Il mio inizio sei tu
PoV
Milo
Ti guardo
dormire.
Sei perfetto
Camus, troppo per me, non ti merito,non
merito la tua bellezza, il tuo amore, avere un posto nel tuo cuore
freddo che
con il tempo si è aperto a me, tra le mie braccia la notte
non c’è il freddo
Camus di Aquarius[1],
no, di notte sei diverso Camus, di notte, tra le mie braccia, ti
sciogli come
un ghiacciolo al sole.
Camus, ti amo
dalla prima volta che ti ho visto eppure tu
all’inizio, non so forse per orgoglio o per reputazione, mi
evitavi, mi schernivi
davanti a tutti dicendomi che ero uno sciocco, che non ero degno di
essere
Cavaliere di Athena lo stesso che dicevi ad Aphrodite, a lui,
perché si
nascondeva dietro la bellezza di un fiore, a me perché
dicevi che ero un
sognatore ma entrambi sapevamo il perché. Non so
perché un giorno sei venuto da
me, non me l’hai mai detto in tutti questi anni ed io non so
e voglio
saperlo,ma l’hai fatto, quasi mi hai fatto ridere quel giorno
Camus eri tutto
vestito di tutto punto con la tua armatura, cosa eri venuto a dirmi Camus? Non so che
mi ha preso ma
quando ti ho visto lì, davanti a me, non ho saputo resistere
ti sono corso
incontro e ti ho abbracciato, ho affondato il mio volto nel tuo collo
candido,
ho respirato il tuo profumo,menta e muschio bianco Camus,i miei capelli
si
ricadono sulle tue spalle, ti invadono il volto mentre si mischiano a
tuoi, due
toni di blu il mio più scuro, come l’acqua del
mare all’orizzonte, e il tuo
azzurro come il cielo d’inverno. Eri rigido tra le mie
braccia Camus, non te
l’aspettavi lo so, e so anche che quello che ho fatto dopo ti
ha stupito ancora
di più, ti ho baciato chiedendo un tacito permesso di
entrare nella tua bocca
temevo che mi avresti rifiutato e invece,hai socchiuso le labbra. Quel
giorno
ti sei arreso a me.
Quando mi
sono staccato per respirare ti ho guardato, sul
tuo volto passavano mille emozioni, stupore,rabbia, e poi come
d’incanto,sulle
tue labbra e nei tuoi occhi passa l’ombra sfuggevole di un
sorriso, ho creduto
di sognare ma era tutto vero, ti ho chiesto cosa fossi venuto a dirmi
ma tu mi
hai risposto che ormai non aveva più alcuna importanza.
Venivamo da
esperienze sbagliate,
ben lontani
dal vedersi mai più,
ma siamo qua,
fabbricanti
si sogni.
Ora siamo
qui,nella mia casa,è l’una di notte,ma non
riesco a prendere sonno.
Ti guardo
dormire.
Non resisto.
Mi chino
verso di te, ti scosto una ciocca di capelli dal
volto e lo ammiro,i tuoi lineamenti perfetti,il naso un po’
all’insù tipico
della tua razza[2],
il tuo viso disteso e rilassato, è un sorriso quello che hai
dipinto sulle
labbra Camus?
Mi chino
ancora di più, non ti sveglio neanche, poso solo
le mie labbra sulle tue e poi mi rimetto giù e cerco di
dormire.
PoV
Camus
Sento
qualcosa di morbido appoggiarsi sulle mie labbra e
ritrarsi subito dopo.
Apro gli
occhi, un volto entra nel mio campo visivo, Milo.
-Perché
sei sveglio Milo?-
Ti chiedo.
Non mi
rispondi, nel tuo sguardo c’è qualcosa Milo, ma
cosa?
-Niente
Camus, non preoccuparti torna a dormire.-
Faccio come
dici, anche perché ho sonno, prima di chiudere
gli occhi però ti guardo, sei bellissimo Milo e sei
l’unico ad essermi entrato
nel cuore,sei riuscito a penetrare la scorza di ghiaccio che negli si
era
formata intorno a me.
All’inizio
non potevo accettare tutto questo, poi però
quel giorno che sono venuto da te per dirti che dovevi smetterla di
girarmi
attorno ma non mi hai dato tempo di parlare, mi sei saltato al collo e
mi hai
baciato ed io ha ricambiato.
Ero confuso
lo ammetto ma alla fine ho ceduto ed eccomi
qui, nella tua casa, innamorato di te.
Sconosciuti,
tu non eri
nei piani,
stiam vivendo
nuove complicità.
-Dormi anche
tu Milo, ne hai bisogno la giornata è stata
pesante-
-Va bene.-
E insieme ci
mettiamo nuovamente a dormire.
Sento che
però non riesci a prendere sonno, ti rigiri fra
le coperte per un po’ poi ti alzi, vorrei seguirti ma sono
troppo stanco per
reagire.
