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Autore: laisaxrem    06/11/2021    0 recensioni
Kakashi e Gai devono occuparsi di Megumi, Aki e Metal per tre giorni. Verrà in aiuto anche Genma.
Questa fic partecipa al Kakashi Bingo 2021 (prompt: Kekkei genkai) e al Genma Week 2021 (prompt: Children, and Summons, and Sitters, oh my). In particolare il primo capitolo è un po’ introduttivo, il secondo è per il Bingo ed il terzo (ma anche parte del secondo) per Genma. Enjoy.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gai Maito, Genma Shiranui, Kakashi Hatake, Metal Lee, Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'This Is Us'
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DATA: Giovedì 16 Giugno 1693

Per ora non ho ancora trovato un titolo per i capitoli (cosa che mi dà un fastidio bestiale) ma li troverò.

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«Sakura, devi andare», la spronò Kakashi mentre cercava di nascondere il sorriso alla vista di sua moglie distesa sul pavimento a giocare con Megumi, Aki e Metal.

«Ancora cinque minuti…»

«Sakura…»

«Non ti preoccupare, ci occuperemo noi dei bambini mentre sarai via», s’inserì Gai che scrutava la scena con occhi brillanti ed un’espressione dolce sul volto. 

Il suo amico adorava i suoi figli e Metal era praticamente come un nipotino, quindi quando gli aveva chiesto di stare da lui tre giorni mentre Lee e Sakura erano via per una missione lui aveva accettato immediatamente.

«Ancora cinque minuti», ripeté Sakura per l’ennesima volta.

«Sakura dobbiamo andare», intervenne Lee che era in piedi accanto a Gai, uno zaino da viaggio in spalla ed un secondo – quello di Sakura – posato ai suoi piedi.

«Uff, va bene, va bene», cedette infine sua moglie mentre carezzava dolcemente la testa ai tre bambini. «Occupatevi di loro, ok?»

«Lo sai che lo faremo, Sakura-chan», la rassicurò Kakashi.

Era sempre tremendamente dolce vedere Sakura salutare i loro figli prima di partire per una missione.

«Sto parlando ai bambini», lo schernì sua moglie prima di rivolgersi a loro figlia. «Megumi-chan, ti lascio in carica. Fai in modo che tōchan e ojiji non distruggono la casa, ok?» istruì la loro bambina con voce seria ma un sorriso a piegarle appena le labbra.

«Sì, kāchan», rispose questa, il visetto contratto in un’espressione seria che lo faceva sempre sciogliere un po’ quando la vedeva sul suo viso di bimba di cinque anni.

Soddisfatta della risposta Sakura guardò gli altri due bimbi con lo stesso sguardo serio.

«Aki-chan, Metal-chan, aiutate Megumi, ok?»

«Sì, okāsan», «Hai, Sakura-obasan», risposero in coro i due e Kakashi vide gli occhi neri di Metal riempirsi di una decisione sconcertante per un bambino di sei anni. A volte Kakashi si domandava se per caso Metal non fosse davvero il nipote di Gai anche dal punto di vista biologico.

«Bravissimi», li gratificò Sakura con un sorriso ed un’altra carezza sulla testa prima di alzarsi ed avvicinarsi a Kakashi e Gai con un sospiro. «Mi sentirei più sicura se anche Tenzō fosse con voi ma –»

«Ma è in missione, lo so», l’interruppe lui, sospirando a sua volta in modo un po’ teatrale. «Sai, questa tua mancanza di fiducia mi ferisce», la punzecchiò allungando un braccio per attirarla più vicino a sé.

«Non è la prima volta che ci occupiamo dei bambini», le fece notare Gai. «Puoi fidarti».

«Di te forse. Ma di Kakashi?»

«Sono commosso dalla tua considerazione, mia amata moglie».

Lei gli scoccò un’occhiata divertita prima di dare un’occhiata all’orologio.

«Ok, dobbiamo davvero andare. Lee, sei pronto?»

«Certo!» esclamò questi, ad una voce troppo alta per l’interno di una casa. Non che Kakashi non ci fosse abituato: conosceva Gai da quarant’anni, dopotutto. «Ti aspetto fuori. Arrivederci, Gai-sensei!»

«Fai buon viaggio, mio giovane allievo!» rispose questi, gioviale come al solito, mentre sollevava brevemente un braccio in un gesto di saluto. Poi guardò Megumi e disse: «Fammi vedere quel disegno, ti va, mia Goccia di Primavera?»

E spinse la sedia a rotelle verso i bambini, lasciando loro un po’ di privacy.

«Ehi», sussurrò Sakura, alzandosi sulle punte per baciarlo lievemente sulle labbra. «Ti amo».

«Ti amo anche io».

«Ci rivediamo sabato sera».

«Conterò i minuti».

Sakura sorrise e gli scoccò un altro bacio, poi seguì Lee fuori dalla casa.

Kakashi rimase sulla porta a guardare mentre i due parlottavano un momento e poi si mettevano in posizione, entrambi con lo zaino sulle spalle, e partivano di corsa in direzione delle porte del Villaggio. Ridacchiando tra sé tornò in salotto dove Gai si era seduto sui tatami insieme ai tre bambini, Megumi accomodata tra le sue ginocchia, mentre mostrava loro alcune armi.

Kakashi andò a sedersi accanto a loro e quando Gai ebbe finito la spiegazione guardò i bambini ed annunciò: «Allora, chi ha voglia di giocare con i ninken?»

  
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