Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: ladyElric23    22/09/2021    5 recensioni
Tutto si fermò.
Smith rimase con la tazza a mezz’aria.
Mike sgranò gli occhi.
Klaus si lasciò andare sullo schienale della sedia, basito come mai lo avevano visto, mentre Hanji Zoe spalancò occhi e bocca in un urlo silenzioso.
Nella stanza calò un silenzio opprimente.
Quella sera il Comandante dell’Armata Ricognitiva e tutti i suoi uomini migliori vennero a conoscenza di una incredibile ed inaspettata verità.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Erwin Smith, Hanji Zoe, Levi Ackerman, Mike Zakarius
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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BLESS YOU




Il comandante dell’Armata Ricognitiva Erwin Smith ricordava benissimo quella piovosa notte.

La notte che cambiò tutto, che segnò la fine di un’era.

La fine di come lo avevano sempre conosciuto, o creduto di conoscere.

Quella giornata era iniziata nel peggiore dei modi. Dopo essere usciti dalle mura erano stati investiti da un tremendo temporale che non faceva vedere ad un palmo dal naso, rendendo nulli i fumogeni e di fatto la formazione, rendendoli facili ed ignare prede per i giganti.

C’erano state delle perdite, ma si erano difesi bene.

Avevano resistito come avevano potuto, alcuni di loro si erano distinti in battaglia, fino ad arrivare a quel castello ormai segnalato sulle loro mappe come luogo di accampamento sicuro e ben difendibile.

La cena era stata frugale, dovevano razionare il cibo quando erano in spedizione, ma come sempre il Comandate aveva voluto fare quella riunione per tirare le somme e confrontarsi con i suoi Capitani e Capi Squadra.

La stanza era illuminata dalle candele, il tavolo pieno di scartoffie da compilare, ognuno di loro aveva davanti una tazza di tè fumante per aiutarsi a combattere il freddo, perché la legna nei camini sembrava non bastare a riscaldare quegli ambienti deserti da fin troppo tempo.

La Capo Squadra Hanji si sfregò le braccia e si strinse nel cappotto, facendo una smorfia sofferente.

Aveva ragione, si gelava.

Totale delle perdite?” chiese Erwin prendendo un sorso di tè. Voleva chiudere in fretta quella riunione, si meritavano tutti un bel riposo.

Quattro”

Troppi.

Aveva ideato quella formazione per ridurre al minimo lo scontro con i giganti e di conseguenza il numero dei morti, eppure si rendeva conto di quanto fosse troppo soggetta a variabili.

Perdere quattro soldati a causa della pioggia e della scarsa visibilità era una cosa che non poteva accettare.

Non se lo poteva permettere.

Di quali squadre?” alzò lo sguardo sui suoi soldati migliori, incrociando lo sguardo di Mike seduto di fronte a lui.

Uno dei miei” sospirò l’uomo, e lo stesso fece anche Hanji alla sua destra, con Moblit al seguito.

Due” disse invece mestamente Klaus.

Levi si limitò a scuotere la testa.

Il comandante lo guardò di sbieco, studiandolo ancora una volta.

Lui.

Lui aveva cambiato tutto.

Era stato la sua scommessa, il suo salto nel vuoto, ma il tempo gli aveva dato tutta la ragione di cui era capace; i migliori risultati nella storia del Corpo di Ricerca, impareggiabile, nessuno era al suo livello sul campo di battaglia. Nel giro di poco si era guadagnato il rispetto di tutti e la promozione a Capitano.

Il soldato più forte dell’umanità, lo chiamavano.

L’unico capace di opporsi ai giganti e di dare speranza alle persone.

Erwin ne era più che convinto: lui era la perfetta incarnazione delle Ali della Libertà.

Ed era entrato nella sua vita con una prepotenza degna di un Titano, sin dal primo momento in cui lo aveva visto nella penombra della Città Sotterranea.

Levi intercettò il suo sguardo e lo sostenne per diversi secondi, distogliendolo solo per posarlo su qualcosa al momento per lui molto più interessante, la sua tazza di tè.

Aveva quel modo di tenerla così inusuale che era quasi impossibile non guardarlo.

Lo vide arricciare appena il naso in una smorfia, ma durò solo un secondo, tanto che Erwin penso di esserselo immaginato.

E’ stato a causa della maledetta pioggia, non si vedeva niente”

Come sempre quando piove, Quattrocchi”

Non era una pioggia comune, e lo sapete. Eravamo fradici, i ragazzini erano bagnati come pulcini” ironizzò Hanji che come suo solito cercava di smorzare un po’ la situazione, proseguendo poi con un “E anche tu” indicando proprio il Capitano.

Lui ancora una volta si limitò a rivolgerle uno sguardo truce.

