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Autore: Lucrezia_95    04/09/2009    3 recensioni
Ti guardo dormire.
Sei perfetto Camus, troppo per me, non ti merito,non merito la tua
bellezza, il tuo amore, avere un posto nel tuo cuore freddo che con il
tempo si è aperto a me, tra le mie braccia la notte non
c’è il freddo Camus di Aquarius , no, di notte sei
diverso Camus, di notte, tra le mie braccia, ti sciogli come un
ghiacciolo al sole.
perdonatemi ma il caldo mi gioca brutti scherzi.Lo so che ho un'altra fic in corso ma giuro che la porterò a termine.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Aquarius Camus, Scorpion Milo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DESCLAIMER:I Cavalieri appartengono a Masami Kurumanda e non sono usati a scopo di lucro.

Il mio inizio sei tu

 

PoV Milo

Ti guardo dormire.

Sei perfetto Camus, troppo per me, non ti merito,non merito la tua bellezza, il tuo amore, avere un posto nel tuo cuore freddo che con il tempo si è aperto a me, tra le mie braccia la notte non c’è il freddo Camus di Aquarius[1], no, di notte sei diverso Camus, di notte, tra le mie braccia, ti sciogli come un ghiacciolo al sole.

Camus, ti amo dalla prima volta che ti ho visto eppure tu all’inizio, non so forse per orgoglio o per reputazione, mi evitavi, mi schernivi davanti a tutti dicendomi che ero uno sciocco, che non ero degno di essere Cavaliere di Athena lo stesso che dicevi ad Aphrodite, a lui, perché si nascondeva dietro la bellezza di un fiore, a me perché dicevi che ero un sognatore ma entrambi sapevamo il perché. Non so perché un giorno sei venuto da me, non me l’hai mai detto in tutti questi anni ed io non so e voglio saperlo,ma l’hai fatto, quasi mi hai fatto ridere quel giorno Camus eri tutto vestito di tutto punto con la tua armatura, cosa eri venuto  a dirmi Camus? Non so che mi ha preso ma quando ti ho visto lì, davanti a me, non ho saputo resistere ti sono corso incontro e ti ho abbracciato, ho affondato il mio volto nel tuo collo candido, ho respirato il tuo profumo,menta e muschio bianco Camus,i miei capelli si ricadono sulle tue spalle, ti invadono il volto mentre si mischiano a tuoi, due toni di blu il mio più scuro, come l’acqua del mare all’orizzonte, e il tuo azzurro come il cielo d’inverno. Eri rigido tra le mie braccia Camus, non te l’aspettavi lo so, e so anche che quello che ho fatto dopo ti ha stupito ancora di più, ti ho baciato chiedendo un tacito permesso di entrare nella tua bocca temevo che mi avresti rifiutato e invece,hai socchiuso le labbra. Quel giorno ti sei arreso a me.

Quando mi sono staccato per respirare ti ho guardato, sul tuo volto passavano mille emozioni, stupore,rabbia, e poi come d’incanto,sulle tue labbra e nei tuoi occhi passa l’ombra sfuggevole di un sorriso, ho creduto di sognare ma era tutto vero, ti ho chiesto cosa fossi venuto a dirmi ma tu mi hai risposto che ormai non aveva più alcuna importanza.

 

Venivamo da esperienze sbagliate,

ben lontani dal vedersi mai più,

ma siamo qua,

fabbricanti si sogni.

 

Ora siamo qui,nella mia casa,è l’una di notte,ma non riesco a prendere sonno.

Ti guardo dormire.

Non resisto.

Mi chino verso di te, ti scosto una ciocca di capelli dal volto e lo ammiro,i tuoi lineamenti perfetti,il naso un po’ all’insù tipico della tua razza[2], il tuo viso disteso e rilassato, è un sorriso quello che hai dipinto sulle labbra Camus?

Mi chino ancora di più, non ti sveglio neanche, poso solo le mie labbra sulle tue e poi mi rimetto giù e cerco di dormire.

