Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: Fiore di Giada    22/09/2021    0 recensioni
[8/8/2006]
In questa breve fic, provavo a esaminare i pensieri di Rei con la morte di Juda.
Ovviamente, Rei si dimentica che lui è stato prevaricatore e si da' le arie da buono scandalizzato.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Juda, Rei
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa è una fic in cui vedremo cosa pensa Rei della battaglia contro Juda.

Addio, maschera frantumata

E' tutto compiuto.
Questa lotta finalmente si è conclusa.
Con la mia limpida vittoria.
Nonostante il trucco sleale di Juda, anche grazie all'aiuto di Ken, sono riuscito a sollevarmi con le braccia dal fango e a infliggerli una ferita che gli ha tranciato i tendini delle spalle e gli dovrebbe impedire di combattere, essendo i colpi della Gru Rossa portati principalmente con le braccia...
Ho vinto.
Ho vendicato Mamiya, la donna che amo.
Finalmente non dovrà più vivere con lo strazio di un passato che la costringe a combattere, malgrado sia una donna...
Finalmente potrà essere libera di essere una donna, con la sua dolcezza e la sua femminilità...
Questo mostro ha avuto la punizione che si merita!
Lo guardo, trionfante. Voglio umiliarlo fino in fondo.
-No Juda... Tu non sei mai stato in grado di uccidermi...- sibilo. Una frase sprezzante e beffarda, con cui intendo frantumare come un cristallo il suo egocentrismo smisurato...
Lo guardo meglio e resto sorpreso. Sembra quasi che non mi stia ascoltando. Anzi, non mi sta affatto ascoltando!
I suoi occhi sembra che stiano guardando oltre e la sua mente sembra persa in altre dimensioni...
-Proprio come quella volta... sono rimasto affascinato dalla tua tecnica Rei... Era perfetta...-
Come è strana la sua voce... Non è più tronfia di potere e carica di titanico egocentrismo, ma sottile e rassegnata...
-Però non sei riuscito ad uccidermi...-
Ride, ma il suo riso è diverso... Non superbo, ma amaro... Amaro come veleno...
Lentamente, pacatamente, si toglie le mie mani dalle sue spalle. Soffre atrocemente, ma non grida.
Ma chi ho davanti? E' davvero Juda? E' davvero lo stesso combattente egocentrico che si è infuriato come una belva quando ho graffiato il suo viso?
Io... Io non so davvero con chi sto avendo a che fare...
Mi sembra che dinanzi a me ci sia un'altra persona...
-Però uno come me non può morire...-
E con decisione si pianta le mie mani nel torace, usandole come se fossero due spade.
Sono talmente sconvolto che mi accorgo alcuni istanti dopo che il suo sangue ha schizzato il mio viso.
Per qualche istante lo osservo, senza parlare. Tanto è lo stupore che mi sembra che le parole si siano congelate in gola...
Ma chi è costui?
Non è possibile, non può essere lo stesso guerriero egocentrico che ho sconfitto solo una decina di minuti fa!
Come fa ad essere così diverso da quello che sembrava?
-Juda...- Lo chiamo piano. La mia voce fa ridere anche me, per l'assurdità del tono che ha assunto... E' sottile e timorosa, come quella di un bambino... Quasi ho paura di fargli del male... Ma che mi prende? Costui ha devastato l'anima di migliaia di donne, compresa Mamiya, e io lo tratto come se fosse una persona a me assai cara che sta morendo?
Mi guarda. Ha un sorriso dolceamaro, come una coppa di miele con un fondo di assenzio e i suoi occhi sono calmi e dolcemente tristi...
Ma perchè dietro quello sguardo non vedo la malvagità pura che annebbiava il cuore di Jagger? C'è ancora semioscurità, ma riesco a vedere una voragine interiore che mi stringe il cuore in una morsa...
Quanta solitudine e dolore in questo animo...
-Proprio come quella volta... Sono rimasto affascinato dalla tua tecnica Rei... Era perfetta...-
Silenzio spettrale. In questo momento di sicuro sembriamo due statue... Come si chiamava quella statua di quella che un tempo fu la Grecia? Non mi ricordo e neanche mi interessa.