Era di poche parole quella sera, realizzò il Comandante. Meno del solito, almeno.

Doveva essere la pioggia, sapeva bene come il suo umore si rabbuiasse in quei giorni, probabilmente lo obbligava a ricordare la sua prima spedizioni fuori dalle mura. Anche quel giorno pioveva, e fu una carneficina.

Levi perse entrambi i suoi migliori amici.

Poi lo minacciò, ma questa è una storia che erano riusciti a cambiare.

Si erano trovati, in quell’abisso di disperazione e solitudine che era quel mondo.

Il soldato più forte chiuse appena gli occhi trattenendo il respiro, la testa che arretrava appena, poi sospirò piano.

Devo trovare un modo per rendere utilizzabile la formazione anche con condizioni meteorologiche avverse” corrugò la fronte Smith, portandosi una mano alla tempia sovrappensiero.

I fumogeni sono inutilizzabili” constatò Mike davanti a lui, e sarebbe stato giusto da parte sua dargli la giusta attenzione, ma ancora una volta il suo sguardo venne attratto da Levi che nuovamente inspirava a labbra dischiuse e socchiudeva gli occhi, per poi schiarirsi appena la voce e tirare debolmente su col naso.

Erwin inarcò un sopracciglio, guardandolo incerto, ma lui lo fulminò di rimando.

Odiava essere guardato, lo sapeva.

Eppure non poteva proprio fare a meno di farlo.

Potrei provare a rendere i colori più vividi e visibili” buttò lì Hanji, “Ma non garantisco che...”.

Occhi chiusi, testa leggermente indietro mentre inspirava forte.

Poi successe.

Levi starnutì, portandosi una mano davanti al viso rivolto verso la sua spalla e imprecando a mezza voce subito dopo.

Tutto si fermò.

Smith rimase con la tazza a mezz’aria.

Mike sgranò gli occhi.

Klaus si lasciò andare sullo schienale della sedia, basito come mai lo avevano visto, mentre Hanji Zoe spalancò occhi e bocca in un urlo silenzioso.

Nella stanza calò un silenzio opprimente.

Quella sera il Comandante dell’Armata Ricognitiva e tutti i suoi uomini migliori vennero a conoscenza di una incredibile ed inaspettata verità.

Un segreto inconfessabile: il Capitano Levi, il Soldato più Forte, il più letale e pericoloso tra tutti loro, capace di uccidere anche solo con uno sguardo, starnutiva in maniera adorabile.

Si.

Aveva starnutito ed era stato un verso così... no, non c’era altro modo per descriverlo se non adorabile.

Sembrava un pigolio.

Quel giorno doveva aver preso freddo sotto la pioggia, probabilmente gli era entrato fin nelle ossa e nonostante l’apparenza normale non riusciva a combatterlo. A volte Erwin si chiedeva se l’essere così minuto di statura avesse per lui un qualche effetto collaterale.

Il Capitano si ricompose subito, sentendo tutti gli sguardi su di sé.

Che avete da guardare?” domandò col suo solito modo brusco, la voce profonda che davvero mal si sposava con quello a cui avevano appena assistito, soffermandosi in particolar modo su Hanji che aveva intanto assunto la sua tipica espressione di quando vedeva un gigante anomalo. Era rossa in viso, il volto deformato in un sorriso ben poco rassicurante e sembrava tremare dall’eccitazione, quasi come se fosse sul punto di esplodere,

Mike tentò di tirarle un calcio sotto al tavolo con scarso successo, era fuori portata.

Erwin intanto aveva ancora la tazza di tè a mezz’aria e guardava il suo Capitano con uno sghembo sorrisetto incredulo.

Questo non se lo aspettava.

Che c’è?” domandò ancora Levi, nolente al centro dell’attenzione, questa volta assottigliando lo sguardo per scoccare le peggiori occhiate del suo repertorio ad ognuno di loro.

Il Comandante dell’Armata Ricognitiva Erwin Smith non poteva mentire a riguardo: per lui Levi continuava ad essere una adorabile sorpresa anche dopo anni.


















[NdA]: Che cos’è questa cosa? Boh, un delirio serale, presumo.

Perchè ho scritto questa cosa invece che continuare il nuovo capitolo di Ogni promessa è debito? Anche questa è una bellissima domanda.

Non so perché ma il pensiero che un uomo tutto d’un pezzo come Levi possa starnutire in maniera adorabile mi ha fatta sorridere più del dovuto, e quindi ecco questa piccola one-shot.

Il titolo è Bless You perché è quello che dicono gli inglesi quando starnutisci, una traduzione del nostro “salute” ma che suona meglio xD

Spero di avervi strappato un sorriso,

Buona serata a tutti/e!

ladyElric23






   
 
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