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Autore: Allen Glassred    22/01/2022    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA PARTE SECONDA
La maledizione del Re pazzo ha colpito Kevin Hikari, Principe di veritas e figlio di Vanitas ed Ivy. Per salvarlo è stato necessario distruggere il ritratto di vanitas Lunettes, ma questo ha portato alla morte del Principe. Vanitas ed Ivy non si danno pace, ed il Re bambino desidera solo una cosa: che chi gli ha taciuto questo segreto paghi.
Genere: Angst, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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Non è passato molto tempo dagli ultimi eventi, ed a Veritas è già calata un’atmosfera cupa e di tristezza. Vanitosa ed Ivy non vogliono vedere nessuno da ormai ore: sono soli, loro due e quello che ormai è solo il corpo di loro figlio, Kevin. Eda non è riuscita a chiudere occhio: anche se non può entrare nella stanza non è comunque andata via: non vuole, non può abbandonare l’amore della sua vita. Sua madre Suhan le è accanto, mentre Luca cammina su e giù per il corridoio. Sospira pesantemente: non sopporta questa situazione di sofferenza, detesta non poter fare nulla per cambiare la situazione e che, soprattutto, la sua bambina - perchè si, per lui Eda sarà sempre “ la sua bambina - debba soffrire in questo modo. Dei passi gli fanno alzare lo sguardo di colpo: da prima il giovane erede dei Perry è rassicurato, vedendo suo padre e sua madre. “ Padre, madre… “. Fa solamente il bruno, mentre Garry e Jeanne lo salutano con un abbraccio. Un abbraccio che non si sciogle tanto presto, come se l’uno cercasse conforto nel calore dell’altro.

 

“ Ci sono novità? “. Chiede ad un certo punto la Principessa di Veritas, mentre Luca scuote il capo.

 

“ Nessuna: mio zio e mia zia non vogliono uscire da lì né fare entrare nessuno: hanno cacciato tutti i domestici e, probabilmente, nemmeno sanno che io, Eda e Suhan siamo qui. Da quando Kevin è… è… “. Non osa dirlo, le parole si fermano in gola e non vogliono, si rifiutano di uscire dalle sue labbra: non lo accetta. Com’è possibile che Kevin sia dovuto morire? E a causa della maledizione del Re pazzo? Non era forse stata spezzata? Come hanno potuto Dante e Rosina occultare un segreto simile? A prendere finalmente parola è Garry.

 

“ Ci provo io “. Sentenzia solamente, la moglie annuisce rimanendo dietro di lui. Il giovane Hunter bussa a quella porta: nessuna risposta. I due coniugi si guardano complici, annuendo quasi all’unisono: sanno che non dovrebbero farlo, ma pensano d’altra parte che sia la sola soluzione per aiutare Ivy e Vanitas. L’Hunter apre la porta e, seguito da Jeanne entra nella stanza: è totalmente buia, solo la luce di alcune candele e della luna blu illuminano quella che pare una sala funebre. Vanitosa non ha lasciato un momento la mano del figlio, Ivy ha ormai finito le lacrime mentre, a differenza sua, il marito non ne ha versata nemmeno una. Eppure si sente, solo dallo scorrere del suo sangue: è carico di rabbia e rancore, non accetterà mai la morte di suo figlio. E soprattutto, non può perdonare chi, per anni, gli ha nascosto un segreto simile. “ Vanitas, Ivy… “. Sussurra solamente Garry, mentre il fratello si volge di scatto verso di lui: a differenza degli altri, non caccia né lui né la sorella.

 

“ Garry, Jeanne… siete voi “. Mormora solamente il re bambino, mentre il minore gli si avvicina per poi porgli una mano sulla spalla. D’altro canto, Jeanne si avvicina ad Ivy e la abbraccia semplicemente, stringendola forte a sè.

 

“ Sorella… “. Mormora solamente la regina, prima di stringere con forza la stoffa dell’abito di Jeanne e, affondando il viso tra la sua spalla ed il suo collo, scoppiando nuovamente in lacrime. “ Grazie… di essere qui… “. Mormora solamente, incapace quasi di parlare a causa del pianto e mentre la bionda la stringe forte a sè, cercando di calmarla.

