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Autore: Amelia_    15/03/2021    0 recensioni
[Altri Dramma Bl]
Questa storia è ambientata nel periodo della seconda stagione di Offgun fun night.
Esattamente l'episodio con Arm e Tay
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tay ed Arm notarono una strana scena.
Avevano appena finito di registrare Offgun fun night.
Notarono come Off uscì di fretta, tornò dopo una buona mezz'ora, stava lontano da tutti, sembrava... Imbarazzato.
Che stava accadendo?
Notarono che anche il piccolo lo stesse guardando, ma cosa più importante non si avvicinò.
Era successo qualcosa tra i due?
Off era così assorto nei suoi pensieri che non notò nulla.
Anzì qualcosa la notò, ed era che il piccolo non si avvicinasse.
Se n'era accorto? Aveva cercato di smascherare bene la sua erezione, eppure quando il piccolo si era spinto su di lui l'aveva sicuramente sentita.
Aveva rovinato tutto vero?
Subito dopo era quasi in corso in bagno.
Si masturbò dentro il bagno e la cosa peggiore fu che pensò a Gun tutto il tempo.
Gun nudo sotto di lui.
Gun Che si muoveva su di lui.
Gun che gli faceva un pompino con quelle maledette labbra.
Gun che gli mordeva l'orecchio.
Ed era quella la colpa, quello stupido gioco.
Solo pensare però a qualcun altro... Provò disgusto.
Allora perché con il piccolo provava piacere? Un forte piacere per giunta!
Ed ora come si sarebbe dovuto comportare?
Se Arm spinse Tay dal piccolo lui andò dal più grande.
"Ei Off, che hai?" Gli chiese sedendosi vicino a lui e l'amico lo guardò male, poi sospirò.
Forse doveva parlarne con qualcuno.
"Andiamo da un'altra parte. Non far venire altri, chiaro?" Rispose serio e l'altro annuì molto preoccupato ora.
Capì fosse qualcosa col piccolo perché prima di andare i due ragazzi si guardarono e spostarono subito lo sguardo.
"Allora che succede?" Chiese Arm una volta in macchina con l'amico.
Pur di non farsi ascoltare erano usciti dalla Gmmtv.
"Ho fatto un casino, un vero casino.
Non so se si può rimediare e sinceramente non so neanche se n'è voglio parlare!" Replicò arabbiandosi Off ed Arm si sorprese.
Voleva dire solo una cosa...
Non sapeva come risolverla.
"E come faccio ad aiutarti se non so?" Chiese e l'amico lo guardò male, no. 
Non poteva dirglielo.
"Lascia perdere, torniamo dentro." Replicò Off senza dargli possibilità di rispondere.
"È davvero molto grave... Forse Tay è riuscito a farsi dire qualcosa... " Pensò Arm mentre entrò di nuovo nello studio con Off.
Il loro amico però era da solo, si sorpresero tutti quanti.
"Dov'è Gun?" Chiese Arm e la persona seduta sospirò.
"Si è allontanato, non vuole parlare con nessuno, ho provato a chiedere io e si è arrabbiato anche contro di me!" Replicò Tay triste, il piccolo non l'aveva mai trattato così male.
"E questo è colpa tua!" Urlò poi dando un colpo ad Off che questa volta invece di reagire si preoccupò pensando che in realtà Tay sapesse.
"Non è una cosa che si può programmare! Pensi mi piaccia? Me ne pento un sacco!" Rispose lasciando di stucco i loro amici.
Che cosa aveva fatto???
Ma quando Arm cercò di chiedere Tay chiamò un nome che forse nessuno voleva sentire in quel momento.
"Gun!" L'ho urlò quasi ed Off subito si girò dal piccolo.
Questo lo guardò male ed era davvero arrabbiato in quel momento, con lui ma soprattutto con sé stesso.
Se n'è andò di nuovo.
Tutto il tempo non aveva fatto altro che pensare a lui, al perché di quella reazione.
Se non fosse attratto non succederebbe o si?
