Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Beverly Rose    03/09/2009    6 recensioni
Fan fiction non propriamente utile che vede una giovane sacerdotessa Kaede come protagonista. Dopo dieci anni dalla morte di Kikyo, è lei la sacerdotessa del villaggio. Cosa pensa? Cosa prova? E perchè ogni giorno va davanti al Goshinboku per guardare, solo guardare, Inuyasha, imprigionato dall'incantesimo di sua sorella e probabile assassino?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Premettendo che questa fan fiction è del tutto inutile, vi rassicuro, dicendovi che sarà di soli tre capitoli.
Dato che non è che faccio succedere esattamente qualcosa, posso anche dire che l'ho scritta per ammazzare il tempo ma che già che c'ero ho pensato che se la pubblicavo non moriva nessuno,XD

P.S. il titolo tra l'altro non mi convince per niente, se per puro caso vi viene in mente qualcosa di meglio, sono pronta ad accettare qualsiasi consiglio.








La benda sull’occhio è diventata una tua caratteristica, pochi ancora ricordano di quando potevi vedere da entrambi. Sono passati quasi dieci anni da quando hai dovuto rinunciarvi e ora noti appena la differenza.

Sei giovane, hai lunghi capelli corvini, indossi vesti da sacerdotessa bianche e rosse e impugni un arco; sulla tua schiena, una faretra colma di frecce, proprio come quella della sacerdotessa che proteggeva il tuo villaggio prima di te.

Non hai la grazia di tua sorella Kikyo né il suo potere; non hai neppure entrambi gli occhi ma sei tu la figura alla quale gli abitanti del villaggio fanno affidamento, ora e ne sei orgogliosa.

Venerabile Kaede.

Cammini per la foresta di Inuyasha, quel mezzo demone che ha causato proprio la morte di tua sorella maggiore e che dorme da dieci anni, sigillato contro Goshinboku proprio da quest’ultima, e non puoi trattenere un sospiro affaccendato.

I demoni che devi sconfiggere non sono potenti né numerosi rispetto a quelli che attaccavano il villaggio quando la Sfera dei Quattro Spiriti vi veniva custodita, ma sconfiggerli o allontanarli richiede comunque una certa energia e oggi tu ne hai usata parecchia.

Così sì, cammini, ma il tuo passo non è spedito, piuttosto somiglia ad una passeggiata svagata.

Ma non importa la velocità con la quale avanzi, il luogo che raggiungi è sempre lo stesso e non è il villaggio.

No, ogni giorno nuovo tu vai e controlli l’Albero Sacro, Goshinboku e chi vi è imprigionato.

Da dieci anni Inuyasha è bloccato dalla freccia di tua sorella Kikyo, immobile e muto e tu lo guardi.

Come adesso.

Il mezzo demone ha una massa disordinata di capelli argento; sono lunghi, più lunghi dei tuoi e sai che sono soffici al tatto perché qualche volta hai osato allungare la mano per toccarli.

Ha la pelle chiara e compatta; le tue dita non hanno mai osato sfiorarla, trattenute dall’inutile timore di vederlo muoversi e svegliarsi.

E’ snello, ha le gambe lunghe e le spalle ben fatte.

Le sue braccia sono abbandonate lungo i fianchi e terminano con mani munite di artigli letali che ora giacciono inutilizzati e innocui.

Non vedi quello che vuoi vedere, la caratteristica che maggiormente ti impressionava quando eri una bambina e lui camminava al fianco di Kikyo prima come nemico, poi come alleato: i suoi occhi grandi, color ambra sono celati dalle palpebre e la luce del sole non li colpirà mai più per farli brillare.

Inuyasha dorme lì, davanti a te, ma è come se fosse morto, ucciso da una freccia che non potrà mai spegnere la sua vita.

Ma comunque tu lo guardi e ti pare di cogliere il suo respiro lento e tranquillo anche se in realtà è solo il tuo, perché il suo è troppo vago per essere percepito da orecchio umano.

