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Autore: vale_gada    14/01/2022    0 recensioni
Fabrizio fa una scelta dolorosa con la complicità di Antonio. Riuscirà a proteggere la sua famiglia e salvare Rivombrosa?
Ho odiato il finale della storia d'amore tra Elisa e Fabrizio e ho deciso di dargliene uno nuovo. Spero gradirete.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Antonio Ceppi, Elisa Scalzi, Fabrizio Ristori, Martino Ristori
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace molto di averci messo così tanto. Le mie idee correvano così veloci, poi la pandemia e tutto il resto mi ha bloccata. Ho cercato di finirla tutta questa storia in modo tale da pubblicarla a capitoli ormai ultimati. Grazie davvero della pazienza. Cercherò di metterne uno a settimana.

Erano passati solo pochi giorni dalla finta sepoltura del Conte Ristori. Elisa nel suo abito nero sulla poltrona ove era solita sdraiarsi durante la sua gravidanza.Tra le sue mani e adagiata sulla sua gonna,la spada del suo unico grande amore. Anna in piedi accanto a lei e Antonio attanagliato dai sensi di colpa.

“Elisa…devi vedere la piccola Agnese” incitò Antonio.
Elisa alzò delicatamente gli occhi stanchi e cupi fissandolo intensamente prima di aprire le sue labbra secche.
“Sta male?” Emise in un sussurro flebile.
“No, ma sono due giorni che non la vedi. Elisa lei ha bisogno di te, Martino ha bisogno di te e anche noi abbiamo bisogno del tuo sorriso”.
“Come puoi Antonio aver conosciuto l’intensità del nostro amore e chiedermi un così grande sforzo?”
“Elisa. Sei una donna forte e Fabrizio non avrebbe mai voluto che tu ti lasciassi andare in questo modo. Se non vuoi farlo per i tuoi figli, almeno fallo per lui”.
Elisa sospirò stringendo la mano di Anna riversa sulla sua spalla.
“Ok, portatemi Agnese”.
Antonio si voltò consapevole del fatto che Amelia avesse capito la sua richiesta. La donna si precipitò dalla piccola.
“Elisa io sono molto preoccupato per la tua salute. Consenti almeno che ti visiti”
“Antonio…i mali dell’anima purtroppo sono qualcosa di ancora molto lontano dalle scoperte scientifiche”.
Antonio abbassò lo sguardo prima di essere interrotto da Anna.
“Elisa sono giorni che non mangi. Sono giorni che passi le ore davanti alla sua tomba. Ho parlato con Angelo e ho scoperto che Fabrizio stava tenendo dei rapporti con alcuni creditori per saldare i debiti di Alvise.” Anna si interruppe e sospirò.
“Continua Anna.”
Se questi debiti non venissero saldati entro fine dell’anno perderemo Rivombrosa.”
Elisa si compose seduta in un colpo. Perdere la tenuta, il luogo dove era nato il suo amore e dove questo riposava. Non poteva permetterlo…ma come recuperare le forze? 
“Anna devo solo trovare le forze. Ti prometto che risolveremo tutto. Non perderemo mai Rivombrosa.”
Nel frattempo Amelia rientrò nella stanza.
“Elisa la piccola dorme tranquilla”.
Elisa annuì per poi alzarsi delicatamente appoggiando la spada vicino al camino.
“Amelia, portami del materiale per scrivere”.
Amelia annuì.
“Che cosa intendi fare Elisa?”chiese Antonio.
“Devo scrivere e convocare Victor Benac. So che con lui abbiamo il più grande dei debiti. Non è molto, ma devo provare a chiedere una proroga in nome dell’amicizia che lo legava a Fabrizio.”
Antonio annuì non sapendo ancora cosa lo avesse spinto a fare così tanto male alle due donne.Avrebbe aspettato notizie da Fabrizio sperando che almeno lui avesse trovato una soluzione per i debiti di Alvise.