 

PoV Camus

Sento qualcosa di morbido appoggiarsi sulle mie labbra e ritrarsi subito dopo.

Apro gli occhi, un volto entra nel mio campo visivo, Milo.

-Perché sei sveglio Milo?-

Ti chiedo.

Non mi rispondi, nel tuo sguardo c’è qualcosa Milo, ma cosa?

-Niente Camus, non preoccuparti torna a dormire.-

Faccio come dici, anche perché ho sonno, prima di chiudere gli occhi però ti guardo, sei bellissimo Milo e sei l’unico ad essermi entrato nel cuore,sei riuscito a penetrare la scorza di ghiaccio che negli si era formata intorno a me.

All’inizio non potevo accettare tutto questo, poi però quel giorno che sono venuto da te per dirti che dovevi smetterla di girarmi attorno ma non mi hai dato tempo di parlare, mi sei saltato al collo e mi hai baciato ed io ha ricambiato.

Ero confuso lo ammetto ma alla fine ho ceduto ed eccomi qui, nella tua casa, innamorato di te.

 

Sconosciuti,

tu non eri nei piani,

stiam vivendo nuove complicità.

 

-Dormi anche tu Milo, ne hai bisogno la giornata è stata pesante-

-Va bene.-

E insieme ci mettiamo nuovamente a dormire.

Sento che però non riesci a prendere sonno, ti rigiri fra le coperte per un po’ poi ti alzi, vorrei seguirti ma sono troppo stanco per reagire.

 

PoV Milo

Mi dispiace Camus ma non riesco a dormire, mi alzo dal letto senza far rumore per paura di svegliarti, lo so che sei stanco per la giornata passata, appena tornato dalla Siberia la Dea e il Grande Sacerdote ti hanno chiamato per sentire le notizie, ti hanno trattenuto per una mattinata intera, dopo sei dovuto andare a supervisionare gli allenamenti delle aspiranti sacerdotesse d’argento perché c’è bisogno di un nuovo maestro dei ghiacci[3] e sei dovuto rimanere lì per tutto il pomeriggio fino a tarda sera, quando sei riuscito ad avere tregua e sei venuto da me, non hai avuto neanche il tempo di salutarmi. Appena ho sentito il tuo cosmo varcare la soglia della mia casa mi sono precipitato a venirti incontro, ti ho travolto letteralmente, ti ho sentito barcollare sotto il mio corpo per la stanchezza, ti ho riempito di baci, mi sei mancato tanto Camus, sei mesi senza di te sono stati difficili, non sapevo a chi rivolgermi quando ero giù di morale, quando ho smesso di baciarti ti ho guardato e ho visto che avevi gli occhi stanchi e il volto un po’  più pallido del solito, ti ho chiesto se hai cenato ma mi hai risposto che non mangi da due giorni; non me lo sono fatto ripetere due volte,ho ordinato ai servitori di preparare una cena ricca di tutto. Nel frattempo ti ho obbligato a farti un bagno, “Almeno ti rilassi un po’ e ti riposi un attimo”ti ho detto. Mentre di lavi sono salito all’undicesima e ti ho preso dei vestiti.

Una volta che sei stato pronto siamo andati in salotto e tu ti sei seduto sul divano e hai chiuso un attimo gli occhi.

Dopo cena ci siamo ritirati in camera e tu ti sei addormentato subito dopo aver appoggiato la testa sul cuscino mentre io sono rimasto sveglio fino ad ora.

 

Ma era un po’ che il cuore voleva,

funzionerà.

 

Adesso sono qui sulla terrazza della mia casa a pensare, sento un fruscio leggero alle mie spalle, ti sei svegliato, mi dispiace infinitamente Camus, a causa mia non ti riposi.

