*citazione adattata di Langston Huges, poeta afroamericano impegnato nella denuncia del razzismo. ** frase di Bob Marley ***frase scritta da Emanuele De Deo nella lettera da lui inviata al fratello Giuseppe, per dirgli di non intercedere per la sua vita.
La mia tesi di laurea magistrale mi ha portata a conoscere in parte il Risorgimento e, tra i suoi precursori, c’è anche questo ragazzo, Emanuele De Deo, di cui sono orgogliosamente conterranea. A lui è dedicato questo breve racconto e non penso esprima la grandezza e la nobiltà del suo animo, malgrado la sua giovane età: Per odio verso i Borboni e sincero spirito liberale, Emanuele De Deo, ad una cena, sfregiò il ritratto di Ferdinando IV, proferendo minacce, e aderì ad organizzazioni desiderose di porre termine al dominio borbonico. Fu catturato e, nonostante la difesa del giurista Mario Pagano, fu condannato a morte e impiccato il 18 ottobre 1794. Si può dire che fu uno degli antesignani della sfortunata Repubblica Partenopea del 1799.
La lettera di Emanuele De Deo è questa:“Mio caro Fratello, perché dirmi disgraziato? Perché attribuirmi questo nome? Se considerate la perdita d’un fratello, convengo con voi; ma se tale mi chiamate per il destino che seguo, caro fratello, v’ingannate. Io la mia sorte l’invidierei negli altri: ciò vi basta per farvi comprendere la tranquillità dell’animo mio nell’abbracciare il decreto della suprema giunta, e del mio e vostro Sovrano. La morte reca orrore a chi non ha saputo ben vivere. Chi ha la coscienza senza rimorsi, gioisce in quel punto che i malfattori chiamerebbero terribile; e poi noi non siamo eterni, presto o tardi si muore; né la durata della vita dovete determinarla da replicati giri del Sole, un anno di vita di un uomo onesto e socievole eguaglia cento d’un Misantropo, d’un egoista; e pure il paragone mi sembra incompatibile: grazie al Reggitore del tutto. Non v’è persona che potesse credersi da me oltraggiata o lesa. Ho adempito alle mie obbligazioni verso chiunque aveva dritto di esigerle. e non mi sono giamai dimenticato di essere Cittadino ed uomo.”