Anche un altra volta era successo, ma pensò di immaginarlo, in più lui si era sfregato, quindi poteva davvero essere una reazione fisiologica.
Ma questa volta? Non l'aveva toccato lì. Manco sfiorato per sbaglio!
Eppure il grande aveva avuto una erezione, con lui.
Gun all'inizio era solo imbarazzato, forse troppo contento, pensò di avere una possibilità.
Ma l'altro se n'è andò ed il piccolo ci rimase male.
Si era arrabbiato con Tay ma non poteva di certo parlarne a qualcuno!
Finalmente quando risentì i ragazzi del 91, si avvicinò, volendo parlare con Off ma quello che sentì fu peggio di una coltellata.
Era riuscito a spezzargli il cuore in una frase.
Ed era davvero arrabbiato, perché lui si stava rassegnando.
In un attimo le sue speranze erano ritornate più forte che mai, che stupido.
"Gun ascolt-" provò il grande ma il piccolo lo bloccò.
"Può succedere. Non ti preoccupare. Non cambierà nulla." Replicò subito il piccolo e davvero era felice di sapere recitare in quel momento.
Li salutò ed andò via da quella stanza...
Doveva andarsene, ma perché invece di azionare la macchina era fermo?
Perché le sue lacrime volevano a tutti costi scendere. Proprio ora?
"Perché non mi rassegno e basta? Tuo figlio è così stupido mamma... 
Perché mi hai fatto così?" Chiese ridacchiando malinconico, fortunatamente aveva messo la macchina nel garage dell'azienda.
Non se la sentiva di uscire, c'erano i suoi fan, e lui non poteva salutare ora, non poteva sorridere.
Si spaventò però quando qualcuno bussò al suo sportello.
Ed era l'ultima persona, l'ultima da incontrare.
Decise di fare finta di niente ma l'altro lo notò e confuso andò dalla sua parte a battere.
Gun si voleva davvero sotterrare! Ma perché tutto a lui?!
Aprì il finestrino e guardò in faccia la persona che gli aveva nuovamente spezzato il cuore.
"Che c'è ora?!" Chiese spazientito, il grande però non si sorprese.
"Possiamo parlare?" Replicò invece ed il piccolo fece no con la testa.
"Hai avuto un piccolo incidente. Può capitare. Cosa c'è da parlare?!" Rispose stringendo forte le mani sul volante.
"Vedi che sei arrabbiato?!" Disse Off notando ogni piccolo atteggiamento sul suo collega.
Questo assottigliò lo sguardo e respirò piano.
"Cosa vuoi che ti dica?" Chiese infine con voce fredda.
Ed il grande questa volta si sorprese...
"Mi dispiace... Non volevo che succedesse e me-" 
"Non dirlo." Borbottò subito il piccolo, no... Non voleva risentire quelle parole.
Off non capì, perché era così agitato?
E perché non poteva semplicemente fare finta di nulla?
Gli aveva dato fastidio la frase "può capitare" perché non era vero. 
Od era già successa a lui? E se si con chi?! Chi si era permesso di toccargli il suo Gun?!
"Perché non mi lasci tornare a casa?" Sbuffò il piccolo davvero infastidito.
"Perché voglio sistemare questa cosa!" Parlò Off alzando la voce.
"Stai facendo tutto tu!"
"Sei tu che sei arrabbiato!"
"Ho detto di no!"
"Hai detto che può succedere tranquillamente!" Disse poi il grande guardandolo male.
"Infatti! Allora di cosa stiamo parlando?! Può succedere a tu-"
"CHI!" Sbottò Off e Gun si sorprese.
Mai... L'aveva visto così.
"Come?" Chiese titubante...
"Chi è stato?! Chi altri?! Con chi altro è successo?!" Sbottò davvero indignato ora.
"Che ti interessa scusa?!" Chiese però Gun arrabbiato ora per il tono del più grande, non capiva e gli stava praticamente urlando.
"Tu dimmelo e basta!"
"Non sono affari tuoi!"
"Gun!"
"Togliti che vado via."