E mentre lo guardi, rapita e ti ripeti che capisci perché tua sorella maggiore trascorreva quanto tempo poteva con lui e pensi che lo avresti fatto anche tu se avessi potuto, rischiando la fine che lei ha fatto, neppure ti accorgi che comincia a piovere.

E’ bello.

E’ bello.

Cielo, quanto è bello.

Ci sono giorni in cui il suo aspetto ti colpisce più di altri.
Oggi ti ritrovi incantata davanti alla causa della morte di tua sorella, forse perché noti che neppure l’assenza del sole, coperta da nuvole improvvise, può annullare il vago bagliore dei suoi capelli.
Forse perché ricordi ancora com’era prima, sempre in movimento e sempre pronto a parlare a sproposito che ancora dopo dieci anni ti fa effetto vederlo così calmo e ad occhi chiusi.

Di nuovo, non poter vedere i suoi occhi ti irrita.

Hai ucciso tu mia sorella, Inuyasha?

Perché mai avresti dovuto farlo?

Muovi un passo verso la sua figura immobile, senza nemmeno accorgerti che i tuoi capelli quanto i suoi sono zuppi per la pioggia.

No Ti dici Non avrebbe potuto mai.

Questo mezzo demone non aveva voluto ferire nemmeno te, l’insignificante sorella minore, perché avrebbe dovuto desiderare la morte di Kikyo, l’unica che pareva ritenere degna di fiducia?

Utilizzi un grosso ramo cresciuto fino a terra per arrampicarti sull’albero fino a trovarti proprio di fronte a lui; un’insensata passione per questo essere che umano è solo per metà, ti brucia e tu a stento lo ammetti a te stessa.
Ma cielo, lui è così bello che sfideresti chiunque a darti della pazza mentre lo guardi così, rapita.

Talmente immersa nella contemplazione, ti fai cogliere di sorpresa dal rumore del tuono che rimbomba nell’intera foresta.

Un grido di sorpresa ti esce di bocca mentre sobbalzi e per poco non perdi l’equilibrio.
Alzi le mani alla cieca cercando un appiglio per restare in piedi ed immagini per un attimo che sia Inuyasha ad allungare le braccia per mantenerti in piedi.

Ma Inuyasha, lo sai, non si muoverà mai più e ti devi arrangiare da sola.

Il ramo che afferri è troppo sottile e si spezza fra le tue mani, tu mulini le braccia e recuperi l’equilibrio all’ultimo momento, tirando un sospiro di sollievo.

Tieni la guancia appoggiata alla stoffa fradicia della casacca di Inuyasha e guardi desolata quel che resta del rametto che hai afferrato poi ti raddrizzi cercando di capire da dove, in un albero tanto imponente, tu possa aver trovato un ramo così sottile.

Non trovi quello che cerchi ma un attimo dopo non ti importa più: sei stata spinta e ora cadi veramente giù dall’albero e ti ritrovi seduta sul terreno umido, senza fiato.

Alzi lo sguardo, spaesata e quello che vedi prosciuga la poca aria che i tuoi polmoni hanno riguadagnato: un paio di occhi ambrati, grandi e accigliati un un’inequivocabile espressione di rabbia, ti guardano dall’alto.

Sono gli occhi di Inuyasha che si sta raddrizzando, staccando la schiena dal tronco del Goshinboku e massaggiandosi il petto all’altezza del cuore.

- Ehi, tu!- bercia, per nulla educato-ti conosco?

Non rispondi: non ne hai la forza; non ricordi come si fa a parlare. Forse, non ricordi nemmeno il tuo nome.

Il tuo sguardo ritorna sulle schegge di legno nella tua mano.

Non sono frammenti di ramo di albero: hai rotto la freccia che sigillava Inuyasha.







Fine del primo capitlo del nulla!XD
Già ve lo dico, non formerò coppie strane.
Solo, non ha mai letto molte fan fiction su Kaede e visto che apprezzo abbastanza il suo personaggio ho pensato di scribacchiare qualcosa con lei come protagonista.
Se qualcuno recensirà, sia in positivo che negativo, sarò contenta di leggere le vostre opinioni!
Baci, baci^^
Beverly Rose
  
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