FABRIZIO POV

Il viaggio verso Parigi era stato un vero buco nell’acqua, per non parlare del fatto di doversi muovere sotto traccia e senza documenti. I suoi appartenevano ad un morto e se qualcuno lo avesse scoperto avrebbe sicuramente passato qualche notte in carcere.Il Barone verso cui deteneva un credito si era trasferito a Napoli insieme a tutta la sua famiglia. Dopo la morte del Re molti nobili si trasferirono nelle residenze italiane consapevoli di aver perso molti privilegi. Per prima cosa doveva procurarsi un lascia passare, dei documenti falsi e trovare un modo per non farsi riconoscere.Passò la notte al confine con l’Italia, in una residenza estiva del Conte Drago. Il giorno dopo avrebbe cercato tutto ciò che poteva servirgli per fare il suo viaggio.Si addormentò con i pensieri rivolti alla sua Elisa e ai suoi figli.
La notte passò in fretta per il Conte. Approfittò già delle prime luci dell’alba per cambiarsi l’abito nero approfittando di qualche abito di Giulio. Nel rovistare trovò del materiale per scrivere che poteva tornargli utile per comunicare con Antonio e una maschera. La maschera con cui Giulio era solito andare alle feste delle nobildonne Torinesi. Era perfetta e soprattutto copriva l’intero volto. Se qualcuno gli avesse chiesto qualcosa avrebbe risposto che il suo volto era stato sfigurato in un incendio.Mancavano solo i documenti, e per quelli doveva avvicinarsi verso le prigioni del borgo. Era venuto a conoscenza di un brigante che li fabbricava per permettere ai traditori della corona di scappare dai crimini di cui si erano macchiati.Quella era la sua destinazione.Di corsa prese la giacca e si precipitò verso il suo cavallo.
ELISA POV
“Benac. Vi ringrazio per aver accettato il mio invito”
“Contessa Ristori, sono molto addolorato per la vostra perdita. So già cosa vuole chiedermi…e la mia risposta è Sì. Vi concederò quella proroga conscio di questa situazione orribile che state vivendo”
“Vi ringrazio Signor Benac. Vi prometto che riuscirò a saldare questo debito.”
Una voce di un ragazzo interruppe la discussione.
“Signor Benac, io sono Martino Ristori.”
Benac strinse la mano del ragazzo.
“Assomigli così tanto a tuo padre, ma ti prego di darmi del tu”
“Io avrei bisogno di farti una richiesta. So che avete fatto già molto per la mia famiglia ma…vedete…vedi” rise Martino per la sua difficoltà di formulare un discorso informale.
“Mio padre prima di morire mi dava delle lezioni di scherma. Purtroppo adesso non ho più nessuno con cui allenarmi e insomma…io vorrei chiederti se tu saresti disposto ad aiutarmi”.
Victor sorrise.
“Ti confesso mio caro ragazzo che non sono mai stato un ottimo spadaccino. Anzi…forse per questo ho deciso di dedicarmi a qualcosa di più pratico come gli affari… ma ti aiuterò! Conosco un bravissimo insegnante di Torino che potrebbe fare al caso nostro. Magari potremmo prenderle insieme le lezioni se ti va.”
Martino annuì contento per poi fissare sua madre, congedarsi e correre contento verso l’uscita della biblioteca
“Vi ringrazio Victor. Non speravo così tanto da questo incontro. Lo avete reso felice e in questi momenti è molto raro esserlo.”
“Sono io che ringrazio voi. In qualche modo siete riuscita a farmi prendere delle lezioni in compagnia e sono certo che io e Martino diventeremo dei grandi amici.”
Elisa annuì e si alzò contemporaneamente per accompagnare l’ospite all’uscita.
“Vi farò sapere quando inizieranno le lezioni con Martino. C’è però una cosa fondamentale e di necessaria importanza.”
“Se posso aiutarvi in qualche modo dopo la vostra gentilezza, sarei lieta di provvedere. Andate al punto.”
“Potresti smetterla di darmi anche tu del voi? E’ un formalismo che detesto profondamente…mi fa sentire tremendamente vecchio!” 
Elisa sorrise e annuì prima di porgere la sua mano.
“Grazie Victor. Aspetto tue notizie per Martino e provvederò a cercare quanto prima delle soluzioni per il debito.”
“Stai tranquilla. Non c’è fretta e non mi mancano fortunatamente i soldi.”
Victor baciò la mano e uscì, mentre Elisa dopo aver preso Agnese si diresse verso la tomba di Fabrizio. Quello era l’unico luogo in cui potevano ancora essere una famiglia.

FABRIZIO POV

“Sono 300 monete d’oro per i documenti che avete richiesto.”
“E’ un vero furto quello che state mettendo in atto. Facciamo 200.”
“Siete voi quello che deve scappare e noi io. 300 o niente”.
Fabrizio sbuffò profondamente per poi tirare in malo modo sul suo tavolo di legno marcio le 300 monete richieste. Il vecchio avrà avuto sulla settantina di anni, era malconcio nonostante quello che guadagnava dai suoi "affari" e soprattutto puzzava di vino in modo schifoso. Quell’odore gli ricordava i salvataggi che era solito fare a Giulio nella locanda. Gli scappò un sorriso.
“Che cosa ridi traditore della corona?” 
Per Fabrizio questa frase fu troppo. Lo prese per il collo.
“IO NON SONO UN TRADITORE DELLA CORONA” urlò inferocito.
“Certo, e io sai chi sono invece? L’imperatore d’Austria” rise.
Fabrizio doveva rassegnarsi. Non poteva uccidere l’unico in grado di procurargli ciò di cui aveva bisogno...anche perchè documenti falsi nel regno non erano proprio in vendita accanto ai formaggi nel borgo. 
“Ok dolcezza. Da oggi tu sarai il Marchese Luca Sangiovese. Tutto chiaro?”.
Fabrizio annuì.
Il vecchio finì le sue inutili pratiche con mille sigilli falsi e poi gli porse i documenti.
“Lasciapassare per Regno di Napoli e Piemonte e i tuoi documenti falsi. Arrivederci zuccherino”
Fabrizio prese di forza i documenti scuotendo la testa e dopo aver indossato la maschera si diresse verso la vecchia casa di Antonio.Non ci mise molto a forzare la porta. Si mise seduto con i suoi fogli e il suo inchiostro.

“Caro amico mio,
Il mio viaggio a Parigi è stato un buco nell’acqua.
Sono riuscito a recuperare un lasciapassare e dei documenti falsi.
Ho scoperto che il Barone si è trasferito a Napoli ed è lì che sono diretto.
Ho bisogno che tu mi faccia avere dei soldi in qualche modo visto che gran parte di essi sono stati spesi per tutta la documentazione. Ieri sono riuscito a trovare riparo nella residenza estiva di Giulio, ma man mano che mi allontanerò dal Piemonte sarà tutto più incerto. Spero che questa lettera ti trovi bene.Stringi la mia famiglia come se fossi io a farlo e fai capire ad Elisa che io sarò sempre vicino a lei.”

Fabrizio la chiuse, riprese velocemente il suo materiale da scrittura e montando a cavallo partì verso l’ignoto.

   
 
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