelle parole, il suo cuore riprese a battere fortissimo ed arrossì.

Stavano semplicemente mangiando.

Stavano semplicemente parlando tra di loro.

Gun gli sorrise dolcemente e disse "ti amo Papii" ed Off si sentì morire.

Perché non aveva mai sentito parole più belle.

Gun non si preoccupò di non ricevere una risposta verbale, perché il grande era arrossito e balbettò.

Il piccolo capì, senza che lui disse nulla.

Ma quando quella notte il grande gli rispose con un "ti amo anch'io" il piccolo si nascose tra le sue braccia stringendolo forte.

Col passare del tempo il loro amore non si fermò mai.

Si amavano sempre di più, anche con meno fanservice da parte del più piccolo, ormai cresciuto.

Non gli dava fastidio, perché il piccolo lo viziava in ogni modo possibile.

Anche quel giorno era così, il piccolo dormiva perché stanco, avevano passato il giorno a lavorare e la notte prima si erano dati un bel po'da fare.

Ma erano felici, Off non si accorse del piccolo svegliò.

Questo sorrise e gli morse il dito facendolo saltare dallo spavento.

Gun rise di cuore e questo bastò a calmare il grande.

Lo baciò e sorrise venendo ricambiato subito.

"Papii avevi uno sguardo strano prima" disse d'improvviso il piccolo ed Off lo guardò confuso.

"Che sguardo avevo?"

"Sereno, pensieroso ma sereno, sembravi in pace. 

A che pensavi?" Chiese sedendosi sopra di lui.

Off lo guardò, il piccolo era davanti a lui e gli sorrideva con tanto di fossetta.

"Stavo pensando a noi." Disse e vide questa volta le guance del piccolo farsi sempre più colorate.

Questo si avvicinò e lo baciò dolcemente.

"Grazie Papii"

"Ti amo Gun" disse guardandolo con dolcezza.

Il piccolo si sciolse e gli accarezzò la guancia.

"Anch'io Papii"