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Autore: Lan Shuihua    17/03/2021    1 recensioni
Shaka e Mu hanno delle ferie pagate (anche se poco) e le sfruttano per un viaggetto in India.
Lì il sole picchia molto più forte che in Grecia o in Tibet, come qualcuno avrà modo di scoprire...
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Aries Mu, Virgo Shaka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Soffici divinità'
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BURN, ARIES, BURN

 
Sfruttando le ferie che Athena aveva loro concesso per l’estate, Shaka e Mu avevano deciso di andare al mare. La meta prescelta, Varanasi, disponeva però solo del fiume Gange, ma era l’unico modo in cui l’indiano avrebbe potuto tornare per un po’ nella sua terra natale. Altrove gli alberghi erano decisamente più cari e la dea non era stata poi così generosa…
Dopo aver fatto incetta di crema solare con protezione 50+, i due si servirono del teletrasporto per non dover prendere l’aereo, dato che nemmeno quello sarebbe stato rimborsato.
 

Prima di esporsi al sole, Mu si spalmò la crema solare praticamente dappertutto, guadagnandosi occhiate stranite da parte di chiunque passasse di lì, perché nemmeno i neonati in India usavano una protezione del genere. Fatto questo, si mise sotto un ombrellone opportunamente piantato sulla riva del fiume, spostandosi ogni quarto d’ora per evitare qualunque contatto (seppur minimo) con l’astro luminoso. Shaka gli sedeva accanto, fuori dalla zona d’ombra creata dall’ombrellone, e fu il primo ad accorgersi del guaio.

Verso le due l’Ariete aveva detto di voler fare un pisolino, ma dopo un paio d’ore non si era ancora svegliato e il sole, girando, lo aveva impietosamente reso simile ad una cotoletta al sangue.
Appena se ne accorse, poiché stava dormendo anche lui, il biondo svegliò l’amico parlandogli telepaticamente e grazie al teletrasporto rientrarono in fretta nella casetta che avevano affittato per la breve vacanza.

Lì Shaka scovò ogni flacone di lozione all’aloe che i padroni di casa avevano lasciato a disposizione e ne fece di tutto. La spalmò sull’amico, ne riempì una vasca perché Mu potesse spalmarsela comodamente da solo se lui per caso fosse dovuto uscire, preparò impacchi… a momenti gliela faceva pure mangiare, nel remoto caso in cui il sole avesse provocato danni anche all’interno del corpo.
“Dimmi ancora perché hai voluto venire in India… bianco come sei, c’era da scommettere che ti saresti arrostito” gli chiese l’indiano quella sera, già in modalità infermiere da alcune ore.
“L’ho fatto per te, ci tenevo a vedere la tua patria” rispose il tibetano. “E poi sapevo che sarei stato accudito con amore…” aggiunse, facendogli l’occhiolino e attirandolo a sé nella vasca piena di aloe.

 
 







ANGOLO ORCHIDEA
Ed ecco perché solitamente gli Arieti non vanno al mare, ma preferiscono la montagna… ci sono meno possibilità di scottarsi!
La storia è stata ispirata da questo prompt:
 
 
 
Nel prossimo aggiornamento, scopriremo come mai è sempre meglio non fidarsi fino in fondo delle persone, nemmeno se si tratta di chi amiamo…
Alla prossima!
                                                                                                                                         Lan Shuihua
  
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