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Autore: kamony    27/01/2022    3 recensioni
[Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo]
I pensieri e i ricordi di Wang So, quarto figlio di re Taejo, reietto e rinnegato. Un uomo fosco che semina terrore al suo passaggio. Ma la verità non è mai brutta come la si dipinge ed è celata da una maschera che nasconde in parte il suo volto e i suoi veri sentimenti, che ha dovuto soffocare per reagire ad un destino infame.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo ben 4 anni di completa inattività è venuta a trovarmi la musa dell’ispirazione e io l’ho  accolta a braccia aperte! ^_^
Era tanto che volevo scrivere su questo personaggio che amo alla follia, più di due anni, ma essendo io un ufficio complicazioni affari semplici, avevo in mente qualcosa di troppo complesso che è rimasto inespresso. Poi oggi facendo un viaggio in autostrada e riascoltando le OST (tra l’altro stupende) di questo drama bellissimo (a mio parere il miglior Kdrama di sempre) ecco l’idea che vi ho messo nero su bianco. Spero vi piaccia e se non l’avete ancora visto correte a gustarvi Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo /
달의 연인-보보경심 K-drama sudcoreano del 2016. Un storia d’amore mozzafiato, con due protagonisti che fanno sognare!
Bene, ho cianato anche troppo, mi taccio! :P
Buona (spero) lettura!

 

WANG SO THE DOG WOLF


Correre al galoppo con il vento che gli sferzava la pelle era da sempre il suo unico sollievo.
Era il solo modo in cui poteva lasciare libera la sua rabbia, il suo dolore e la sua immensa frustrazione.
Era così soffocato dal rancore.
Una sofferenza la sua che aveva radici lontane.
Tutti pensavano che il suo atteggiamento indisponente fosse colpa di quella cicatrice, che era costretto a coprire con una maschera di cuoio, che gli celava parzialmente il volto. La indossava da anni per nascondere al mondo la sua imperfezione.
Lui progenie di re non poteva avere per legge nessuna deformità, o difetto, che deturpasse il suo aspetto. Doveva semplicemente essere perfetto.
In realtà non si trattava unicamente dello sfregio in sé, considerato da tutti una sua mancanza, ma da chi glielo aveva procurato, perché non era certo nato così.

Una genitrice, colei che ti ha tessuto nel suo ventre, che ti ha allattato, cullato e carezzato… come aveva potuto fare una cosa così orribile?
La ferita corporea le poteva anche essere perdonata, ma rifiutarlo per sempre era stato oscenamente contro natura.
Sua madre, colei che lo aveva di fatto sfregiato, aveva preso la propria colpa e l’aveva scaricata sul figlio, un bambino di soli pochi anni, che a causa di questo era stato strappato alla sua famiglia e dato in adozione. Lasciato in dono per sedare vecchie ruggini con nobili infedeli, come se fosse stato un animale da compagnia. Malgrado ciò la sua matrigna non l’aveva mai accettato, e il suo patrigno aveva fatto finta di tollerarlo solo perché era pur sempre il quarto figlio di re Taejo, anche se ripudiato e sfregiato, ma lo aveva sempre trattato come un ostaggio.

Wang So nonostante la vita ingrata e indegna, che era stato costretto a subire, non aveva comunque potuto soffocare la sua indole regale.
Era uno spettacolo vederlo fiero ed eretto mentre spronava il suo cavallo nero come la notte, incitandolo ad una corsa veloce ma allo stesso tempo armoniosa, elegante, in cui era tutt’uno con il purosangue. L’animale lo sorreggeva e fremeva sotto di lui, scandendo un perfetto ritmo di galoppata. Lo scalpitio
leggero degli zoccoli, sembrava quasi sfiorare il terreno. Wang So assecondava il movimento del cavallo in modo fluido e naturale, movendosi in sincrono con lui, come se fossero una cosa sola.
Avanzava veloce, alla testa di un piccolo manipolo di uomini al soldo della sua famiglia adottiva. Cavalcava alla maniera dei guerrieri, una mano sulle redini e l’altra poggiata sulla coscia, con la spada inguainata alla mano, come se andasse alla guerra, pronto a sfoderarla da un momento all’altro, mentre invece stava solo tornado a casa.
Il suo lignaggio, nonostante tutto, rifulgeva in lui e nessuna cicatrice, o umiliazione subita avrebbe mai potuto spegnerlo.
Rallentò e cominciò ad attraversare il mercato di Songak, capitale di Goreyo, dove si trovava il palazzo reale.  Il suo incedere, seppure al passo, portò scompiglio impaurendo acquirenti e venditori, che si eclissarono in un fuggi, fuggi generale, portando gli stessi a rovesciare alcuni banchi, vasi e vettovaglie di ogni genere.
“Il cane lupo!” strillò qualcuno atterrito infilandosi dietro un tendone.
Si narrava di lui che fosse un assassino spietato, che si divertisse ad ammazzare la gente e gli animali per passatempo. Il suo aspetto, parzialmente celato da un mantello nero con cappuccio, esasperato da quella maschera, contribuiva ad ingrassare numerose e fantasiose leggende, che negli anni diventavano sempre più truci e sanguinolente.
Eppure se avessero avuto il coraggio di guardarlo in viso, avrebbero scorto solo un’immensa tristezza offuscare i suoi bellissimi occhi a mandorla.
Invece spesso quella tristezza veniva scambiata per fastidio.

