Anime & Manga > Emma
Ricorda la storia  |      
Autore: dubhefly    31/08/2009    7 recensioni
"E c’è poi quel calore, il tepore del suo braccio sul quale lei si sta appoggiando, quel calore capace di giungere fino in fondo all’anima, risvegliandola.Questo è ciò a cui pensa Emma, mentre passo dopo passo continuano ad avanzare sotto la pioggia."
Un sipario sull'amore tra William e Emma, ispiratomi dalle note di "Nella Pioggia" di Vinicio Capossela.
Genere: Romantico, Song-fic, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NELLA PIOGGIA

 

"camminando, camminando

cade la pioggia..

la pianola, la pianola

spazza la sera

gli ombrelli sbocciano agli angoli"

 

 

Emma si avvicina alla finestra, sta piovendo.
Non è la solita pioggia di Londra però, l’aria non è permeata d’umidità come durante gli acquazzoni primaverili. E’ pioggia leggera questa, dolce, estiva. La giovane donna sospira, questa pioggia le ricorda la sua infanzia. Le ricorda i pomeriggi seduta sulla spiaggia del suo piccolo villaggio costiero, le ore passate a guardare la pioggia cadere, a guardarla unirsi alla onde.
Ma non può permettersi di perdere tempo nei suoi ricordi, è già tardo pomeriggio e deve ancora sbrigare alcune delle faccende domestiche quotidiane. Ha sempre mestieri da sbrigare. Per se stessa, per la signora Stoner. E’ incredibile quanto una casa possa riempirsi di polvere.
Emma indugia ancora un po’ davanti alla finestra, sa che non dovrebbe perdere tempo ma, la pioggia è così… incantevole. Le faccende possono anche aspettare, Emma indossa il cappotto e si appresta ad uscire. Dirà alla signora Stoner che doveva sbrigare alcune commissioni in arretrato. Tanto non si è mai presa un pomeriggio libero in più del dovuto in tutti questi anni al suo servizio.

 
Fuori è umido, ma non troppo, l’atmosfera è fresca. Frizzante. La pioggia cade ancora, a tratti intensa ma poi rada, sembra un innamorato alle prime armi che prima avanza spavaldamente e poi si ritrae, per paura di apparire superficiale agli occhi dell’amata. Londra è un tramestio di passi affrettati di uomini d’affari in ritardo e di dame che correndo saltano sulle carrozze per non rischiare di rovinarsi le acconciature. Da ogni portone che si apre sboccia un ombrello, che si dissemina insieme agli altri nelle vie di Londra, colorandole con tinte sbiadite. La grigia Londra con la pioggia si trasforma, diventa fremente, diventa viva.

 
Emma non ha l’ombrello, nella fretta s’è dimenticata di portarlo, ma ora non ha voglia di tornare fino a casa a prenderlo. Si tira su la mantellina, fino a coprirsi la testa e prosegue il suo cammino, mentre la pioggia continua a danzare sopra la città.

 
“Emma, Emmaaaa!”, una voce maschile la sta chiamando, un rumore di passi affrettati che s’avvicinano dietro di lei. Emma si gira, incredula. William è ormai alle sue spalle, ha i biondi capelli scarmigliati e la faccia tirata per la lunga corsa che deve aver fatto.
“ Oh, buon pomeriggio Sir William! E’ tutto apposto?” chiede lei, preoccupata e stupita.
“ Certo certo, non si preoccupi. L’avevo riconosciuta da lontano e mi sono solo permesso di allungare un po’ il passo per raggiungerla e accompagnarla, dato che non ha un ombrello” dice lui, ansimando ancora per la fatica della corsa. Emma sorride abbassando lo sguardo, e si rifugia sotto l’ombrello di William accettando il braccio che lui le porge.
“ Mi dica che commissioni stava sbrigando, l’accompagnerò volentieri.” , dice William sorridendo.
“ Oh, io veramente… stavo solo facendo una passeggiata, non ho una meta precisa” sussurra Emma arrossendo.
“ Ah, beh, meglio! Anche io stavo girando senza meta, almeno ora siamo in due.” , esclama William.
Emma sorride. Forse non dovrebbe ma è così contenta che lui sia lì, con lei. Sa benissimo che è tutto così assurdo, loro appartengono a due classi sociali diverse eppure… eppure si sente scaldare il cuore ogni volta che lo vede, ogni volta che lui le sorride.

 
Parlano per un bel po’, anzi lui parla, lei si limita ad ascoltarlo e ad intervenire con cenni d’approvazione ogni tanto. E’ così bello sentirlo parlare apposta per lei, è così cristallino il suono della sua voce. E c’è poi quel calore, il tepore del suo braccio sul quale lei si sta appoggiando, quel calore capace di giungere fino in fondo all’anima, risvegliandola. Questo è ciò a cui pensa Emma, mentre passo dopo passo continuano ad avanzare sotto la pioggia. 

 
“ Sarà stanca di camminare Emma, fermiamoci un attimo.” , dice William invitandola a sedersi su una panchina sotto un portico. Emma si siede, e William subito dopo. Fianco a fianco, ora sono veramente vicini. Può quasi sentire il suo respiro sfiorarle la guancia. E’ così bello il suo respiro, è regolare e profondo, è musicale.

 
Stanno in silenzio.

 
La pioggia intanto continua a cadere sottile.
Una musica di un pianoforte lontano si diffonde nell’aria, mescolandosi al ticchettio delle gocce che cadono.
La mano di William s’appoggia esitante sulla sua. E’ morbida.
Emma alza lo sguardo, tra le nuvole c’è uno squarcio di cielo,
è azzurro.

“ Sembra dipinto apposta per noi.”  pensa lei.

E intanto la pioggia continua a cadere.

 
“gira, gira

gira la pioggia

la pianola, la pianola

spazza la sera

piccolo piccolo è il cielo

e grande 

più per noi”

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Emma / Vai alla pagina dell'autore: dubhefly