春日, "spring day"
Ranka
Sei nata a febbraio,
Mese delle maschere
Fatte di carta sottile
Tanto facili da rompere
Ma sei sempre stata sincera,
Pura e trasparente,
Impossibile da infrangere,
Acqua placida che travolge senza affogare...
Figlia mia severa, gentile e premurosa
Della mia vita, gioia più radiosa
Sempre tanto matura, ancor prima di fiorire
Hai troppa fretta,
Non ti lasci sbocciare...
E vorrei essere forte,
Per poterti guidare
E vorrei guardarti le spalle,
Aiutarti a sognare...
Ma sei fatta di fuoco, non mi lasci avvicinare
E io povero umano, posso solo guardare...
Tu sei la primavera e non puoi aspettare.

晴日, "clear day"
Mori
Leggera come il vento, esile corpicino
Stringerti la mano è come sollevare un pulcino;
Attenta osservatrice,
come me apatica per abitudine
Sembri sempre felice
Ma più profonda della mia è la tua solitudine.
Sempre pronta ad ascoltare,
A metterti in mezzo senza pensare
Tu sei uno scricciolo e io un monte imponente
Ma è il tuo spirito a renderti gigante e sorprendente.
Semplice e piana come il cielo più terso...
Nel tuo sorriso mi sono anche io perso.

春陽, "spring sunshine"
Kyoya
Come un raggio di sole di primo mattino sui cuscini si posa
Silenzioso e un po' timido ma pronto a brillare
Tu così mi sei apparsa, sgangherata e certo non graziosa
Ma come un fuoco d'artificio pronta a strabiliare.
Una sfida, un enigma, un mistero da indagare...
Alla fine anche io, Re delle Ombre, dal tuo fascino incantevole mi son lasciato spezzare.

春妃, "spring princess"
Tamaki
Come una ranocchia saltellante e stonata
Nella mia vita ti sei affacciata
Che forse il bacio del vero amore
Possa ridarti bellezza e valore?
Un superbo, uno sciocco e -- sì- un po' un narcisista
Sono stato a giudicarti un rospo a prima vista
Ma, cruelle dame, ti sei vendicata
E da regina qual sei di me impossessata.
Mio sogno, mia erotica fantasia
Mia dolcezza, maturità e follia
Ti chiamerei principessa,
Ma mi sembrerebbe a questo punto banale...
Tu, in ossa e difetti,
Sei l'unica donna che potrò mai amare.

春姫, "spring princess"
Honey
Una favola
Una novità
Una creatura indifferente
Alla mia vivacità
Materna a tratti, schietta e luminosa
Ti ho sempre trovato tanto graziosa
E perdonami se mi si stringe un po' il petto
Ogni volta che ti osservo mentre mangio un dolcetto
Se fosse una favola, ti vorrei come mia principessa
Ma questa è la vita reale e tu sei una leonessa.

遙日, "distant day"
Kaoru ed Hikaru
Rido, ride, ridiamo!
Rido, ride, ridiamo!
Ridi? Rido? Ridiamo?
Poco importa, stesso sangue, stessa gola,
Nasce sulle nostre lingue nello stesso istante la stessa parola
Parole gemelle, di fratelli gemelli,
Ugualmente sagaci, ugualmente belli.
Identici in ogni singolo dettaglio
Dagli occhi, ai gusti, al taglio
Talmente uguali che nel nostro unico cuore
È nato nello stesso istante un identico amore
Ma tu, trottola vagante, bambolina fuori posto
Degli altri sei tutto l'opposto
Mai ci hai confusi, mai ci hai assecondati
Nudi e indifesi ci hai lasciati
Dietro le maschere, dietro l'inganno
Ci hai scoperti senza affanno
Ora noi siam qui disperati
Di te che non ci ami follemente innamorati.
Tu, spietata e distratta, ci hai riportati a quel giorno lontano
In cui non eravamo altro che bimbi singhiozzanti che si stringevano forte la mano...