"Gun! Cazzo!" Off si appoggiò allo sportello davvero arrabbiato, odiava stare così, non capiva.
"Perché diavolo ti comporti così?! Sembri geloso!" Replicò Gun e lo disse sapendo benissimo di rimanere l'unico ferito da quella frase.
"Lo sono!" Rispose invece Off, sorprendendo entrambi.
Se il primo rimase interdetto da ciò che aveva appena capito, il piccolo lo guardò ferito.
"Perché devi farmi questo?" Chiese ora con una voce che non sembrava quasi la sua...
Off lo guardò non capendo e Gun sospirò.
"Fammi andare via... Ti prego. Non ci voglio stare qua. " Quasi lo pregò ma non venne ascoltato perché il grande aprì lo sportello e si sporse verso di lui.
Lo baciò, ancora prima di rendersene conto, perché Gun non doveva dire quelle frasi a lui.
Non verso di lui. 
Non con una voce così bisognosa.
Se però da una parte il piccolo ricambiò il bacio poi lo allontanò subito.
"Smettila... Perché l'hai fatto? Mi odi così tanto? Perché mi devi illudere così? Non ti basta avermi già spe-" non finì la frase che venne nuovamente bloccato da un bacio del più grande.
"Non mi pento di questo bacio." Lo guardò serio ed il piccolo tremò.
"Adesso dici così ma poi..."
"Poi non mi pentirò più. Provo qualcosa per te e tu anche. " Disse guardandolo, perché si, lui provava qualcosa per Gun.
"È diverso" disse il piccolo e si sentì male quando il grande annuì.
"Sono attratto da te...
 Non pensavo di esserlo anche fisicamente però.
Sono confuso, però non voglio che tu soffra per me." Spiegò e questa volta stava sudando freddo, perché non voleva perdere Gun.
Il piccolo aveva ammesso di provare qualcosa ma lui doveva essere sincero.
"È troppo tardi per quello" replicò infastidito il piccolo anche se il suo cuore incominciò a battere fortissimo, ma non poteva crederci ancora.
Non di nuovo.
"Non posso dirti quello che vuoi Gun.
Ma ho bisogno di capire. " Spiegò Off ed il piccolo sospirò.
Stava male ma c'era qualcosa nelle parole del grande che purtroppo gli diedero fiducia.
O forse il vedere quello sguardo così confuso gli fece forse più male.
"Io ti piaccio?" Chiese allora il piccolo ed Off annuì.
"Pensavo solo come amico, ma provo una possessione e mi sono eccitato." Confessò Off senza disagio anche se sorrise nel vedere il rossore nelle guance del piccolo.
"Come hai s...sistemato?" Non riuscì a guardarlo negli occhi.
"Mi sono masturbato." Rispose il grande ora in imbarazzo anche lui.
Gun lo guardò ed annuì...
"Ed ho pensato tutto il tempo a te.
Per questo dico che non è più solo amicizia." Spiegò il grande e Gun lo guardò sorpreso.
Si... Si era davvero masturbato su di lui?
"Potevi anche non dirmi questo" replicò non sapendo come rispondere.
"Ma stai sorridendo quindi ti piace" ridacchiò il grande ricevendo un piccolo colpo in testa.
"Oi!" Lo sgridò ed il piccolo questa volta gli mise le braccia intorno al collo e si avvicinò al grande.
"Non mi stai prendendo in giro vero?" Chiese con timore ed Off sentì il cuore sciogliersi.
"No. Sono serio Gun"
"Quindi ora proviamo noi due?"
"Si, mi piaci, però è tutto nuovo per me" spiegò Off ed il piccolo questa volta gli sorrise con tanto di fossetta.
"Lo è anche per me, perché voglio fidarmi di te." Borbottò facendo sorridere ancora di più il grande che lo ribació dolcemente.
"Allora facciamo questo passo insieme?" Chiese poi Gun.
Ed il grande annuì accarezzandogli una guancia.
"Piano piano, insieme."
 
 
 
 
 
   
 
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