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Autore: Crepuscolina13    23/10/2021    0 recensioni
Questa sarà una raccolta di one-shot finite e indipendenti tra di loro dedicate al mondo di Twilight.
Idealmente ogni mela sull'albero corrisponde ad una storia autoconclusiva.
La prima storia è dedicata ad Esme Cullen alle prese con un'attività decisamente umana.
Nella seconda storia abbiamo Bella alle prese con i vampiri e le sue mestruazioni.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film, Contesto generale/vago
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Note tecniche: la storia si svolge nel libro di Twilight in un momento imprecisato tra dopo il ritorno di Edward da Denali e prima che Bella scopra la verità.

 

 

Esme Cullen aveva un ruolo ben preciso all’interno della famiglia, tutti lo avevano.

Carlisle col suo lavoro all’ospedale era quello che portava i soldi alla famiglia; in realtà grazie ad Alice non ne avevano bisogno visto che la ragazza poteva procurare loro tutti i biglietti della lotteria vincenti che desiderassero, ma era importante per fornire loro una copertura ed inoltre era il loro punto di connessione con la società adulta di Forks.

I ragazzi invece grazie alla scuola dovevano costruire l’immagine di una famiglia perfetta e soprattutto molto normale ed era per il bene di tutti che si sacrificavano nell’ascoltare ore e ore di lezioni su argomenti che ovviamente sapevano alla perfezione.

Il suo ruolo invece era quello della perfetta casalinga americana, amorevole coi propri figli e il proprio marito, ed era per quello che quel giorno come faceva ormai da anni, almeno una volta alla settimana, si recava nell’unico centro commerciale con annesso supermercato di Forks.

Poteva sembrare una cosa noiosa eppure lei si divertiva perché quando fingeva di leggere gli ingredienti di ciò che comprava e mentre fingeva di pensare a cosa cucinare quella sera per la sua famiglia si sentiva così incredibilmente umana e viva.

Naturalmente tutto il cibo comprato sarebbe andato dritto ad una mensa dei poveri locali, ovviamente in forma di donatori anonimi ma se volevano sembrare davvero umani dovevano per forza fingere di comprare del cibo e quel compito era sempre toccato ad Esme in qualunque città si stabilissero.

Man a mano che gli anni passavano lei imparava a riconoscere i clienti abitudinali di quel posto, per lo più donne casalinghe proprio come lei e alla fine inevitabilmente si faceva delle amiche.

All’inizio iniziava tutto con un “Ho Visto che oggi c’è un super sconto per i detersivi profumati, deve assolutamente approfittarne...Oh piacere..Sono Esme Cullen…. Si esatto la moglie del Dottor Cullen” poi continuava con un “Oh anche lei qui? Si esatto il Ringraziamento si sta avvicinando e sto già facendo scorta di viveri, i miei figli sono dei veri mangioni” tutto accompagnato ovviamente da sorrisi graziosi e perfettamente normali, stando sempre attenta a non mostrare troppo i denti.

Alla fine i discorsi sul cibo si accompagnavano sempre con commenti sui propri figli che ovviamente andavano tutti allo stesso liceo “Signora Cullen ha sentito dell’incontro genitori-insegnanti?” oppure su i propri mariti “Mio marito lavora troppo, glielo dico sempre ma non mi da mai retta, a lei non manca il Dottor Cullen quando è in ospedale? Mi dica il suo segreto”.

Insomma alla fine finiva per avere degli appuntamenti fissi al supermercato con le donne disoccupate di Forks, insieme si scambiavano consigli su alcune ricette o segreti su come pulire una macchia particolarmente ardua.

E ad Esme tutto ciò piaceva davvero.

Ormai, oltre a fingere di muovere il petto per simulare un respiro, non le costava più fingere di avere il fiatone ogni volta che spostava il carrello pesante esageratamente pieno di cibo, del resto doveva dar l’impressione di star cucinando per 7 persone. Non le costava neanche più sopportare l’odore sgradevole che proveniva da alcuni cibi già pronti né le canzoncine irritanti messe attraverso le casse acustiche.

Ormai la sua era diventata una routine divertente da quando iniziava col salutare i cassieri a quando finiva col lasciare qualche dollaro alle persone che chiedevano qualche spicciolo per mangiare, che aspettavano i clienti all’uscita dell’edificio.

Quel giovedì pomeriggio come al solito stava prestando attenzione alla lista di ingredienti di una qualche salsa al pomodoro quando le giunse all’olfatto una traccia dell’odore inconfondibile di Edward e ciò le sembrò parecchio strano, cosa ci faceva Edward al supermercato?.

Con grande curiosità seguì facilmente la traccia che la condusse ad una giovane ragazza dai capelli marroni che al momento era indecisa se comprare una Mozzarella invece di un formaggio Emmenthal. Strano. Quella non era Edward eppure l’odore proveniva da lei, non era fortissimo, era più un alone che la circondava come se fosse stata parecchio a contatto con lui ma ad una sorta di distanza. Poi quando la ragazza si voltò lei poté vedere quegli enormi occhi color cioccolata e allora capì subito. Quella era Isabella Swan, la ragazza di cui suo figlio ancora non sapeva di essere perdutamente innamorato. Automaticamente sorrise. Ne aveva sentito parecchio parlare ma non l’aveva mai vista coi propri occhi ma quello che vide le piacque parecchio, sembrava davvero perfetta per Edward. La ragazza non sembrava sapere chi lei fosse infatti le passò accanto senza concederle un ulteriore sguardo.

Esme si fermò a vederla uscire dall’edificio continuando a sorridere.

Edward era appena tornato da Denali e l’atmosfera a casa era un po’ tesa, nessuno sapeva bene come comportarsi ma Alice aveva visto. Quella ragazza in un futuro prossimo sarebbe diventata sua figlia. E lei si fidava ciecamente di Alice.

 

 

 

Note dell’autore: Assurdo, Twilight fa parte di me da un decennio ormai e questa è la prima volta che scrivo una fanfiction tutta per loro. Questa scena mi è venuta in mente mentre stavo guardando “Desperate Housewives” per cui se la storia vi è piaciuta ringraziate quelle pazze di Wisteria Lane.

  
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