Ok domanda: come accidenti ci sono finito in questa situazione?!?
Penso ritrovandomi con la schiena sul materasso e, a cavalcioni su di me, Gilbert che mi guarda con i suoi bellissimi occhi dorati puntati sui miei.
Sembra come se mi volesse perforare l'anima. Lo fisso nervoso e agitato, senza fiatare, sentendo la bocca asciugarsi e il corpo incapace di muovere un solo muscolo.
Ho il cuore a mille e devo essere completamente rosso in viso perché inizio a sentire caldo.
Stai calmo Vincent. Devi calmarti. 
Non so esattamente cosa sia accaduto. E’ avvenuto tutto talmente in fretta…
So solo che ero in camera mia a sistemarmi i capelli. Dato che ora li porto corti, e non sono abituato, ci metto più del solito per pettinarli a dovere.
Ad un tratto Gilbert è entrato, o meglio piombato, nella mia stanza.
Mi ha guardato, ha richiuso la porta alle sue spalle, si è avvicinato, mi ha afferrato la mano e mi ha trascinato sul letto per poi bloccarmi ogni via di fuga.
Cosa gli è preso così all'improvviso?
Andrà tutto bene. Di sicuro non vorrà farmi nulla...giusto?
Di solito nei film o nei libri inizia tutto con un bacio.
Cosa vuoi fare Gil? Mi stai spaventando.
Penso e sussulto quando lo vedo avvicinare il viso al mio. Subito scosto il viso, imbarazzato, sentendo le orecchie fischiare e il cuore battermi all’impazzata. Gilbert mi accarezza una guancia, facendomi voltare nuovamente verso di lui. Siamo talmente vicini che la mia mente si svuota in un attimo. Chiudo gli occhi d'istinto e rabbrividisco appena sento le sue labbra morbide posarsi sulle mie.
Sembra una delle mie tante fantasie. E’...a dir poco eccitante.
Si stacca pochi secondi dopo e mi fissa. Lo faccio anche io, ansimando, con le gote rosse e gli occhi lievemente lucidi.
"Gil..."
Lo vedo irrigidirsi per poi tornare a baciarmi con più foga rispetto a prima. Respiro pesantemente nel bacio, sentendo un'ondata di calore pervadermi nel basso ventre, costringendomi a chiudere le gambe, ma lui me le riapre mettendo una gamba tra le mie e facendomi sfuggire un gemito.
"G-Gil"
Ansimo mentre lui approfondisce. Rabbrividisco quando la sua lingua tenta di entrare nella mia bocca. Serro le labbra mugolando e, staccandosi, mi guarda.
"Non avere paura"
Esito.
Chiudo di nuovo gli occhi, rilassandomi, e permettendogli di baciarmi ancora. Stavolta accetto l'ingresso della sua lingua che inizia ad intrecciarsi con la mia.
Socchiudo gli occhi che si inumidiscono maggiormente, facendomi vedere appannato. Stringo lievemente la sua camicia tra le dita e continuiamo a baciarci per molto tempo.
Avvampo sentendo le sue labbra posarsi sul mio collo, procurandomi una scossa di piacere che mi fa gemere. Subito mi tappo la bocca con le mani e Gilbert mi sorride dolcemente.
"Vince"
Lo fisso per poi rigirarmi nel letto, dandogli le spalle, troppo imbarazzato per affrontarlo. 
E' successo veramente? No. No, di certo è solo un sogno...che sembra meravigliosamente vero.
Sento Gilbert accarezzarmi la testa, sdraiandosi vicino a me. Alzo il viso per osservarlo e sono felice di vedere quel sorriso che mi fa calmare. Sorrido anche io attaccandomi a lui e affondando il viso nel suo petto. Mi stringe a se coccolandomi finché non mi addormento.
Il giorno dopo, quando mi sveglio, mi metto seduto e sbadiglio scompigliandomi i capelli. Ricordandomi della sera precedente, mi blocco, sbiancando, sentendo il viso scaldarsi.
"Buongiorno"
Mi giro di scatto verso Gilbert. Provo a dire qualcosa ma le parole mi muoiono in gola. Lui ridacchia divertito e, sedendosi a sua volta, mi tira a se per abbracciarmi, sussurrandomi con dolcezza:
"Ti amo Vince"
Sbarro gli occhi a dir poco sorpreso e lui ne approfitta per baciarmi ancora una volta. Resto per un attimo fermo, poi ricambio con gioia.
Non è un sogno...e anche se lo fosse, non voglio assolutamente svegliarmi.