-Pourquoi est-tu encore éveillé Milo ?-

-Non ti preoccupare per me Camus, torna a dormire che sei stanco. Tra un po’ vengo anch’io-

-Milo che succede, perché non riesci a dormire mon amour?Cosa ti turba?-

-Niente è solo che ultimamente non riesco a dormire-

Ti siedi su una sdraio visibilmente stanco ma nonostante tutto conservi quella grazia nei movimenti che perfino Dite[4] t’invidia.

- Viens-tu ici-

Mi fai cenno di venire da te, mi fai spazio tra le tue gambe come una madre che invita il figlio a mettersi in posa per una foto al parco, mi siedo e mi abbracci e mi baci i capelli. Tra le tue braccia mi sento rassicurato, sono pronto a tutto ora che sei tornato. Mi sei mancato Camus, grazie a te ora sono più tranquillo.

 

Con te che io voglio riempire i miei giorni

Te che io voglio far veri i miei sogni,

Questo viaggio ha porti sicuri

Chiari contorni.

Ci sarò per la fine del mondo,

ci sarò per amarti di più

E così se chiami rispondo

Il mio vero inizio sei tu.

 

Mi sento meglio, sento che potrei anche dormire ora.

Prima però ti bacio, un bacio pieno di nostalgia e di frasi non dette, da quando sei tornato è il nostro primo bacio esclusi quelli di cui ti ho riempito appena sei entrato,ricambi senza opporti sento che anch’io ti sono mancato.

 

 

La nostra vita passava

Cercando felicità

Con te un futuro

L’ho aspettato da un po’

Niente ora ci cambierà.

 

Fuoco e ghiaccio, ecco cosa siamo noi due Camus, io, Milo di Scorpio nato e vissuto sempre nella calda terra di Grecia mi sono innamorato della fredda Siberia così come la Siberia si è innamorata della Grecia.

-Ti amo Camus. E mi sei mancato da morire-

-Anch’io ti amo Milo,da impazzire. Anche tu mi sei mancato da morire, quando sono partito ho lasciato qui il mio cuore e oggi l’ho potuto riprendere-

Quello che dici mi riempie di gioia tanto che neanche mi accorgo che sto scivolando nel sonno tra le tue braccia.

 

PoV Camus

Ti sei addormentato fra le mie braccia e ora anche io sto cedendo al sonno.

La prossima volta per dovrò partire per così tanto tempo obbligherò Athena e Shion a farti venire con me perché a quanto pare no possiamo stare l’uno lontano dall’altro.

 

Con te che i voglio riempire i miei giorni

 Te che io voglio far veri i miei sogni

Questo viaggio ha porti sicuri

Chiari contorni.

Ci sarò per la fine del mondo

Ci sarò per amarti di più

E così se chiami rispondo

Il mio vero inizio sei tu.[5]

 

Sono stanco per la giornata ma posso dormire tranquillo e così in poco tempo scivolo anch’io nel sonno, con te fra le braccia,sulla terrazza della tua casa su una delle sdraio che utilizziamo il primo pomeriggio io,quando ci riesco per leggere, tu per farmi compagnia o, nella maggior parte dei casi, per riempirmi di baci e attenzioni a cui ancora non mi sono del tutto abituato.

L’aria è piacevole e se anche fosse freddo io non lo sentirei e tu non hai bisogno di una coperta perché sei un termosifone ambulante, sorrido a questa definizione ma è verità.

Ti amo Milo.

È l’ultimo pensiero prima di cadere in sonno profondo dal quale ci sveglieremo,molto probabilmente considerata l’ora,non prima delle 11 di domani mattina.

 



[1] Aquarius senza /c/ perché l’autore è latineggiante

[2] È davvero tipico dei francesi o di qualche altro popolo europeo?(Domanda dell’Autrice)

[3] Il maestro dei ghiacci è morto. In questo aspetto ho seguito la serie classica e l’ho fatto morire dopo che Crystal  si scontra con lui che è manovrato da Arles.

[4] Aphrodite di Fish

[5] La canzone che fa sottofondo è “Il mio inizio sei tu” del film Anastasia e cantata da Fiorello e Tosca

   
 
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