PoV
Milo
Mi dispiace
Camus ma non riesco
a dormire, mi alzo dal letto senza far rumore per paura di svegliarti,
lo so
che sei stanco per la giornata passata, appena tornato dalla Siberia
Una volta che
sei stato pronto
siamo andati in salotto e tu ti sei seduto sul divano e hai chiuso un
attimo
gli occhi.
Dopo cena ci
siamo ritirati in
camera e tu ti sei addormentato subito dopo aver appoggiato la testa
sul
cuscino mentre io sono rimasto sveglio fino ad ora.
Ma era un
po’ che il cuore voleva,
funzionerà.
Adesso sono
qui sulla terrazza
della mia casa a pensare, sento un fruscio leggero alle mie spalle, ti
sei
svegliato, mi dispiace infinitamente Camus, a causa mia non ti riposi.
-Pourquoi
est-tu encore éveillé Milo ?-
-Non ti
preoccupare
per me Camus, torna a dormire che sei stanco. Tra un po’
vengo anch’io-
-Milo
che succede, perché non riesci a dormire mon
amour?Cosa ti turba?-
-Niente
è solo che ultimamente non riesco a dormire-
Ti siedi
su una sdraio visibilmente stanco ma nonostante tutto conservi quella
grazia
nei movimenti che perfino Dite[4]
t’invidia.
-
Viens-tu ici-
Mi fai
cenno di venire da te, mi fai spazio tra le tue gambe come una madre
che invita
il figlio a mettersi in posa per una foto al parco, mi siedo e mi
abbracci e mi
baci i capelli. Tra le tue braccia mi sento rassicurato, sono pronto a
tutto
ora che sei tornato. Mi sei mancato Camus, grazie a te ora sono
più tranquillo.
Con te che io voglio
riempire i miei giorni
Te che io
voglio far veri i
miei sogni,
Questo
viaggio ha porti
sicuri
Chiari
contorni.
Ci
sarò per la fine del
mondo,
ci
sarò per amarti di più
E
così se chiami rispondo
Il mio vero
inizio sei tu.
Mi sento
meglio, sento che potrei anche dormire ora.
Prima
però ti bacio, un bacio pieno di nostalgia e di frasi non
dette, da quando sei
tornato è il nostro primo bacio esclusi quelli di cui ti ho
riempito appena sei
entrato,ricambi senza opporti sento che anch’io ti sono
mancato.
La nostra
vita passava
Cercando
felicità
Con te un
futuro
L’ho
aspettato da un po’
Niente ora ci
cambierà.
Fuoco e
ghiaccio, ecco cosa siamo noi due Camus, io, Milo di Scorpio nato e
vissuto
sempre nella calda terra di Grecia mi sono innamorato della fredda
Siberia così
come
-Ti amo
Camus. E mi sei mancato da morire-
-Anch’io
ti amo Milo,da impazzire. Anche tu mi sei mancato da morire, quando
sono
partito ho lasciato qui il mio cuore e oggi l’ho potuto
riprendere-
Quello
che dici mi riempie di gioia tanto che neanche mi accorgo che sto
scivolando
nel sonno tra le tue braccia.
PoV
Camus
Ti sei
addormentato fra le mie
braccia e ora anche io sto cedendo al sonno.
La prossima
volta per dovrò
partire per così tanto tempo obbligherò Athena e
Shion a farti venire con me
perché a quanto pare no possiamo stare l’uno
lontano dall’altro.
Con te che i
voglio
riempire i miei giorni
Te che io voglio far veri i
miei sogni
Questo
viaggio ha porti
sicuri
Chiari
contorni.
Ci
sarò per la fine del
mondo
Ci
sarò per amarti di più
E
così se chiami rispondo
Il mio vero
inizio sei tu.[5]
Sono stanco
per la giornata ma
posso dormire tranquillo e così in poco tempo scivolo
anch’io nel sonno, con te
fra le braccia,sulla terrazza della tua casa su una delle sdraio che
utilizziamo il primo pomeriggio io,quando ci riesco per leggere, tu per
farmi
compagnia o, nella maggior parte dei casi, per riempirmi di baci e
attenzioni a
cui ancora non mi sono del tutto abituato.
L’aria
è piacevole e se anche
fosse freddo io non lo sentirei e tu non hai bisogno di una coperta
perché sei
un termosifone ambulante, sorrido a questa definizione ma è
verità.
Ti amo Milo.
È
l’ultimo pensiero prima di
cadere in sonno profondo dal quale ci sveglieremo,molto probabilmente
considerata l’ora,non prima delle 11 di domani mattina.
[1] Aquarius
senza /c/ perché l’autore è
latineggiante
[2] È
davvero tipico dei francesi o di qualche altro popolo europeo?(Domanda
dell’Autrice)
[3] Il
maestro dei ghiacci è morto. In questo aspetto ho seguito la
serie classica e l’ho
fatto morire dopo che Crystal si
scontra
con lui che è manovrato da Arles.
[4]
Aphrodite di Fish
[5]
La canzone che fa sottofondo è “Il mio inizio sei
tu” del film
Anastasia e cantata da Fiorello e Tosca