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Autore: Miss_Coffin_Maker    28/08/2009    1 recensioni
Beloved.
Significa colui che è amato.
Ma lo sai, Seimei?
Dopo tutto, io non mi sento affatto tale.
[Contiene i ringraziamenti per "Youji And Natsuo: A Joyful Act"]
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nisei Akame, Seimei Aoyagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seimei And Nisei:

 

A Doomed Act

 

 

 

 

 

Beloved.

Significa colui che è amato.

Quando queste sette lettere sono comparse sul mio corpo, ho capito che la mia vita sarebbe cambiata. Un nome così bello, poi, non poteva che essere un presagio di felicità. Sapevo che qualcun altro stava contemplando la stessa parola, sapevo che qualcun altro stava aspettando il mio arrivo, sapevo che soltanto la mia presenza lo avrebbe reso completo.

Per questo motivo ero soddisfatto.

Credevo di avere un potere che appartenesse esclusivamente a me ed ero certo che guardare chiunque dall’alto in basso mi sarebbe stato dovuto. Solo con il mio Sacrificio avrei smesso di comportarmi in questo modo. Solo lui ne sarebbe stato immune. Lui, l’unico che fosse veramente al mio stesso livello.

Ero forte. Con lui sarei stato perfetto. Insieme saremmo stati indistruttibili, lo sapevo, e ognuno avrebbe vissuto per l’altro. Io, comunque, avevo già cominciato ad esistere soltanto in funzione sua, sebbene non lo conoscessi nemmeno, nonostante lui non fosse che un’immagine creata dalla mia fantasia. Niente più di un pallido, dolcissimo fantasma nella mia mente.

Seimei.

Seimei è così bello e sicuro di sé, così certo delle proprie capacità, così sereno. Lui è il Sacrificio adatto a me, esattamente come mi ero aspettato fin dall’inizio.

E’ lui l’unica creatura che può ordinarmi di vincere una duello, l’unica persona che può sedere sul mio stesso trono, è lui l’unico uomo che completa il mio destino.

 

 

“Seimei”

Il ragazzo dai corti capelli corvini sollevò lo sguardo, interrogativo.

“Sono io il tuo Fighter. Sono io il tuo destino”

L’altro sorrise. “Non essere sciocco, Nisei. Non sei stato tu ad aspettarmi per tutto questo tempo? Io avevo qualcuno che mi proteggesse ancor prima della tua comparsa. E’ il tuo destino ad essere legato al mio. Non certo il contrario”

La sua voce pacata, sempre uguale a se stessa, risuonava soave e ineluttabile. Come al solito.

“Ma…Soubi non era veramente…Sono io che…”

Seimei continuava a sorridere, adorabilmente. “Se io morirò, tu morirai con me”

“Sono pronto a seguirti, Seimei. Anche se questo significasse morire”

“E dunque? Chi di noi due rappresenta il destino dell’altro?”

 

 

Adesso capisco quanto fossero vere le tue parole.

Adesso che mi trovo qui, incapace di muovermi, con tanto, troppo tempo per pensare.

La mano mi fa male, e devo ringraziare il tuo caro Soubi, per questo. Ma la verità è che il dolore mi riporta indietro, a tutti i momenti che soltanto ora acquistano un senso. Non scherzavi, né mentivi. Non lo hai mai fatto, immagino di essere io l’unico meritevole di biasimo, dopo tutto.

Io sono uno strumento, e questo è quanto.

Non lo hai mai negato, hai sempre parlato sinceramente, e almeno di questo posso essere contento. Avevo bisogno di te, ma tu non sei accorso in mio aiuto. Ci ho pensato, e ho capito.

Va bene così.

I tuoi piani erano altri, eppure, Seimei, so che non mi lascerai qui. Io so che troverai il modo di riavermi al tuo fianco.

 

 

“Quante volte ti ho già detto di non prendere iniziative, Nisei?”

Il suo tono era composto come al solito. Ed era sempre così, non importava quanto dure o aggressive o violente potessero essere le sue parole.

“Pensavo che sarebbe stato divertente…”

“Non c’è niente a cui tu debba pensare. Limitati ad eseguire gli ordini”

Il ragazzo dai lunghi capelli corvini si alterò, in un guizzo d’orgoglio ferito. “Io non sono come Soubi” ribattè a mezza voce.

L’altro gli si fece vicino. Gli posò una mano sulla testa, scompigliandogli dolcemente i capelli. “Invece sì. Sei esattamente come lui. Esisti per proteggere la mia vita, esisti per seguire i miei comandi. Tu esisti per me. Ma in questo caso, te lo concedo, è stato il destino a decidere al posto tuo, non i capricci di un essere umano”

Nisei strinse i pugni. “Il destino…” ripetè.

“Ma in fondo, lo vedi, è esattamente la stessa situazione. Nessuno di voi ha avuto una scelta. E dopo tutto, ne siete entrambi felici”

“Seimei…che cosa faresti se io dovessi allontanarmi da te?”

Seimei gli rivolse un’occhiata divertita. “Se questo dovesse accadere, troverei il modo di riaverti con me”

E la sua voce nascondeva una durezza imprevista.

 

 

In fondo, sei sempre stato un mistero. Lo eri prima che ti incontrassi, e anche in seguito non sono stato capace di sollevare il velo che ti nascondeva ai miei occhi. E ho l’impressione che nessuno scuoterà mai la tua fredda imperturbabilità. Nessuno lo potrà, né io, né Soubi, né Ritsuka.

No, nemmeno il fratello che dici di amare così tanto.

Amore…

Beloved significa colui che è amato.

Nessun nome ti sarebbe maggiormente adatto.

