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Autore: God_Eden_Imperial    28/02/2021    1 recensioni
Un momento tra i fratelli Nightray: Gilbert, Vincent ed Elliot
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elliot Nightray, Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Vuoi che rimanga con te, Vince?"
Chiese Gilbert con tono preoccupato. Vincent, rannicchiato sotto le lenzuola pesanti, si dimenò solo un po’ in risposta. Il maggiore mise una mano sopra la coperta e sentì un leggero colpo di tosse, così tirò lentamente giù il morbido lenzuolo blu e vide le guance arrossate sotto i capelli biondi disordinati.
"Devo legarti i capelli?"
Un grugnito molto sommesso, che Gilbert ha quasi mancato, è stata la risposta; lo ha aiutato a sedersi sul letto. I vestiti di Vincent erano inzuppati di sudore, quindi Gil prese una nuova camicia del pigiama e una spazzola dall'armadio e dal comò accanto al letto, prima di tornare a sedersi davanti al fratellino. Lo aiutò ad abbottonarsi la nuova camicia e gli spazzolò i capelli, legandoli in una treccia; il tutto mentre Vincent teneva gli occhi chiusi e si lasciava guidare e accudire da Gilbert. Purtroppo non riusciva nemmeno a dire grazie visto che gli bruciava la gola come l'inferno stesso e il suo naso otturato rendeva difficile prendere abbastanza aria. Il suo viso era caldo e le sue palpebre pesanti, quando le strinse più forte, due lacrime gli bruciarono le guance.
"Per favore, non piangere, Vince. Ti sentirai meglio domattina, vedrai"
Cercò di consolarlo il maggiore mentre gli puliva le lacrime con i pollici, tenendo il viso bollente di Vincent tra le mani e guardando negli occhi febbrili. In effetti era una brutta influenza.
"Vuoi un po’ acqua?"
Vincent annuì debolmente e accettò il bicchiere d'acqua che gli aveva dato Gilbert, svuotandolo velocemente prima di lasciarsi aiutare a sdraiarsi di nuovo. Gilbert si preoccupò di sistemargli il cuscino e di posargli un impacco freddo sulla fronte. La medicina stava di nuovo facendo effetto e sentì che si stava per addormentare. Quando era malato, per lui era davvero meglio dormire. Fortuna che il suo chain aiutava in quell’occasione. Il Ghiro, infatti, lo colpiva sempre col suo potere quando era in quelle condizioni.
Gilbert lo vide chiudere lentamente gli occhi e addormentarsi, così aggiustò le coperte ancora una volta e cercò di lasciare la mano che teneva quella di Vincent, che non glielo permise.
Gli ha spezzato il cuore vederlo soffrire in quel modo. Non poteva nemmeno negare che Vincent diventava ancora più appiccicoso quando si ammalava. Come quando erano bambini e non cercava affatto di comportarsi da maturo, quindi gli teneva la mano così forte e non lo mollava finché non si sentiva meglio. Inoltre, faceva la stessa cosa quando era Gilbert ad ammalarsi. Per Gil, sapere di avere vicino qualcuno, lo aiutava a stare meglio, così si decise a non lasciare Vincent e a restare lì a vegliare su di lui. Ora che è successo ancora una volta, i ricordi sono apparsi uno per uno mentre strofinava il pollice sul dorso della mano di Vincent mentre, con quella libera, allontanava le ciocche di capelli biondi, accarezzandogli delicatamente il viso, guardandolo con la massima tenerezza.
"Allora? Come sta? Migliora almeno un po’?"
La voce tranquilla proveniva da Elliot che era in piedi davanti alla porta semiaperta della stanza e cercava di dare un'occhiata a Vincent.
"Direi di sì. Si è appena addormentato"
Rispose Gilbert fingendo di essere tranquillo per non far agitare il fratellino adottivo. La verità era che non stava migliorando, affatto. Lasciando che la presa della sua mano su Vincent si indebolisse lentamente, uscì dalla camera.
"Posso aiutare in qualche modo?"
Entrambi si guardarono l'un l'altro e, in pochi secondi, Elliot non poté evitare di guardare dall'altra parte. Era preoccupato, non aveva mai visto Vincent in quello stato nel tempo che aveva trascorso con loro. Doveva essere qualche allergia e nient'altro, ma ha finito per rendere il fratello adottivo impotente per due giorni e incapace per lui di entrare nella stanza. Non era giusto dal suo punto di vista; avrebbe dovuto essere in grado di restituire le cure che Vincent gli dava quando era malato e non fissare semplicemente Gilbert mentre faceva tutto il lavoro. Semplicemente non gli andava bene.
"Stai già aiutando molto, Elliot. Non ti preoccupare, al resto penso io"
"Voglio aiutare di più. Voglio entrare!"
"Ti ho già detto che non è una buona idea. Se ti ammali, indovina con chi se la prenderanno i tuoi fratelli"
Calò il silenzio. Elliot conosceva bene la risposta; incrociò le braccia e iniziò a tenere il broncio, così Gilbert cercò di infondergli un po' di buon senso.
"Credimi, Vince è felice perché stai aiutando molto mentre lui non si sente bene e si sentirebbe piuttosto in colpa se ti ammalassi a causa del contatto"
"Allora perché tu puoi stargli attaccato come se niente fosse? Hai anche dormito con lui ieri notte. Sei immune o qualcosa del genere?"
"…no, ma-"
"Allora non inventarti scuse con me!"
Lo rimproverò Elliot che lo stava fissando intensamente, facendolo zittire. Un forte colpo di tosse li spaventò entrambi. A quanto pare la medicina aveva smesso di fare effetto e Vincent non riuscì a riposare molto. Era di nuovo sveglio, col Ghiro che torreggiava su di lui. Quindi Gilbert ebbe un'idea.
"Portagli del miele"
Elliot non se lo fece ripetere e si fiondò in cucina per prendere il barattolo. Alla fine Gilbert lo lasciò entrare nella stanza. Non appena Vincent vide il fratellino, immediatamente lanciò un’occhiata di rimprovero a Gilbert.
"Non potevo fermarlo. Voleva darti qualcosa per la tua gola"
Rispose il maggiore mentre Elliot prendeva un cucchiaio colmo di miele e si sedeva sul letto, guardando Vincent.
A quel punto il povero ragazzo malato non poté fare altro che accettare il dolce gesto e si lasciò sfamare da Elliot che era ancora preoccupato per le sue condizioni. Sentì la gola molto meglio e finalmente fu in grado di parlare.
"Grazie"
Sussurrò con voce indebolita e sorridendo al fratellino che arrossì solo per il sorriso caldo che non vedeva da due giorni.
"Io…non è niente. Tu...lo faresti per me…credo"
Vincent sorrise in risposta mentre l’altro prendeva un’altra porzione di miele.
Elliot continuava a cercare di dargli da mangiare e lui rise piano prima di accettare ancora la sostanza dolce che gli rese le labbra appiccicose. Intanto Gilbert li guardava, sorridendo addolcito, catturando l'immagine nella sua memoria.
   
 
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