Qualcuno suona il clacson e urla sotto il mio balcone. Come se non facessi già abbastanza fatica a studiare da sola.
Ho appena letto qualche domanda fatta a quest'esame.
Mi rendo conto che sono indietro. Sono mai stata al passo o in anticipo su qualcosa?
La mia maledizione da eterna ritardataria sta allargando un po' troppo i suoi orizzonti.
Non posso farci niente.
Aspetto che le scarpe si asciughino per fare un giro in giro, magari in libreria, con i soldi che vorrei avere.
Probabilmente sarò bocciata anche stavolta.
E andrò in terapia.
Intanto, vado a mangiare un biscottino.