Oggi, come si sa, è la Giornata della Memoria.
Un aspetto su cui stavo riflettendo è la diffidente (comprensibile) apatia di diversi deportati, all'arrivo dei soldati sovietici.
Ho provato a esprimerla con una poesia, che, di certo, non rende al meglio il loro stato di prostrazione, dato che io, per mia estrema fortuna, non ho mai conosciuto quella tragedia, come molti dei frequentatori di questo sito.