Sei nato per causare dolore, sofferenza e morte affinché gli altri possano diventare la versione migliore di
se
stessi.
Quali pensieri smuovono la coscienza di un dio?
Gloriosi propositi predestinati a inciampare su ogni sasso lungo il cammino.
Non è la tua concezione di teatro quella in cui non sei tu il regista, quella che ti costringe a ritirare un
biglietto gratuito per assistere alla parabola discendente della tua vita.
Il pezzo di carta stropicciato grava come piombo nella tasca.
Eppure eccola, la conferma d’amore che andavi cercando. E la cortina d’odio che ti ha avvolto evapora, insieme
alle lacrime, come davanti al calore del sole.
Ma la vera epifania ti raggiunge nel silenzio assordante che segue alla sinfonia di ossa, all'esplosione della
fine.
Hai eluso quel laccio di ferro. Tu non sei lui. Sei un altro. Sei la variante, la scheggia impazzita e
imprevedibile in un ingranaggio altrimenti perfetto, la lancetta che avanza di tre secondi mentre tutte le altre
ne scandiscono uno. Sei tu l’artista, ora. Armato di un pennello che risponde solo alla tua mano,
traccerai, sul
canovaccio di un futuro che nessuno ha mai dipinto e che solo tu adesso hai il diritto esclusivo di riempire,
scenari dove il rosso non sarà più quello del sangue versato, ma di nuvole incendiate su un orizzonte
infinito.
Quali pensieri animano la risata di un pazzo?
Gloriosi propositi che solcheranno i cieli sulle ali del libero arbitrio.
L’aria che ti riempie i polmoni fra accessi di risa già sembra alleggerire la pressione sui talloni.
Sarai colui che non rende conto a nessuno.
Sarai la versione migliore di te stesso.
Che il regno del caos abbia inizio.
~fin~
Angolino d’autrice:
Scritta subito dopo aver visto il primo episodio della serie Loki. Spero vi piaccia!