Non ricordo il suo nome ma so di conoscerlo grazie al suo viso che mi è molto familiare. Appoggio la testa sul suo petto ascoltando il battito del suo cuore e respiro lentamente mentre lui fa lo stesso. Sorrido staccandomi controvoglia da quella posizione per guardarlo negli occhi. Sono talmente scuri e profondi da non riuscire quasi a distinguere la pupilla dall’iride.