Razionalmente, dovrei ritenere che tu sia l’ultimo a meritarlo. Ma lo sai, la mia mente non è fatta per le speculazioni sistematiche. Per me, nessuno ha diritto all’amore quanto te. Il tuo destino è quello di ricevere amore. Amore assoluto, incondizionato.

E il mio destino…il mio destino è lo stesso.

Perché Beloved significa colui che è amato.

Ma lo sai, Seimei?

Dopo tutto, io non mi sento affatto tale.

 

 

Il profumo delle rose era così inebriante, Seimei lo amava sopra ogni altro. E quei fiori erano immensamente belli, i petali lisci e sottili, fragili e innocenti, talmente indifesi in apparenza. Erano come lui, piccoli seducenti demoni dall’aspetto angelico. Li accarezzava con lo sguardo, senza riuscire a farne a meno, ne assaporava l’aroma delicato con tutto l’abbandono di cui era capace. Piccoli  simulacri di una bellezza pericolosa e spettrale. Così era lui, giovane irreprensibile, fratello affettuoso, Sacrifice potente e deciso. Impeccabile, da qualunque punto di vista lo si guardasse. Bellissimo come una rosa, follia dissimulata, intrigo travestito da amore.

Si fermò davanti ad un esemplare maestoso, il più bello di tutto il giardino. Lo osservò con dolcezza, le iridi piene della sua illusoria perfezione. Ne sfiorò il gambo con l’indice. Un piccolo dolore, una puntura impercettibile, poi il rosso scarlatto del sangue sulla pelle bianca.

“Ti sei fatto male?”

Seimei sorrise senza voltarsi.

“Fammi vedere…”

Nisei gli prese la mano tra le sue. Si portò l’indice alle labbra, leccando via il sangue.

“Dicono che la saliva sia il miglior disinfettante”

“La spina di una rosa non mi ucciderà”

“Perché ci sarò io a proteggerti”

Seimei gli posò una mano sul viso, sfiorandogli appena una guancia. Il ragazzo dai capelli lunghi trattenne il respiro, confuso. Era il gesto più vicino a quanto avesse mai desiderato, e il più lontano da quanto avesse mai ricevuto. L’altro si chinò su di lui, depositandogli un bacio leggero sulle labbra dischiuse in un moto di sorpresa.

“Seimei…”

Le dita di Nisei accarezzarono le labbra che avevano ricevuto quel contatto, sole in tutto il suo corpo. Gli occhi spalancati per lo stupore, le guance arrossate per la gioia, il cuore che batteva forte nel petto, finalmente vivo, vivo dopo così tanto tempo.

“Questo è perché so che tu mi proteggerai, qualunque cosa ti succeda”

“Sì…”

“E perché lo faresti in ogni caso, perché è il tuo destino, perché non ti darò quello che vuoi perché non posso e non voglio e perché non mi dispiace per questo”

Nisei gli rivolse uno sguardo colmo di tristezza, mentre il rossore spariva dalle guance  e il cuore rallentava la sua corsa, all’improvviso, e il vento gli diceva che non avrebbe dovuto sperare, che non c’era motivo di sfidare il destino, esistevano solo ragioni per assecondarlo. Annuì, l’espressione di nuovo impassibile di chi ha imparato a mentire, così bene da non riuscire più a distinguere la verità dalla finzione. Volse le spalle al Sacrificio che non poteva che amare, nonostante non ne fosse ricambiato, né mai lo sarebbe stato.

Seimei inspirò a fondo il profumo delle rose, bellissime e pure e innocenti e terribili.

“E perché meriteresti l’amore che non hai” sussurrò al giardino che non poteva udirlo.   

 

 

 

 

 

 

 

*****

Che cosa mi è saltato in testa? Scrivere una fan fiction su questi due è stato un lavoro e un piacere, sono personaggi importanti e controversi del manga di Loveless, che certo mi piacerebbe vedere in versione anime, anche se ormai le mie speranze sono pochine...la loro è una relazione complicata, e io ho provato ad interpretarla a modo mio, e non ho saputo rinunciare ad un tocco di romanticismo finale. Perchè il povero Nisei mi fa tanta pena, è vero che è un pazzo sadico, ma si merita anche lui un pò di considerazione, no? E poi è così carinoooooooo! ToT

Vabbè, diciamo che la fan fiction è pensata come le riflessioni di Nisei dopo la sua cattura (vedi volume 9- Capitolo 8), mentre le parti in corsivo sono dei confronti Seimei- Nisei inventati ex novo da me.

Che dire? Spero vi piaccia, adoro scrivere sui vari pairing di Loveless, e questi due cattivelli secondo me si meritavano un'occasione, anche perchè i loro nomi sono fatti per essere pronunciati uno dopo l'altro, non vi pare? XD

Ok, termino qui lo sproloquio, e ringrazio in anticipo tutte le persone che leggeranno e magari lasceranno un commentino per dirmi cosa ne pensano!

 

 

 

Ringraziamenti per "Youji And Natsuo: A Joyful Act":

 

Ringrazio Nyah e Selfish per la loro recensione e per i loro complimenti! Eheh, anche voi prede della pucciosità immensa di quei due fantastici piccoli psicopatici, eh? No no, non c'è modo di sfuggire! XD

E accolgo con piacere soprattutto il commento circa l'IC, di solito trovo delle difficoltà a rimanere IC, quindi sono molto contenta che la storia vi sia piaciuta e abbiate trovato i personaggi ben caratterizzati. Grazie grazie ad entrambe! :D

Ringrazio anche Gioielle che ha messo la fiction tra i preferiti.

E' sempre bello vedere che ci sono altri devoti fan di Loveless, sperando che un giorno questo fantastico manga approderà anche in Italia!

 

 

Bene, con questo ho davvero concluso! Un saluto a tutti! :D

*Ilaria*

 

 

  
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