Sentiva il cuore batterle forte nel petto anche se non riusciva a capire se si trattava di paura o altro.
Stava guardando lo scontro dalla finestra assieme a Kari e a molte altre persone che probabilmente nemmeno capivano a pieno la situazione attuale, nonostante ciò che era successo tre anni prima c'erano ancora molte persone che non sapevano cosa fossero i Digimon e che posto meraviglioso era Digiworld.
Lei stessa era ancora ignara di molte cose nonostante fosse una Digiprescelta, all'inizio quando n'è aveva sentito parlare era cosi eccitata all'idea di andarci le sembrava quasi un videogioco poi però Hawkmon le aveva detto che avrebbero dovutto combattere assieme. Anche se era sempre stata iperattiva ed energica fin dal'infanzia non era sicura di poter veramente affrontare un Digimon, un'altra creatura vivente, in una battaglia ma per sua fortuna non era mai stato veramente necessario.
Finora si era trattato di distruggere gli anelli del male o Digimon artificiali, ma adesso con l'arrivo di Demon era cambiato tutto. Adesso Silphymon stava affrontando LadyDevimon un digimon in carne ed ossa, vivo che respirava in uno scontro mortale ciò nonostante sperava che ci fosse ancora un modo per sconfiggerla senza eliminarla, non voleva nemmeno pensare di dover arrivare a quel punto.
In momenti come questi vorrebbe somigliare di più a Davis, per lui è tutto cosi semplice,forse perchè è un ragazzo semplice. Lei invece non l'ho è per niente, è ipersensibille su ogni cosa e perde la calma e il controllo con estrema facilità.
Ha imparatto ad accetare questi suoi lati di sé, ma non può fare a meno di invidiare come gli altri reiscano a gestire le situazione in maniera migliore di lei, Kari per quanto sia preoccuata per i loro Digimon non sempre troppo sapventata.
“Lei ha già eliminato die Digimon.” pensa ricordandosi di quando l'amica le aveva raccontato la prima avventura sua e di TK a Digiworld.
Lei non si sente in grado di arrivare a tanto e prega di non doverlo mai fare.
Quando Silphymon vienne scaraventato a terra tutti i suoi pensieri svaniscono nel nulla, non pensa più e inizia a corerre inseguita da Kari. Sa che ciò che sta facendo non ha senso anche se andasse dai due Digimon cosa potrebbe fare?
Ma se deve essere sincera non le importa, vuole aiutare, vuole fare qualcosa anche se sa che probabilmente sarà inutile. Non vuole combattere, ma non rimarà in disparte mentre qualcuno a cui tienne e nei guai, per lei fare qualcosa del genere sarebbe semplicemente impossinile.
Quando scendono dal palazzo lei e Kari vedono LadyDevimon afferare un ragazzo come scudo e in quel momento lo sente.
Sente la paura svanire lasciando spazio alla rabbia, la qualle non fa che aumentare mentre il Digimon demoniaco approffitta della situazione per attaccare Silphymon senza pietà.
Senti le lacrime pungerti gli occhi mentre afferri la prima cosa che trovi, uno skatboard, e ti lanci contro LadyDevimon.
«Vigliacca!» gridi dopo averla colpita mentre il ragazzo che aveva preso in ostaggio scappa. «Giuro che non ho mai incontrato un Digimon più perfido e spietato di te! Vergongna!»
Ciò che sente dire da LadyDevimon su come essere malvagia è la sua natura e che non può cambiarla e il fatto che sembri divertita mentre lo dice la sconvolge come può qualcuno essere cosi fiero della sua malvagità?
Come può qualcuno essere cosi privo di cuore?
Persino Ken quando era l'Imperatore Digimon non era cosi spietato o almeno non lo era del tutto, ma il Digimon di fronte a lei invece è ovvio non ha un grammo di bene in corpo nemmeno a pagarlo come dimostra quando tenta di ucciderla per essersi intromessa in quel modo.
Questo però non le impedisce di impallidire quando LadyDevimon scompare colpita da Silphymon. Si disintrega davanti ai suoi occhi a pochissimi centrimetri da lei mentre stava cercando di attacarla, ma Silphymon la eliminata per prima... e l'aveva fatto per salvarla.
Lascia andare lo skatboard che cade a terra riempiendo il silenzio che si è creato.
«Non ho avuto altra scelta, ho dovutto eliminarla.» dice la voce di Aquilamon. «Ti prego cerca di capire.» aggiunge quella di Gatomon.
«È tutta colpa mia.» mormorra sconvolta. «Ti ho costretta ad eliminare un Digimon.»
In quel momento sente qualcosa spezzarsi dentro di lei, forse era l'ultimo brandello d'ingenuità che si era portata dietro in quest'avventura oppure è qualcos'altro, ma non capisce cosa sia e non le interessa.
«Quel ragazzo si è salvato grazie a te, è merito tuo.» dice Kari andando al suo fianco.
Yolei smette finalmente di tremare e stringendo i pugni ingoiando le bille che le sono salite in gola. Ha salvato una vita e sebbene l'idea di averlo fatto a discapito di un'altra non la entusiasmi sa che è stato suo dovere farlo.
Da adesso in poi sarà tutto diverso n'è è consapevole... ma continuerà a fare del suo meglio.
Ciò che è appena successo non ha cambiatto ciò che è, semplicemente la messa davanti ad una realtà che voleva negare con tutta se stessa. Ma adesso basta deve affrontarla a testa alta, certe volte non basta solo combattere.
Certe volte devi fare di più e se in futuro fosse costretta a rifarlo Yolei sarebbe stata pronta.
Infondo era suo dovere.