-Rei... Io... Io desideravo essere come te... volare come te... ma sapevo... sapevo che mi sarebbe stato negato...-
I suoi occhi viola si stanno sempre più illuminando, come due stelle di ametista, malgrado la morte... E io riesco a guardare la sua anima...
E' un paesaggio arido, desertico, disseminato di voragini profonde e le poche pianure sono colme di cocci aguzzi, che brillano sinistramente...
-Sai... Io... io quando ho scoperto di essere affascinato dalla tua meravigliosa tecnica, ho capito... ho capito che il mio destino era irrimediabilmente segnato e la mia stella destinata a spegnersi...-
Un silenzio greve, pesante come marmo. E il mio intelletto realizza di trovarsi dinanzi ad una maschera.
Una maschera di forza e di invulnerabilità, di spietatezza e egocentrismo, greve come un sarcofago.
Una maschera di cultore della bellezza, che ancora non capiva quanto l'armonia dei lineamenti e del corpo sparisse dinanzi alla bellezza interiore, alla luce dell'anima...
Una maschera che sembrava forte e che invece è crollata.
Miseramente.
Si è frantumata in tanti piccoli pezzettini, rivelando un animo bruciato dalla solitudine, come un deserto, ricoperto da cocci di vetro e specchi infranti.
Non avrei mai pensato che in un guerriero così spietato ci fosse una tale desolazione e un tale deserto...
-E io... io non posso fare nulla contro un uomo da cui sono affascinato... Non... Non so se capisci Rei...-
La sua voce è diventata ancora più bassa, simile ad un sussurro e il suo corpo indebolito si sta lasciando andare, ma io ancora capisco bene quanto mi ha detto.
Anche a te, Juda è toccato un destino terribile e doloroso.
Forse anche più triste del mio.
Prima che la stella della morta abbia iniziato a brillare sfolgorante su di me, io ho conosciuto l'amore, ho rivisto mia sorella, ho potuto godere del calore di una amicizia sincera...
Potevo essere me stesso, senza portare alcuna maschera...
Invece tu...
Tu hai indossato una maschera pesante come piombo, che ha distrutto la tua vera anima...
E non potevi liberartene, altrimenti saresti passato per vigliacco...
Come hai fatto a sopportare tutto questo?
Cosa ti ha dato la forza di vivere con questa maschera sul cuore?
-E per questo sono contento... sono contento di morire tra le tue braccia...-
Mi guardi ancora con disperata intensità, come a volere catturare la mia immagine per portarla nella tua anima dopo la morte, e lentamente, senza alcun dolore, posi il tuo capo color del fuoco sulmiopetto e muori.
Serenamente, anzi quasi felicemente.
E' come se il tuo cuore fosse libero, dopo una intera esistenza soffocata da una maschera che, inizialmente, forse, hai scelto di indossare consapevolmente e che poi ha aderto alla tua essenza, stritolandola come un'edera parassita e riducendola ad un deserto bruciato dal sole, ferito da ampie voragini e disseminato di cocci taglienti e vetri infranti...
Ora la tua anima è libera come una piuma al vento...
"Juda... Non l'avevo capito, ma anche tu eri un uomo solo..." e poggio il tuo corpo a terra, delicatamente, componendoti le mani sul petto.
Sento i tuoi uomini che ti insultano e se ne vanno. Ipocriti! Definiscono il loro re vigliacco! Ma ci vuole più coraggio a mostrare i propri specchi infranti che a vivere con una maschera di distrugge l'animo...
E Juda ha avuto questo coraggio...
E ora merita il riposo la sua anima tormentata...
Guardo ancora il suo viso. Sorride serenamente...
La morte ha composto le passioni devastanti che hanno frantumato come tempeste la psiche del mio avversario...
Addio, maschera ormai nuda...
Riposa in quella pace che non hai mai conosciuto nella tua breve esistenza...
Quella pace che presto conoscerò anche io...
Proprio ora, mentre il sole muore nel fuoco e nell'oro...

   
 
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