Vincent stringeva tra le dita la maglia di Gilbert. Una parte di lui si vergognava da morire, un'altra non aspettava altro che questo. Il maggiore lo teneva attaccato al muro per i fianchi.
"Gil..."
Sussurrò mentre l'altro sospirava contro il sul collo, andandogli a mordere piano l'orecchio, passando poi la lingua sul lobo, provocando una scarica di piacere in tutto il corpo di Vincent
"Il tuo corpo è così caldo. Sei eccitato, non è vero?"
Gilbert strinse maggiormente la presa sui fianchi del fratellino che continuava a stringergli la maglia con mani tremanti.
Sorrise con soddisfazione e, lentamente, cominciò a sbottonargli la camicia.
"G-Gil, aspetta"
Sospirò Vincent senza fiato non appena Gilbert fece scorrere la lingua dal collo fino alla clavicola.
Rabbrividì.
La sua pelle era così candida, così morbida, che Gilbert non aveva potuto resistere.
Lo prese in braccio e lo poggiò sul letto. Si soffermò un attimo a guardarlo.
Il ragazzo aveva, negli occhi eterocromatici, un'espressione impaurita e al contempo eccitata. Il collo era pieno di segni rossastri.
Gilbert lanciò il cappello che indossava sulla poltrona vicino al letto e si sfilò la maglia.
Vincent non sapeva come resistere a quegli occhi dorati che brillavano grazie alla poca luce della luna che penetrava attraverso le tende scure. Al fisico longilineo si opponeva la V alla fine del ventre e l'evidente rilievo creatosi all'altezza della patta dei pantaloni.
Gilbert cominciò a baciarlo, prima sulle labbra, per poi scendere fino alla cintura; si slacciò i pantaloni facendo altrettanto con quelli di Vincent.
"G-Gil"
Balbettò sentendo la mano di Gilbert scendere lungo il suo corpo, fino ad arrivare lì. Quel momento di piacere durò meno di un minuto. Gilbert era troppo eccitato per aspettare. Girò Vincent con il ventre sul letto, lo afferrò per i fianchi e lo penetrò con violenza.
Il più piccolo aveva il viso rigato dalle lacrime per la gioia, mista al dolore, schiacciato contro il cuscino di seta bordeaux di Gilbert.
"Ti piace, non è vero, piccolo pervertito?!"
Gli soffiò Gilbert all’orecchio, ghignando e chinandosi con il busto, rimanendo dentro di lui.
Vincent poteva sentire, fino in fondo, il calore emanato da Gilbert che continuava a penetrarlo, stringendolo così forte da lasciare il segno delle unghie.
"G-Gil…co-cosi...m-mi farai venire"
Gemette sentendo il piacere aumentare sempre di più fino a fargli raggiungere l'apice del piacere seguito da Gilbert. Lasciò andare un urlo mentre sporcava le lenzuola e rabbrividì sentendo come l'altro si era riversato al suo interno.
Era cosi...caldo...
Alla fine della loro sessione, Gilbert si era sdraiato al suo fianco e riprendeva fiato.
"Se volevi un po’ di attenzioni...potevi chiederle..."
Disse Vincent riprendendo fiato a sua volta, sentendo il braccio del fratello avvolgerlo all’altezza della vita.
"Sei veramente uno sciocco"
Aggiunse accarezzandogli una ciocca di capelli. A quel punto Gilbert lo fece ristendere sul letto, gli si mise sopra, gli bloccò le braccia e gli diede un lungo bacio sulle labbra.
"Ti amo"
Vincent, sorpreso per quella rivelazione cosi improvvisa, sorrise di cuore e gli cinse il collo con le braccia per tirarlo a se in un forte abbraccio.
"Anche io ti amo...ma la prossima volta sii più gentile, mi hai fatto male baka"
“Come se ti dispiacesse”