 

“ Siete mio fratello e mia sorella, Kevin è mio nipote: come potevo stare lontana? “. Chiede, mentre Ivy non smette di piangere. Dall’altro lato, Garry e Vanitas: il corvino poggia una mano su quella del fratello, che avverte comunque la sua forte collera. È comprensibile, pensa: non osa pensare se fosse successo a Luca, come avrebbe mai reagito lui?

 

“ Fratello, io… “. No: ogni parola è superflua, pensa. Deve solo rimanere al fianco di suo fratello e sua sorella, senza dire nulla. Non per ora almeno, anche se a sorpresa è proprio Vanitas a parlare, di lì a poco.

 

“ Mio figlio è morto, Garry “. Sentenzia, stringendo la presa sulla mano dell’argento come se, di fatto, fosse la sua sola ancora di salvezza per non sprofondare nell’oceano di rabbia che sente di provare. “ E’ morto, per colpa delle bugie delle due persone delle quali mi fidavo di più! Di coloro che ritenevo mio padre e mia madre! Invece hanno ucciso mio figlio! “. Fa solamente, mentre il minore si siede accanto a lui.

 

“ Vanitas… “. Mormora solamente. “ Dante e Rosina hanno sbagliato, è vero: le loro bugie sono imperdonabili ma, malgrado nessuno sia innocente sono certo che lo abbiano fatto per una valida ragione… “. Prova, mentre per un secondo un riflesso blu intenso passa negli occhi del giovane Re.

 

“ E se nessuno è innocente, allora chi pagherà?! Chi pagherà per questo?! “. Sbrocca, dando per la prima volta sfogo alle sue emozioni. “ Mio figlio! Il mio Kevin è morto, Garry! E perchè? Perchè tua suocera e Dante non mi hanno avvertito che la maledizione della mia famiglia non era spezzata! Perchè hanno preferito tacere, quando avrebbero potuto parlarmene! Avrei trovato una soluzione! Avrei salvato mio figlio! “. Sbrocca, tremando di collera. Garry non sa cosa rispondere, perchè in fin dei conti è vero: Dante e Rosina, seppur sicuramente a fin di bene, hanno sbagliato e queste sono le conseguenze di tale errore. “ Ora Eda è incinta, aspetta suo figlio! Ma quel bambino non potrà mai vedere suo padre! Spero che quei due ne siano felici! “. Prosegue, per poi scoppiare in un pianto furioso. Garry rimane in silenzio: sapeva che questo momento sarebbe arrivato, che Vanitas non poteva tener dentro tutto questo dolore e questa rabbia senza sfogarli ancora a lungo. Senza parlare afferra il fratello, stringendolo forte a sè.

 

“ Sfogati, fratello: sfogati, non tenerti tutto dentro “. Sussurra, mentre il corvino non pare aver idea di quietarsi. “ E dopo, insieme troveremo un modo di salvare Kevin: te lo giuro “. Mormora a bassa voce, ma non abbastanza bassa perchè il maggiore non possa udire le sue parole. Vanitas sgrana gli occhi qualche istante, per poi puntare il suo sguardo celeste in quello dell’altro e smettendo di piangere, come gli fosse stato ordinato: forse pensa, Garry conosce un modo per riportare indietro Kevin ed impedire che il bimbo che Eda porta in grembo rimanga orfano di padre? Forse pensa, forse non è tutto perduto. Anche se rimane della sua idea: qualcuno deve pagare per la morte di Kevin.



La maledizione del Re pazzo ha colpito Kevin Hikari, Principe di veritas e figlio di Vanitas ed Ivy. Per salvarlo è stato necessario distruggere il ritratto di vanitas Lunettes, ma questo ha portato alla morte del Principe. Vanitas ed Ivy non si danno pace, ed il Re bambino desidera solo una cosa: che chi gli ha taciuto questo segreto paghi. 
   
 
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