Le dita artificiali della ragazza
volano veloci e precise da un tasto all'altro della macchina da
scrivere.
Metallo contro metallo in una danza
scandita dal ritmo di secchi picchiettii e dal frusciare della carta
sotto la pressa dei caratteri.
Violet compie il suo dovere con la
stessa dedizione di quando combatteva nell'esercito. Le mani di carne
che hanno seminato tanta morte sul campo di battaglia sono state
sostituite dalle protesi luccicanti d'acciaio che ora battono sui
tasti davanti a lei.
Ad ogni lettera commissionatale dai clienti che si rivolgono alla Società Postale CH, Violet si accorge sempre più di quanto il cuore umano non sia solo un muscolo pulsante, piuttosto un labirintico intrico di sentimenti ed emozioni, talvolta in conflitto tra loro. Come in un gioco di specchi, scatole cinesi e bambole russe, la complessità e i misteri legati alla natura più intima dell'animo le si dispiegano dinanzi in un arazzo variopinto che s'intreccia ad altri egualmente fitti, i cui fili si torcono, s'ingarbugliano, si spezzano. L'unicità della vita di ciascun individuo diviene la tavolozza dalla quale lei dovrà attingere le parole giuste per dipingere le frasi che meglio sapranno esprimerla, ordinarla e condividerla, così da mettere in comunicazione armoniosa il cuore del mittente con quello del destinatario.
Non è facile. Ogni anfratto del dedalo interiore al quale si accosta nasconde turbamenti, dolori, gioie, paure, desideri, segreti, ricordi, speranze... decifrarli non è immediato né, tanto meno, semplice. Richiede un grande sforzo. Occorrono forza, pazienza e delicatezza in pari misura per avventurarsi oltre il velo della superficialità e coglierne l'essenza più profonda, trovando la via per conferire loro il dono del verbo e trasferirli sui fogli che, al termine di ogni incarico, dovranno essere stati investiti di un soffio vitale e risultare in grado di parlare con la voce più sincera del cliente che a lei ha affidato la sua anima. Responsabilità abnorme che una Bambola deve saper accogliere con coraggio e umiltà.
Violet ha iniziato a conoscere
l'immenso potere delle parole. Si stupisce sempre che il loro peso
incalcolabile possa essere retto da un materiale sottile e fragile
come la carta.
Parole ora distruttive, ora guaritrici.
Parole che s'impegna a scegliere con la
massima cura, che misura, plasma e cuce con la sensibilità di
un'artista, guidata da un istinto al quale non sa dare nome né
provenienza.
Parole che fioriscono dalla fusione con
le storie di vita che incontra sul proprio cammino. Storie che
l'attraversano, toccandola e scuotendola; trasformandola pian piano.
Non può affermare di comprenderli
razionalmente, ma i moti dei cuori altrui ai quali tenta di dare
forma e voce nelle sue lettere, non la lasciano indifferente. Le
scorrono attraverso come un fiume caldo che erode la roccia
sedimentatasi nei lunghi anni segnati da solitudine e violenza.
Nei patimenti degli altri, riconosce il
proprio. Nei sospiri, nelle lacrime, negli sguardi dei suoi clienti
ode una risonanza lontana, come se un filo invisibile la legasse
intimamente a quegli sconosciuti.
Il Soldato si è fatto Bambola. L'Arma si è fatta Persona.
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