Si arrestò non appena si aprirono le porte che introducevano nei giardini del grande palazzo reale.
Wang So tirò le redini e alzò lo sguardo verso le pagode.
Improvvisamente qualcosa gli afferrò lo stomaco. Fu come se un mostro affamato tentasse di dilaniargli le viscere. L’orologio del tempo tornò indietro a quasi venti anni prima. Poteva ancora sentire la carne lacerata del viso che bruciava e il sapore dolciastro del sangue, che gli colava in bocca. Eppure non era niente in confronto al sacro terrore, che quel bambino che era stato, aveva provato, legato ad un palo, con gli arcieri che scoccavano frecce, i cui sibili poteva ancora sentire fischiare nelle orecchie.
Il suo mondo la sua innocenza erano morti lì, in quel momento che ricordava come se fosse passato solo da poche ore.
Arcieri assassini al soldo di sua madre, che in tutta la sua malvagia e gelida crudeltà, guardava senza emozione la carne della sua carne, appesa ad un patibolo voluto da lei.

Una madre riconosce solo un figlio che la farà brillare!

Questo pensava la regina Yu. Una donna dalla bellezza sconvolgente, innamorata in maniera patologica del proprio re, tanto da essere sfrenatamente gelosa delle altre regine e concubine, ma anche smodatamente avida di potere. Una donna maniaca del controllo in modo malato, una lucida folle, pronta a sacrificare anche i suoi figli per i suoi scopi.
Non poteva e non voleva ammettere di essere la causa della rovina del suo primo genito, la cui unica colpa era stata quella di trovarsi coinvolto in una furiosa lite tra lei e il marito . Era accaduto che per costringere il re a non prendere un’altra giovane moglie, aveva afferrato il piccolo Wang So e aveva minacciato di ucciderlo, fermata dal marito lo aveva solo sfregiato cavandogli quasi un occhio.
Così nella sua completa pazzia, per far dimenticare Taejo il suo grave peccato, aveva pensato di eliminare il figlio ormai sfregiato. Era convinta che una volta morto, prima o poi il sovrano si sarebbe dato pace, ma soprattutto non si sarebbe più sposato, se non voleva che lei uccidesse tutti i suoi figli, lasciandolo senza successione.
Alienazione pura.
Il re ovviamente non lo aveva permesso e aveva escogitato un compromesso solo per la salvaguardia dei suoi figli.
Suo padre, era un uomo controverso e legato prima alla ragion di stato, poi alla sua numerosissima famiglia. Amava i suoi figli, più di quanto Wang So sapesse, o immaginasse, ma per tenere in piedi un regno troppo vasto, popolato da molti scaltri nemici, aveva basato le sue alleanze su matrimoni e legami familiari, creando equilibri fragili. Nel caso del suo ferimento aveva colto l’occasione di salvarlo dandolo in adozione a una famiglia non troppo leale alla corona: i Kang di Shinju, a cui era morto da poco un figlio maschio. Con questo gesto sapeva che li avrebbe costretti ad essere suoi alleati e così fu.
 

Questi accadimenti lo avevano perseguito e dilaniato per anni. Era cresciuto come un animale in cattività, senza amore e neppure un po’ di affetto. Dentro di lui, nascosto in un angolino c’era ancora quel bambino che desiderava solo essere amato da sua madre e difeso da suo padre, anche se per sopravvivere aveva dovuto soffocarlo dietro una corazza spessa ed impenetrabile, lasciando che gli altri lo vedessero per ciò che non era.
Preferiva fare paura che pena. Il suo orgoglio e la sua dignità regale lo avevano sostenuto e reso forte, in grado di sopravvivere.
Ora era finalmente lì, davanti al palazzo dove erano cresciuti i suoi fratelli, che avevano goduto di tutto ciò di cui era stato privato. Agio, istruzione, rispetto, ma soprattutto amore.
Si scoprì la testa e alzò fieramente il mento, mentre un mormorio serpeggiò tra gli uomini di guardia.
Li guardò con aria di sfida.
Sì era lui: Wang So, un cane, un cane rabbioso, ma fiero come un lupo, ed era finalmente giunta l’ora di riprendersi ciò che era suo di diritto.



NOTE
Alcuni brevi cenni per capire meglio la mumerosa e complicata famiglia di Wang So.
Taejo di Goryeo fu il fondatore della dinastia Goryeo, che fu sovrana della Corea dal X al XIV secolo. Fu re dal 918 al 943, e compì l'unificazione dei Tre regni posteriori di Corea nel 936. Ebbe molte mogli e molte concubine. Di conseguenza una moltitudine di figli. Quando si parla di Wang So come 4 principe ci si riferisce alla linea di successione al trono. Quando invece si parla di primogenito per la regina Yu, significa che è appunto il primogenito ma solo per lei in quanto moglie e non per il padre.
Per quanto riguarda l'ossessione per l'aspetto fisico e l'ossessione per la perfezione, è reale allora, come adesso, infatti anche oggi è una caratteristica della cultura Coreana, specialmente la ricerca ossessiva dell'estetica perfetta, che ha portato questa nazione ad essere famosa per gli innumerevoli interventi di chirurgia plastica che vi si compiono ogni anno.



Disclaimer


Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.
Wang So e tutti i personaggi di Moon Lovers - Scarlet Heart Ryeo non mi appartengono, ma sono proprietà di rispettivi proprietari: Tong Hua, Jo Yoon-young,BaramiBunda inc., GT Entertainment, NBCUniversal International Television, YG Entertainmen,SBS TV.

Wang So picture from google search.

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