Personaggi: Koushi Sugawara, Tobio Kageyama;  




“Suga-nii, noi staremo sempre insieme vero?”

Il piccolo Tobio accoglie il mondo a braccia aperte. Il sole tramonta dal balcone di casa loro ed i giochi di luce sono così intensi da fargli distogliere lo sguardo. Ma non al suo fratellino, non ha paura di nulla, lui. I suoi occhi di bambino non intravedono confini, ma solo orizzonti.
Quando i raggi crudeli cercano di farlo desistere dal suo intento è ostinato, ed anche a costo di far lacrimare gli occhi si imbroncia e sbuffa, però non demorde.

Che testardo.

Sugawara sorride benevolo, stringendogli la manina paffuta. Nasconde, dietro le labbra appena appena incrinate, consapevolezze da adulto che per Kageyama non possono che passare inosservate. In fondo, medita tra sé e sé, è così bello essere ancora in grado di illudersi. Un incantesimo sublime e dolce come melassa a cui Sugawara sa di doversi sottrarre, perché più pericoloso della materialità effettiva dell’esistenza. 

Pensa a tutte le lacrime che ha versato, a quelle che verserà, prima che suo fratello cresca, finalmente, ma il cuore non può fare a meno di scaldarglisi in petto.

“Un giorno volerai lontano, ne sono sicuro Tobio-chan, sempre più in alto.”

Gli dice ciondolando le loro mani ancora strette.

“Ma con te è più caldo nii-chan!”